24.10.2019
Lavoro: progetto per crescita salario minimo in Romania/ Statistica: la Romania 32/a nella classifica europea del potere d'acquisto pro capite/ Agricoltura: fatturato aziende romene in crescita di mezzo miliardo di euro nel 2019
Florin Orban, 24.10.2019, 13:19
Il Ministero del Lavoro di Bucarest ha pubblicato ieri una bozza di decisione governativa, in base alla quale il salario minimo lordo mensile aumenta di 182 lei, salendo a 2.262 lei (circa 480 euro). Si tratta di una crescita dell’8,7% rispetto al livello attuale. Per le persone laureate con un’anzianità nel lavoro di almeno un anno, il salario minimo dovrebbe arrivare a 2.620 lei al mese (557 euro). Gli incrementi dovrebbero entrare in vigore da gennaio 2020.
In Romania, il potere d’acquisto medio pro capite è di 5.881 euro, mentre l’importo medio che un cittadino europeo ha a disposizione per spese e risparmi è quasi tre volte superiore, rispettivamente di 14.739 euro. Lo rilevano i dati di uno studio lanciato di recente dalla GfK, citati dall’agenzia Agerpres. La Romania si colloca al 32/o posto nella classifica europea del potere d’acquisto pro capite, con un livello di circa il 60% sotto la media europea. A livello nazionale, Bucarest è in testa alla classifica, con un potere d’acquisto pro capite medio di 10.452 euro, seguito dalla provincie di Timis (ovest), con una media di 7.564 euro e di Cluj (ovest), con 7.457 euro. Al polo opposto si trova la provincia di Vaslui (est), indicata a 3.706 euro, di circa il 37% inferiore rispetto alla media nazionale e di quasi il 75% sotto quella europea.
Il numero delle imprese e persone fisiche autorizzate in stato di insolvenza in Romania è calato del 27,11% nei primi nove mesi del 2019, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. I dati pubblicati sul sito dell’Ufficio Nazionale del Registro del Commercio indicano che si tratta di 4.434 imprese e PFA, di cui 766 nella capitale Bucarest, che registra anche il più significativo calo rispetto ai primi nove mesi del 2018, cioè il 34,36%. Come settori di attività, la maggior parte dei casi di insolvenza si verificava nel commercio.
Nel 2019, il fatturato delle aziende romene attive nell’agricoltura crescerà di quasi un miliardo di euro, piazzando questo campo tra i settori strategici dell’economia romena. Lo rilevano le stime degli esperti KeysFin, indicando che, nel 2018, gli affari delle compagnie locali nel campo dell’agricoltura hanno raggiunto il valore di 43 miliardi di lei, in aumento del 14,7% rispetto al 2014. Negli ultimi cinque anni, la produzione vegetale in Romania è cresciuta del 26%, per arrivare lo scorso anno a 13,9 miliardi di euro e piazzarsi al sesto posto nell’Unione Europea. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, citati dagli analisti KeysFin, indicano che, nel 2018, la Romania si piazzava al primo posto nell’UE per granoturco, sia come superficie coltivata che come produzione (18,7 milioni di tonnellate). Sempre lo scorso anno, la Romania ha registrato la maggiore produzione di girasole nell’UE (3 milioni di tonnellate), seguita da Paesi quali Bulgarua, Ungheria, Francia e Spagna.