24.09.2020
Agricoltura: Romania, fondi per farmers colpiti da emergenza COVID-19/ Fondi UE: ministro Marcel Boloș, in arrivo fino ai 2 mld di euro nei prossimi 6 mesi per l'economia romena/ Redditi: Romania, grande gap tra ricchi e poveri
Florin Orban, 24.09.2020, 11:51
Il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale di Bucarest ha pubblicato la guida sull’appoggio temporaneo eccezionale concesso ai farmers e alle PMI per attenuare gli effetti generati dalla pandemia di COVID-19. Sono disponibili 150 milioni di euro. Il Ministero ha indicato che la misura lanciata dal 25 settembre sarà attiva fino al 23 ottobre prossimo.
La Corte Costituzionale di Romania ha bocciato le segnalazioni inoltrate dal presidente Klaus Iohannis, dal Partito Nazionale Liberale e dall’Unione Salvate Romania sull’incostituzionalità delle modifiche apportate alla Legge sulla concorrenza. I nuovi provvedimenti interessano, per la maggior parte, il Consiglio della Concorrenza. Commentando la decisione della Corte, il presidente del Consiglio della Concorrenza, Bogdan Chiriţoiu, ha dichiarato all’agenzia Agerpres che il ddl di revisione viola la legislazione europea. Per essere applicato, il documento va corretto e armonizzato con i provvedimenti comunitari, ha aggiunto Bogdan Chiriţoiu.
Nei prossimi sei mesi, nell’economia romena dovrebbero entrare fondi europei che potranno raggiungere i due miliardi di euro. Lo ha dichiarato il ministro dei Fondi europei, Marcel Boloş, nel corso di un dibattito sulla ripresa dell’economia del Paese. In riferimento ad un altro miliardo di euro, destinato alle piccole e medie imprese, che dovrebbe arrivare sempre da Bruxelles, il ministro ha spiegato che il contratto di finanziamento potrebbe essere siglato entro il 25 settembre.
In Romania si osserva una grossa differenza tra i redditi dei 20% più ricchi dei cittadini e della stessa percentuale tra i più poveri. Lo rileva uno studio condotto dalla Fondazione Friedrich Ebert. Un’analisi su sette Paesi, in base ai dati forniti dall’Eurostat, indica il maggiore gap in Bulgaria, con un indice pari all’8,1%. Al secondo posto si piazza la Romania, con un rapporto del 7,1. Lo studio ha valutato le differenze dei tassi di disuguaglianza tra i redditi in Romania, Bulgaria, Svezia, Germania, Polonia, Spagna e Grecia. La Polonia, ad esempio, registra quest’anno un indice del 4,3. Il divario tra ricchi e poveri in Romania si è allargato rispetto allo scorso anno, quando era indicato a 7, però è diminuito nei confronti del 2018, quando il tasso della disuguaglianza dei redditi aveva raggiunto il 7,2.