23.12.2019
Gas: accordo interconnessione Romania-Ucraina/ Deficit: ministro Florin Cîţu, dal 2022 Romania torna sotto il 3%/ Edilizia: Romania, Ungheria e Bulgaria, le punte dell'UE a ottobre/ Inflazione: Eurostat, Romania al più alto tasso nell'UE a novembre
Florin Orban, 23.12.2019, 10:13
Le compagnie operanti nel trasporto del gas di Romania e Ucraina hanno firmato un accordo di interconnessione, che consente le forniture dalla Turchia e dal sud europeo verso l’Ucraina e la Moldova, secondo quanto riferisce la Reuters. L’accordo firmato tra la GTSO, il nuovo gestore dei gasdotti in Ucraina, e la compagnia romena Transgaz consentirà le forniture dalla Romania verso il nord in Ucraina e Moldova al punto di interconnessione Isaccea-Orlovka, a partire dal 1 gennaio 2020.
Il Governo di Bucarest ha assunto davanti alla Commissione Europea l’impegno della Romania di tornare ad un deficit inferiore al 3% del PIL dal 2022. Una simile percentuale assunta in questo momento rappresenterebbe un freno troppo forte per l’economia romena, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Florin Cîţu.
A ottobre, la Romania, l’Ungheria e la Bulgaria hanno registrato la maggiore crescita dei lavori nell’edilizia all’interno dell’Unione Europea, rispetto al corrispondente periodo del 2018. Lo rilevano i dati dell’Eurostat, indicando che la crescita riferita in Romania si è attestata al 24,6%, mentre l’Ungheria ha registrato il 20,5% e la Bulgaria il 3,1,%. I cali più significativi erano indicati in Polonia (-4,1%) e Slovenia (-4%). Al livello dell’Unione, i lavori nell’edilizia sono diminuiti dello 0,2%, per aumentare dello 0,3% nell’eurozona, rispetto al corrispondente periodo del 2018.
Sempre l’Eurostat rileva che, a novembre, le punte annue dell’inflazione nell’UE si registravano in Romania (3,8%), Ungheria (3,4%), Slovacchia (3,2%) e Repubblica Ceca (3%). L’inflazione annua più bassa era indicata in Italia e Portogallo, entrambe allo 0,2%. A novembre, il tasso annuo dell’inflazione nell’eurozona era attestato all’1%, in aumento dello 0,7% rispetto a ottobre. Al livello dell’intera UE, l’indice ha sfiorato l’1,3%, in crescita rispetto all’1,1% registrato nel mese precedente.