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Storie di profumi

Dal 2014, BEAUTIK Haute Profumeria ha aperto le porte del primo Museo del profumo in Romania, una collezione privata, unica in Romania, molto valorosa dal punto di vista storico.

Storie di profumi
Storie di profumi

, 27.03.2023, 17:50

Dal 2014, BEAUTIK Haute Profumeria ha aperto le porte del primo Museo del profumo in Romania. Una collezione privata, unica in Romania, molto valorosa dal punto di vista storico, che mette insieme creazioni che vantano una lunga tradizione a livello mondiale, ma anche oggetti romeni, recipienti che testimoniano il periodo di gloria della profumeria romena interbellica.



Georgian Gheorghe, responsabile delle pubbliche relazioni e della comunicazione presso il Museo del Profumo, ci ha raccontato la storia: “Tutto è iniziato nel 2006 con l’acquisto di una bottiglietta di profumo, molto speciale per noi ed emblematica per il museo, perché si tratta di una bottiglietta di profumo che usava la Regina Maria di Romania e che più tardi le è stato dedicato. In qualche modo è rimasto nella storia un legame molto forte tra il profumo e la nostra regina. Si tratta del profumo «Mon Budoir», della Casa Houbigant (Parigi). Però molto più tardi, nel 2014, è avvenuta l’inaugurazione del museo, a dicembre. Il museo include sia una parte di profumeria romena del periodo comunista, che una di profumeria internazionale di diverse zone dell’Europa, ma anche degli USA, Australia o Asia.”



Georgian Gheorghe ha passato in rassegna la storia della profumeria in Romania: “Al momento non esiste una tradizione e non credo che ci possa mai essere quello che c’è stato una volta. Perché prima del periodo comunista, la Romania copiava tutto ciò che veniva creato all’estero, per avere una specie di industria anche qui. Più tardi sono apparse le fabbriche del periodo comunista, che hanno avuto una loro storia. C’erano vari marchi che esistevano in Romania nel rispettivo periodo: Macul Roșu, sono quelli di Miraj, che hanno preso in consegna la fabbrica di Macul Roșu, oppure la famosa fabbrica di Cluj-Napoca, Farmec. Ma prima di questo, nel periodo interbellico, la Romania è stata una dei più forti Paesi d’Europa per quanto riguarda l’industria della profumeria. Perché molti marchi di fama mondiale avevano all’epoca fabbriche o succursali in Romania, come Coty, Guerlain o Casa Lubin. Ma non esisteva un cosiddetto culto della profumeria come industria in Romania, il nostro Paese era piuttosto un hub importante per i grandi produttori internazionali.”



Georgian Gheorghe ci ha raccontato della collezione del museo propriamente detto: “Nel Museo del Profumo, al momento sono esporti sui 400 oggetti, però la nostra collezione è impressionante, include circa 10.000 pezzi, e non mi riferisco solo a bottigliette di profumi. Sono esposti nella mostra anche codex sulla creazione dei profumi, tutta una serie di erbari in cui venivano presentati dettagliatamente i prodotti e gli ingredienti utilizzati, nonché i benefici dei profumi, ma anche prodotti complementari, come la cipria, prodotti di make-up, rossetti, ombretti, ecc.”



La profumeria che questo Museo del profumo ospita conserva l’eleganza dei tempi passati e attrae clienti speciali. Georgian Gheorghe: “Tra i nostri clienti onorari si annoverano personalità del mondo artistico, del mondo culturale, ma anche membri della Famiglia Reale di Romania, perché siamo anche fornitori della Casa Reale. Quindi abbiamo e manteniamo uno stretto rapporto con la Famiglia Reale, compresa la custode della Corona, la principessa Margherita.”



Più volte il Museo del Profumo si è associato a diversi eventi culturali, evidenziandosi ancora di più. Particolari da Georgian Gheorghe: “Abbiamo avuto diversi eventi al di fuori del museo. Si tratta di eventi in tutto il Paese, da mostre a Costanza, Iași, Cluj, Alba Iulia, a Sinaia, dove abbiamo partecipato a un evento esclusivo organizzato da noi e dalla Casa Reale di Romania, insieme al Museo Peleș. Abbiamo organizzato una mostra al Castello Pelișor, che fa parte del Complesso Museale di Sinaia, ma abbiamo avuto anche alcune mostre temporanee in spazi o edifici-chiave. Una di queste è stata organizzata a Oradea quattro anni fa, una mostra ospitata in uno spazio nuovo e ristrutturato. Abbiamo avuto una mostra ad Alba Iulia, dallo scorso dicembre finora, che evidentemente ha avuto come principale oggetto esposto il profumo della Regina Maria. C’è stata una collaborazione molto stretta con l’amministrazione della città, siamo riusciti a organizzare questa mostra e speriamo di avere anche in futuro altre mostre tematiche. Quindi, invito tutti i vostri ascoltatori a seguire i nostri social, perché troveranno maggiori informazioni aggiornate.”



Il Museo del Profumo può rappresentare un’attrattiva anche per chi è interessato a oggetti storici. Perché nella sua collezione ci sono anche oggetti rari, di grande valore a livello mondiale, come un profumo apprezzato da Re Carlo I di Romania. Si tratta di un famoso profumo, prodotto dalla più antica fabbrica del mondo, a Colonia: l’Acqua di Colonia. Fu inventato da Johann Maria Farina, il primo fornitore della Casa Reale. Il suo nome compare nei documenti che attestano le consegne alla Casa Reale di Romania, a cominciare dall’anno 1889.

Foto: RRI (Ștefan Baciu)
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