Semi dall’anima romena
Nel suo giardino di Săhăteni, in provincia di Buzău, Rodica Meiroşu sta coltivando tante specie quasi da far concorrenza agli orti botanici.
Ana-Maria Cononovici, 12.03.2024, 17:40
Nel suo giardino di Săhăteni, in provincia di Buzău, Rodica Meiroşu sta coltivando tante specie che si potrebbe dire che volesse far concorrenza agli orti botanici. E sempre lei gestisce il gruppo “Semi con cuore” e coordina gli eventi organizzati sotto lo stesso slogan.
Rodica Meiroşu ci ha raccontato con grande piacere del gruppo che riunisce appassionati di specie di piante romene: “Questo gruppo è formato da persone appassionate di giardinaggio. Abbiamo cominciato con qualche amico, poi abbiamo allargato il gruppo, abbiamo cominciato con scambi di semi, tutto per pura passione. Ognuno di noi fa un mestiere diverso, ci sono membri che si sono laureati presso facoltà di agricoltura oppure presso altre facoltà in vari settori, ma ad accumunarci è stata la passione. Abbiamo intitolato questo gruppo “Semi con cuore” perché sono offerti dal nostro surplus, ci avanzano e li offriamo di tutto cuore, senza chiedere nulla in cambio. Siamo circa 700 membri nel gruppo, sparsi in tutte le zone del Paese, non ci siamo prefissi di essere numerosi, bensì pochi ma buoni. Quindi esattamente quelli che possono aiutare questo gruppo, che si impegnano, che possono essere donatori di semi e, ovviamente, sono tutti attivi.”
L’unico requisito per poter prendere i semi è voler seminarli, coltivarli e prendersi cura di queste specie, ha detto ancora la nostra interlocutrice, aggiungendo: “Puntiamo in particolar modo sulle specie romene. Le raccogliamo da persone di varie zone del Paese. Noi viaggiamo molto per questi eventi e ovviamente facciamo scambi e cerchiamo di ottenere semi di quante più specie tradizionali, che venivano seminate dagli anziani dei villaggi. Oltre alle specie romene, coltiviamo ovviamente anche specie straniere, collaboriamo con molti giardinieri anche di altri Paesi, perché organizziamo dei festival. Ad esempio, il Festival dei Pomodori, al quale partecipiamo con centinaia di specie di pomodori.”
Abbiamo chiesto a Rodica Meiroşu che specie coltiva nel suo giardino: “Tantissime! Perché, con questa mia grande passione, quasi non ho più spazio nel giardino per seminare e coltivare così tante piante! Io abito nella provincia di Buzău, qui da noi la è una zona piuttosto viticola, ma io ho nel giardino molte verdure, molte piante con fiori, aromatiche, medicinali, arbusti da frutto, tantissime piante!”
Qualche centinaio di specie di pomodori, qualche centinaio di specie di peperoni, cui si aggiungono la menta, il peperoncino, l’insalata, le patate, le melanzane, i broccoli, la cipolla, decine di piante ornamentali e spezie, tutto questo si trova nel bellissimo giardino dell’appassionata Rodica Meiroşu. Perché è importante coltivare specie romene? Rodica Meiroşu: “E’ importante, perché con il passare del tempo, da un anno all’altro, queste specie coltivate in passato dai nostri genitori, con quel sapore genuino di pomodoro, con la buccia molto sottile e delicata, erano succose, le raccoglievi dal giardino e le mangiavi come se fossero frutta, sono in gran parte scomparse. Questo perché i coltivatori che hanno solarium preferiscono le specie ibride, mentre quelle tradizionali sono state lasciate da parte. E io ritengo sia importante mantenerle, perché altrimenti si perderebbe il sapore dei pomodori di una volta. In secondo luogo, queste specie possono essere conservate tenendo i semi e coltivandoli anno dopo anno. In tal mondo, sicuramente non andranno persi.”Rodica Meiroşu, appassionata coltivatrice e amministratrice del gruppo “Semi con cuore”, nonché coordinatrice degli eventi organizzati sotto lo stesso slogan, ha trasmesso un messaggio ai coltivatori: “Vorrei tanto che la maggior parte delle persone che vivono in campagna puntassero sulle specie romene, le mettessero in risalto, cercando di conservarle anno dopo anno, per la loro salute, per la salute dei loro figli. Mi auguro che questo gruppo di donatori di semi diventi un gruppo di volontari, che a proprie spese si spostano e si propongono di fare qualcosa: vogliamo conservare queste specie e diffonderle ancora di più affinché non vadano perse. E mi auguro che questo gruppo di donatori diventi sempre più grande, arricchendosi di persone che dispongono ancora di specie tradizionali, coltivate nei loro giardini.”
Abbiamo inoltre saputo che i suoi viaggi alla ricerca dei semi romeni di una volta hanno portato la nostra interlocutrice in tutto il Paese, anche in vari monasteri, dove esistono molti coltivatori appassionati di specie rare.