Musei rurali in ambienti virtuali
Dal 1 dicembre, la piattaforma www.muzeedelasat.ro è disponibile a titolo gratuito in romeno e inglese.
Ana-Maria Cononovici, 06.12.2021, 15:50
Dal 1 dicembre, la piattaforma www.muzeedelasat.ro è disponibile a titolo gratuito in romeno e inglese. Il team del progetto conta quattro membri: Cosmin Murărașu, responsabile del progetto e tecnico di scansione 3D, Ionuț Toderașcu, editor visivo e fotografo documentarista, Nicoleta Felea – copywriter e consulente di promozione, che ha anche scritto i materiali, e la traduttrice Silvia-Alexandra Nistor. Ionuţ Toderaşcu ci racconta la storia del progetto.
A partire dal 1 dicembre, possiamo esplorare una nuova piattaforma dedicata ai musei nelle aree rurali di Romania. Iniziamo con le otto province della regione della Moldavia e prevediamo di coprire l’intero Paese nei prossimi due o tre anni, e fare una radiografia dei musei degli ambienti rurali. La piattaforma offre dei tour virtuali, che abbiamo fatto nei musei dei villaggi romeni, con fotografie e materiali di ogni singolo posto. Il progetto in realtà è iniziato quest’anno a settembre, quando siamo andati in ogni singolo museo per scansionare gli interni. Fare questo tour virtuale, come ci piace dire, è stato come un videogioco, puoi esplorare ogni stanza, fermarti a una mostra, vedere più in dettaglio, il che suscita la voglia di esplorare fisicamente il luogo, andando anche per le strade del villaggio. Siamo veramente appassionati delle campagne e pensiamo che debbano essere promosse molto più intensamente, perché lì c’è un’atmosfera speciale di tranquillità e i valori sono in qualche modo molto diversi, spiega Ionuț Toderașcu.
Ogni museo è stato scansionato come spazio, fotografato e documentato, e alla fine tutto è stato « raccolto » in un tour virtuale 3D interattivo, realizzato con apparecchiature altamente performanti e integrato anche in Google Street View, Google Maps e Google Earth, con foto, un testo descrittivo e un breve video introduttivo.
In questa prima fase ci sono 28 musei delle province della regione della Moldavia. Per citarne alcuni, ad esempio, abbiamo la masseria tradizionale Vatra cu Dor dalla provincia di Galati, dove è stato costruito un luogo speciale, che attira i giovani. Oltre ad essere un semplice museo, lì si costruisce una relazione interattiva tra i padroni di casa e i giovani che vengono a scoprire come si viveva una volta in campagna. Poi, abbiamo dei musei della provincia di Vrancea, per esempio la Casa-museo Ion Roată, dove ci accoglie la signora anziana Sevastiţia, che si prende cura di quella casa. E in qualche modo in ogni posto in cui siamo andati, abbiamo trovato delle persone molto impegnate in quello che fanno, ed è più di un rapporto che troviamo in città tra il visitatore e l’amfitrione. In campagna è diverso, perché puoi parlare con le persone nel cortile del museo, ti raccontano la loro vita, ma allo stesso tempo anche la storia del museo. Ci sono anche musei più grandi, come quello intitolato al principe Alexandru Ioan Cuza a Ruginoasa, in provincia di Iaşi. In effetti, si tratta di un castello, è un edificio molto più grande e imponente. In rappresentanza dei musei della provincia di Neamţ, Casa Popa ci invita ad esplorare il vecchio villaggio, le maschere popolari e tutta l’arte creata dall’artigiano Neculai Popa, aggiunge Ionuţ Toderaşcu, svelandoci anche i musei rimasti di più nel suo cuore.
Penso che mi sia piaciuta di più la Casa-museo George Enescu in provincia di Botoşani. La natura era molto viva, sentivo qualcosa di speciale, piuttosto un viaggio, quindi più di una semplice visita a un museo. Devo ricordare anche la sezione Alice e Dumitru Rosetti Tescanu, in provincia di Bacău, un museo che organizza ogni anno anche eventi culturali, e i visitatori vengono accolti con tant ospitalità, spiega ancora Ionuţ Toderaşcu.
Quanto ai reperti che hanno attirato la sua attenzione, ecco cosa ho scoperto. Penso a quelli di Tescani, perché appartenero al musicista George Enescu. Sapendo chi è George Enescu, quando vai a vedere in quelle stanze un violino da lui toccato, avverti una sensazione che solo lì puoi vivere! Ecco perché vogliamo suscitare il desiderio attraverso quello che facciamo, attraverso i tour virtuali, e il nostro obiettivo è che la persona che li esplora in un ambiente virtuale ci vada anche fisicamente più tardi, dice ancora il nostro ospite, spiegando che il team del progetto si è goduto anche il piacere di viaggiare. Per tutti questi musei è stata una vera maratona. In 20 giorni li abbiamo esplorati tutti e 28 e creato questi tour virtuali, scansionando e scattando foto, in un percorso di oltre 5.500 chilometri. Un lavoro intenso, che ha richiesto parecchie settimane di preparativi. Abbiamo fissato il 1 dicembre per lanciare la piattaforma perché ha un grande significato, conclude Ionuţ Toderaşcu, spiegando la ragione per cui il progetto è partito proprio in occasione della Festa Nazionale della Romania.
Oltre alle case-museo intitolate a grandi personalità,, siamo invitati a scoprire musei la Collezione Etnografica Lada cu Zestre Miron Costin, in provincia di Neamț, il Museo Etnografico El Greco in provincia di Suceava, il Museo del Sale della Bucovina, in provincia di Bacău, o il museo intitolato addirittura Il mio vecchio angolo, in provincia di Vaslui e il Museo di Vrancea, con la sua Sezione di architettura e tecnica popolare Crângul Petreşti in provincia di Vrancea.