L’olimpiade dei sorrisi nei villaggi
Tramite il un progetto “L’olimpiade dei sorrisi”, l'organizzatrice si propone di portare gioia e normalità nella vita dei bambini dei villaggi, che vivono in condizioni disagiate.
Ana-Maria Cononovici, 29.05.2024, 15:20
Siamo abituati a rallegrarci e a essere orgogliosi dei successi dei nostri olimpici. Gli adolescenti romeni sembrano molto abili nel vincere medaglie alle olimpiadi di matematica, fisica, chimica e informatica nel Paese e all’estero, il che è davvero gratificante. Nel nostro programma di oggi, invece, parleremo di un progetto intitolato “L’olimpiade dei sorrisi”, attraverso il quale l’organizzatrice si propone di portare gioia e normalità nella vita dei bambini dei villaggi, che vivono in condizioni disagiate. Simona Grigoraş Olaru, presidente fondatrice dell’Associazione Topolino TA e dell’Associazione “Oggi bambino, domani adulto”, ci ha raccontato la sua storia e la storia dei suoi progetti: “La storia è forte e ha guidato i miei passi verso tanti altri progetti. Topolino nasce nel 2017, in seguito alla vicenda medica di mio figlio, nato con una malformazione congenita, e da lì le cose hanno assunto un significato diverso nella mia vita. Ufficialmente, dal 2017 mi occupo di bambini con difficoltà mediche e sociali e anche dei casi più particolari dei villaggi, dove non si arriva molto spesso, tranne a Natale o a Pasqua. E ci vado sempre, perché negli anni ho scoperto tanti casi di bambini soli, cresciuti solo dai nonni, o solo dai fratelli più grandi. E in qualche modo, man mano, molte cose hanno assunto un significato diverso nella mia vita e ho una motivazione più forte con ogni caso che incontro.”
Inoltre, la storia personale di vita l’ha preparata ad affrontare le sfide ed è così che è nato il progetto “L’olimpiade dei sorrisi nei villaggi”, di cui ci ha parlato Simona Grigoraş Olaru: “È un progetto a cui tengo molto, l’ho avviato nel 2018, ho iniziato nella località di Dor Mărunt, in provincia di Călăraşi, dove con la direttrice della scuola di Dor Mărunt abbiamo riunito bambini con situazioni sociali più particolari provenienti da famiglie monoparentali, ad alto rischio di abbandono scolastico, bambini con patologie. E abbiamo pensato a come far ridere questi bambini con un destino forse un po’ più triste degli altri, a farli avere bei ricordi e degli esempi di vita, di modo che possano dire di voler diventare anche loro così quando saranno più grandi. E partendo da quest’idea di portare sorrisi dove c’è tristezza, abbiamo creato il concetto di “olimpiade dei sorrisi”, dove facciamo tantissime attività, a partire dall’educazione e dalla consapevolezza sull’alimentazione, sezioni in cui insegniamo a questi bambini dei villaggi perché fa bene mangiare cibo più pulito e non solo biscotti e succhi, cercare di non mangiare solo dolci, ma anche un peperone sano dall’orto, un formaggio di mucca o di capra, a seconda degli animali che hanno nei dintorni. Al di là di questo aspetto educativo, siamo andati in un’area giochi, perché “L’olimpiade dei sorrisi” significa giocare molto e abbiamo avviato tutti i tipi di giochi di squadra, perché mi interessa la coesione tra di loro. Alla fine, di solito, finiamo con un picnic, sul campo sportivo o sull’erba, e lì ci sediamo e raccontiamo storie. Parliamo di ciò che ognuno ha a casa: una nonna, un cucciolo, un gatto, una sorella.”
Abbiamo saputo che i partecipanti fanno gare di puzzle, collegano punti su un foglio di carta scoprendo indizi di altri giochi, oppure partecipano all’aperto a prove a staffetta ingegnosamente progettate. La ricompensa per tutto questo è rappresentata, poi, da cibi che loro, in generale, vedono solo nelle foto e da prodotti d’igiene. Simona Grigoraş Olaru ha accennato anche ad un altro progetto: “Il primo giugno ci recheremo all’Insediamento “Madre e Figlio” di Giurgiu, che tutela madri e figli sottratti alla violenza domestica. Si tratta di un insediamento parrocchiale, I Santi Michele e Gabriele, a circa 5 km dalla città di Giurgiu, dove vivono madri e bambini tutelati proprio per garantire loro un transito verso la tranquillità e la protezione. Il 1° giugno, andiamo a ridere tanto, a giocare e a portare loro le cose di cui hanno bisogno: cibo, vestiti, giocattoli, giochi, mobili”.
E come un’esortazione a tutti noi, Simona Grigoraş Olaru, presidente fondatrice dell’Associazione Topolino TA e dell’Associazione “Oggi bambino, domani adulto”, ha aggiunto: “Non dimentichiamo mai da dove siamo partiti e restiamo buoni, perché non si sa mai in che direzione ci porterà la vita. Nel corso della mia vita e del mio viaggio, questo è ciò che ho imparato! Ho molti progetti che hanno tanto bisogno di sostegno, attraverso volontari, attraverso partenariati, perché è così semplice cambiare in meglio la realtà intorno a noi, dobbiamo solo volerlo.”
Suggerimenti ai quali non c’è più nulla da aggiungere!