Băile Herculane (Le Terme di Ercole), obiettivo da collezione!
La storia di due millenni di Băile Herculane (Le Terme di Ercole) inizia con la sua prima attestazione documentaria nell’anno 153 dopo Cristo e continua con il suo periodo moderno, quando l’Imperatore dell’Austria la definì “la più bella località turistica sul continente”, e le meraviglie naturali della Valle del Cerna furono menzionate nel diario dell’Imperatrice Elisabetta.
Ana-Maria Cononovici e Daniel Onea, 13.12.2024, 17:47
Volendo mantenere viva la storia di questi luoghi, Iacob Sârbu, un collezionista delle Terme di Ercole, ha raccolto per decine di anni diversi oggetti che ricostituiscono il periodo di massima fioritura di questa regione. Iacob Sârbu ha partecipato con alcuni oggetti all’edizione autunnale della Fiera del Turismo della Romania, e ci ha raccontato la sua storia: “Ho cominciato a collezionare oggetti sin da piccolo. Passavo le vacanze dal nono materno, a Reșița, e lui era un collezionista accanito, ho imparato tanto da lui e posso dire di aver sempre collezionato oggetti. L’argomento Herculane, di cui mi sto occupando adesso, è una passione che è iniziata circa 8 anni fa, quando ho avuto un momento di bivio abbastanza difficile nella mia vita. E in questa collezione ho ritrovato la mia tranquillità e ho impegnato tutta la mia energia. Se all’inizio la mia collezione era solo per me, per poche conoscenze e amici, dopo che ho conosciuto due persone notevoli, il professore Ioan Traia, presidente dell’Associazione dei pubblicisti della stampa rurale del Banato e il professore Gheorghe Rancu Bodrog, ex insegnante e fondatore di un museo a Șopotul Vechi, nella zona di Almăj, in provincia di Caraș-Severin, queste due persone hanno portato alla luce il meglio di me. E grazie a loro ho cominciato a far vedere a tutti quello che ho. Sempre grazie a loro ho accettato di partecipare e diverse azioni culturali nel Banato e nel Banato Serbo, e lo scorso febbraio, su invito del Consiglio Provinciale, ho accettato di venire (n.r. alla Fiera), ed è la seconda volta che vi partecipo. Vengo perché voglio far vedere qualcosa della mia collezione. Quello che presento qui sono, infatti, frammenti di storia locale.”
Come per ogni collezionista appassionato, anche per Iacob Sârbu tutti gli oggetti sono altrettanto preziosi: “Per me, tutto quello che ho nella collezione è importante. Non posso fare differenze. Anche se si tratta di una cartolina del periodo interbellico o comunista, che vale poco, per me ha lo stesso valore come una cartolina o una litografia che può costare qualche centinaio di euro. Dunque non posso fare differenze. Tuttavia potrei dire che c’è qualcosa di assai importante: questa copia della statua dell’imperatrice Elisabetta di Herculane. È esistita, nessuno sa più dov’è, se è rotta, buttata, nessuno lo sa. Ispirandosi ad alcune fotografie, un amico si è messo a fare questa copia. Ho insistito molto affinché la terminasse, o che stesse per finirla, per poter presentare la copia della statua di Sissi di Caransebeș, che ho ricevuto dal professor Gheorghe Rancu e questa copia di Herculane. Sarebbe stato un peccato che io, di Herculane, venissi alla fiera con Sissi di Caransebeş. Lungo il tempo, da quando mi sono dedicato più intensamente a questa collezione, ho conosciuto alcune persone e collaboro molto bene con persone che mi aiutano a ottenere alcune cose che appaiono: libri, oggetti, foto, cartoline, che posso trovare su eBay o Delcampe.”
Alcuni degli oggetti esposti dal nostro interlocutore arrivano addirittura dall’Argentina, sono cartoline inviate da Herculane, a destinatari lontani, nel periodo di gloria di questa località turistica. Iacob Sârbu ci ha descritto alcune cartoline speciali, della sua collezione, a cominciare dalla più vecchia datata 7 luglio 1894: “E’ in verticale. Nella parte alta della cartolina c’è un’immagine del Parco Ghizel, come si intitolava il Parco Centrale, delimitato dai due alberghi chiamati all’epoca Frantz Iosef e Rudolf e verso la montagna, rispetto al Casinò. Ogni cartolina ha una storia, rappresenta qualcosa di speciale. Ad esempio, questa è stampata su seta e la seta e incollata su cartoncino. Questa cartolina è del 1899, se ne metti dietro una fonte di luce, tutte le finestre degli edifici appaiono illuminate. Dunque queste due cartoline sono, infatti, un passpartout, perché esiste lo stesso tipo di cartoline, ma che raffigurano altre località, non solo le Terme di Ercole, ma anche Vatra Dornei, Lipova, Buziaș, le Terme di Felix. Qui viene caricaturizzato il grado di occupazione della località, mentre qui il fatto che la persona che veniva a Herculane piena di soldi se ne andava squattrinata.”
Le cartoline panoramiche, in verticale, con una lunghezza di 54 cm, conservate incorniciate da coloro che le hanno ricevute, una pagina di pubblicità di un giornale, il Corriere del Banato, del 31/12/1934, cromolitografie raffiguranti le Terme di Ercole, risalenti al 1840, 1842, 1860 sono anch’esse parte della collezione che aspetta di essere presentata anche online.