La botte di gelato
Adrian Mengheş ricordava con affetto il gusto del gelato fatto in casa da sua madre, così ad un certo punto ha deciso di riscoprire il gusto del gelato autentico ed è partito in giro per i villaggi romeni alla scoperta di antiche ricette.
Ana-Maria Cononovici, 23.11.2022, 11:33
Ricordava con affetto il gusto del gelato fatto in casa da sua madre, così ad un certo punto ha deciso di riscoprire il gusto del gelato autentico ed è partito in giro per i villaggi romeni alla scoperta di antiche ricette. Una volta scoperte, ha deciso anche di cambiare mestiere. Così Adrian Mengheş, perché è di lui che stiamo parlando, ha abbandonato la professione di ingegnere e si è messo in proprio, dando vita al marchio: “la botte di gelato”. Abbiamo saputo che ha iniziato con le macchine per il gelato, ma rendendosi conto che stava perdendo molti eventi indoor, ha capito che doveva trovare qualcosa di nuovo. Allora sua madre gli ha ricordato che durante la sua infanzia c’era un gelataio che passava per le stradine con una botte di gelato. Ci racconta la storia di questo marchio proprio il suo creatore, Adrian Mengheş: “È stato molto difficile perché non conoscevamo i segreti del gelato in botte. Abbiamo girato per i villaggi romeni per scoprire le ricette, la storia, ma chi lo faceva ancora non voleva condividere la ricetta con noi. Abbiamo chiamato diversi comuni dicendo che eravamo giornalisti di televisione per farci dire dove avremmo potuto trovare qualcosa del genere, in quanto volevamo fare dei reportage. Così abbiamo trovato supporto attraverso il sindaco, il vicesindaco ed abbiamo incontrato il signor Ion di Vâlcea, che ci ha raccontato i segreti del gelato in botte. Era arrabbiato perché suo figlio non voleva portare avanti la tradizione della famiglia e fare il gelato in botte. E gli ha detto: “ecco, figlio mio, è arrivato uno sconosciuto a cui dirò tutto se tu non lo vuoi fare”.”
Dopo aver fatto questo per più di 11-12 anni, il nostro interlocutore ha notato un cambiamento nelle abitudini di consumo delle persone, soprattutto di recente. Adrian Mengheş: “Le persone hanno cominciato a fare sempre di più attenzione a ciò che mangiano, a diventare più istruite. Ogni volta diciamo loro che il nostro è un gelato artigianale. Cè una grande differenza tra il gelato che si trova in città e quello che prepariamo noi. Prima di tutto, si tratta del metodo di preparazione, perché il nostro gelato ha una consistenza e un gusto diversi. È molto più denso, non contiene tanta aria come il gelato industriale. Quindi, in primo luogo, questa è una grande differenza. E in secondo luogo, produciamo noi stessi la materia prima, cioè, prepariamo la base del gelato con latte, uova, panna, tuorlo duovo. E facciamo noi stessi anche i gusti!”
Gli ordini vengono consegnati con le macchine specializzate dellazienda o tramite applicazioni di consegna. Il maggior numero di clienti si è registrato dopo il lockdown, quando le vendite direttamente dal laboratorio hanno raggiunto i 6.000 – 7.000 lei (1.200 – 1.400 euro) al giorno. Ci sono circa 30 varietà di gelato sul sito web, e alcuni dei più venduti sono quelli alla vaniglia, al cioccolato, al mango, al caramello salato o alla menta, ma Adrian Mengheş ci ha raccontato: “I vari gusti li facciamo con la frutta surgelata, oppure, adesso, d’autunno, prepariamo gelato alla zucca al forno o alla mela al forno con cannella. I vari gusti li prepariamo interamente noi. Ci piace dire che siamo dei veri gelatieri, anche se non abbiamo frequentato dei corsi specializzati, non abbiamo studiato il gelato. Semplicemente lo facciamo a nostro gusto, al gusto delluomo comune. Nel tempo abbiamo sperimentato più di cento gusti, ma è molto difficile, perché i gusti più richiesti sono alla vaniglia, al cioccolato, alla fragola e ai lamponi. Di solito in estate, quando c’è il picco della stagione dei gelati, scegliamo le varietà classiche, ma adesso, dautunno, ci adattiamo alla stagione.”
Adrian Mengheş ha partecipato alledizione di questautunno del Festival “Uomini in Via Mătăsari” e ha presentato una novità: “Abbiamo partecipato alle tre edizioni di “Uomini in via Mătăsari”, solo che questa è la prima volta che vi abbiamo fatto anche dimostrazioni di preparazione del gelato. In generale, venivamo con il gelato già pronto, ma su richiesta dellorganizzatore, abbiamo accettato e devo ammettere di essere stato accolto molto bene al festival. Non ci aspettavamo di vendere così bene in un giorno di ottobre”.
Il gelato si prepara mettendo gli ingredienti in un cilindro di acciaio inox, che a sua volta viene messo in una botte, attorno alla quale vengono aggiunti ghiaccio e sale, per velocizzare il processo di congelamento. Successivamente si inizia a girare manualmente il cilindro in acciaio inox per circa 4 ore. Poi il gelato viene conservato in un luogo sicuro, che rispetti i necessari criteri sanitari e ambientali. I gelati più impegnativi in offerta mi sembrano quelli al gusto di “coliva” – un dolce che viene preparato per le commemorazioni dei defunti – alla senape, alla lavanda, al basilico, ma non esiterei a provare quelli allo zenzero e all’uvetta, alla mela cotta e ai biscotti o alla vaniglia senza zucchero.