Invito a giocare
La chirurga plastica Dana Jianu ha inventato una bambola che aiuta i bambini con traumi a esprimersi.
Ana-Maria Cononovici, 27.06.2023, 16:06
Sicuramente tutti abbiamo avuto momenti nella vita in cui non avevamo voglia di parlare con nessuno, o per tristezza, o per una delusione. Ci sono però anche casi molto gravi, di bambini che non possono esprimersi verbalmente — scioccati, abusati, fisicamente o sessualmente, autistici o con diverse altre disabilità. Per loro e non solo è stata creata una bambola delle dimensioni di un bambino grande, che loro possono comporre e scomporre a piacimento. Si tratta di un’invenzione della dottoressa Dana Jianu, chirurga plastica, insignita di medaglie d’oro, nel 2006 e 2007, alle famose mostre di invenzioni e innovazioni di Bruxelles e Ginevra. L’invenzione ha destato anche l’interesse dell’UNICEF e dell’ONU, che la ritengono un aiuto per i bambini meno fortunati del mondo.
Dana Jianu ha raccontato a Radio Romania: “E’ un’invenzione nata sempre dal mio amore per la chirurgia plastica e ho pensato che non solo i chirurgi, non solo quelli che frequentano la facoltà di medicina possano trasformare un’entità. Lo potrebbe fare chiunque, bambini e adulti, potrebbe essere un’attività di famiglia o forse a scopo terapeutico, e allora, sin dall’inizio, l’ho creata, persino questo corpo l’ho ritagliato nella spugna e l’ho rivestito di una “pelle”. Questa pelle permette molti riattaccamenti, un numero infinito, e ho dato la possibilità a un bambino o a un giocatore, a prescindere dalla sua età, di avere un compagno, perché una volta trasformata la bambola nel compagno desiderato, ci si affeziona. E praticamente permette giochi della fantasia e giochi di situazioni all’infinito. Infatti, la persona diventa un creatore, un chirurgo plastico, ma non solo, ancora di più, un creatore di un compagno di gioco, di un amico.”
Dana Jianu ci ha confessato di aver immaginato la professione di chirurgo plastico come un gioco. In tal modo, utilizzando la bambola proposta, il giocatore-creatore può trasformare un corpo rappresentato schematicamente, un corpo di peluche, in un giovane uomo o in una giovane donna aggiungendo o la muscolatura (bicipiti, pettorali, addominali ecc.) oppure tratti femminili (seni di varie forme e misure, cosce, natiche, vita sottile); ma a questa bambola, che può essere maschile o femminile, le possiamo anche creare liberamente espressioni, attaccandole, con un sistema ingegnoso occhi, naso, labbra, orecchie, sopraccigli, capelli di vari colori e forme, dandole espressioni sempre nuove (di allegria, tristezza, sorridente, arrabbiata, giocosa, imbarazzata ecc.) a seconda dell’immaginazione e dello stato d’animo di chi ci gioca.
Particolari dal medico Dana Jianu: “Può essere ragazzo o ragazza, perciò si chiama Dan. A. Joy oppure Dana Joy, a seconda di quello che le aggiungiamo e di come vogliamo costruire il suo corpo. E’ una bambola di cui possiamo cambiare sia i tratti del corpo, aggiungendole muscoli e allora diventa ragazzo, o aggiungendole forme femminili e allora diventa ragazza. E tutti i tratti, sia di ragazzo, che di ragazza, si possono cambiare secondo la volontà del giocatore.”
Dana Jianu detiene due brevetti: per l’invenzione di questa bambola i cui tratti si possono cambiare DAN.A.JOY e di una pinza chirurgica per la sutura rapida delle ferite. Di successo nazionale e internazionale gode però la bambola, che sviluppa la creatività ed è un mezzo nuovo di comunicazione e di espressione non verbale.
Cresciuta in un villaggio da favola, a Vama, in provincia di Suceava, la chirurga plastica Dana Jianu racconta ancora oggi con grande gioia della vita nel villaggio in montagna, dove le responsabilità quotidiane diventavano un’occasione di gioco per i bambini. E sempre nel villaggio, ha appreso il desiderio di aiutare, come pure la domestichezza nella cura, prima degli animali allevati, sotto la guida di sua nonna, ma anche l’abilità a preparare piatti, come il pollo o i funghi porcini con la besciamella, passando per tutte le fasi della preparazione, compresa la raccolta dei funghi porcini, oppure la macellazione del pollo, sotto la guida del nonno. Come ha deciso di diventare medico?
Dana Jianu: “Tutto parte dal desiderio di prendersi cura dell’essere che ne ha bisogno. E siccome ero molto affezionata a mia nona, quando mi prendevo cura degli animali del cortile, mi sono resa conto che mi piace contribuire alla loro salute. Questa è stata la prima idea, che si è aggiunta alla cultura della mia famiglia, mio padre essendo medico. Sono stata molto vicina all’infermeria del villaggio, dove all’epoca si faceva di tutto: ostetricia-ginecologia, piccola chirurgia, tutti i pazienti venivano curati, chi soffriva di pressione arteriosa alta, di malattie cardiologiche, di diabete. E mi sono resa conto che mi piace molto la medicina e curare gli esseri che ne hanno bisogno.”
Per la chirurga plastica Dana Jianu, la salute è la cosa più importante. Perciò sebbene si annoveri, in Romania, tra i pionieri della chirurgia estetica, gettando le basi del primo studio privato di chirurgia estetica e operando migliaia di persone, Dana Jianu consiglia di ricorrere alla chirurgia estetica o riparatoria solo quando è necessario, di modo che non rimaniamo con il peso dei propri complessi fisici, ma allo stesso tempo afferma che il ricorso alla chirurgia estetica deve rispondere a una necessità, non a un capriccio!