Info mercato immobiliare
Oltre 57.300 proprietà sono state vendute a luglio in Romania, di quasi 4.400 in più rispetto al mese precedente.
Luiza Moldovan, 29.08.2022, 09:30
Oltre 57.300 proprietà sono state vendute a luglio in Romania, di quasi 4.400 in più rispetto al mese precedente. Sono i dati comunicati dall’Agenzia nazionale per la pubblicità catastale e immobiliare. La maggior parte delle vendite immobiliari sono state registrate a Bucarest (quasi 11.400), Ilfov – sud (oltre 3.400) e Cluj – nord-ovest (oltre 2.900). Il minimo è stato venduto a Olt, Călăraşi (entrambi al sud) e Covasna (al centro). Il numero di case, terreni e appartamenti oggetto di transazioni a luglio era di 2.000 in meno rispetto a luglio 2021. La maggior parte dei terreni agricoli è stata venduta a Buzău (oltre 800), Dolj (oltre 600) e Arad (570).
Il prezzo medio di transazione delle case in Romania è aumentato del 10% nei primi sei mesi e ha raggiunto i 103.000 euro, informa una società immobiliare. La maggior parte delle intermediazioni è stata osservata nel segmento residenziale (circa il 92% del totale), seguito da quello commerciale (4%), industriale (2%) e office (2%). Gli appartamenti con due stanze (35%) e le case (32%) sono stati i tipi di proprietà più ricercati nel primo semestre del 2022, mentre l’80% degli appartamenti venduti/comprati sono vecchie proprietà. Gli specialisti sono del parere che il mercato rimarrà stabile, senza cali di prezzo fino alla fine dell’anno.
Il numero di nuovi progetti immobiliari nel primo semestre di quest’anno è aumentato del 18% nel segmento delle case unifamiliari e delle ville, del 13% nel segmento degli edifici per uffici, dell’11% nell’industriale e retail moderno, del 4% nel segmento degli edifici e complessi immobiliari e del 3% nel segmento delle pensioni e degli hotel. I progetti residenziali e industriali sono i più numerosi e rappresentano la metà del totale dei progetti di costruzione individuati nel primo semestre. Il maggiore incremento numerico nel 2022, quello nella costruzione di case e ville (+18%) si spiega con la necessità di spazi abitativi più generosi per i beneficiari e con il modo di lavorare da casa, che consente alle persone di non essere legate al luogo di lavoro di prossimità. Molti, quindi, sono disposti a costruire ex novo case con spazi più generosi, ma in prossimità di città (periferia) rispetto agli appartamenti proposti dai costruttori in posti più vicini al centro. Bucarest è di gran lunga in testa nelle preferenze degli sviluppatori residenziali, seguita dalle province di Constanţa (sud-est) e Timiş (ovest). Bihor (nord-ovest), Ilfov (sud) e Cluj (nord-ovest), tutte molto sviluppate economicamente, sono le province dove si concentra la maggior parte degli investimenti industriali. Tutte queste cifre si osservano, tuttavia, sullo sfondo di un’indagine europea, secondo la quale il 54% degli investitori romeni non si fida del mercato immobiliare e quattro intervistati su dieci (38%) ritengono che si deprezzerà nei prossimi 12 mesi.