Infanzia e colore
Sebbene abbia solo 12 anni, Giulia Pintea ha inaugurato, a inizio febbraio, nella sala mostre Constantin Brâncuși del Palazzo del Palamento, la sua prima mostra personale in Romania, intitolata Sinfonia a colori.
Ana-Maria Cononovici, 08.03.2023, 10:43
Sebbene abbia solo 12 anni, Giulia Pintea non gioca quando dipinge! Anzi, a inizio febbraio ha inaugurato al Centro Internazionale di Conferenze, nella Sala mostre Constantin Brâncuși del Palazzo del Palamento, la sua prima mostra personale in Romania, intitolata “Sinfonia a colori”. La pittrice di origine romena, stabilita sulla Riviera Francese, di nazionalità canadese e italiana, ha attirato l’attenzione dell’ambiente artistico del Paese che ha regalato al mondo alcuni dei più importanti pittori nella storia delle belle arti. Giulia Pintea ha avuto mostre personali sulla Costa d’Avorio, in Inghilterra, Germania e Spagna.
E’ stata allieva del noto pittore francese contemporaneo José Curti, che si è fatto notare per le sue creazioni astratte, semi-figurative, che rendono omaggio all’immaginario mescolando colori sempre sorprendenti, il quale è stato anche presente all’vernissage della giovane artista. La mostra “Sinfonia a colori” di Giulia Pintea offre a chi guarda l’accesso a un segreto: quello della sincronizzazione tra due mondi allo specchio, l’immaginario e il reale. Le creazioni di Giulia Pintea fanno già parte di collezioni private sia in Francia, che in Inghilterra, Irlanda, USA, Francia e Nuova Zelanda. Giulia Pintea parla quattro lingue: romeno, italiano, francese e inglese e ci ha raccontato dei suoi inizi nella pittura, ma anche della mostra in Romania: “Sin da piccola mi è piaciuto creare, dipingere. Ho ereditato questa passione da mio padre e il destino ha fatto sì che incontrassi il pittore José Curti, che mi ha ispirato a creare opere in stile astratto in acrilico. Ho raccolto 55 quadri, molto colorati e vivaci. C’è “Sinfonia a colori”, il quadro che dà anche il titolo della mostra, c’è “L’incontro degli angeli”, il primo quadro che ho dipinto, c’è “Il Chitarrista” che è il mio quadro preferito e c’è “Le Voyage vers le Lumière”, apprezzato da moltissime persone. Il mio professore è stato molto orgoglioso di me e mi ha detto che è molto bello. Io dipingo perché mi piace e mi rende felice e voglio trasmettere questa gioia tramite i quadri. Dipingo 2-3 ore. Per fare un quadro più grande ci metto tra 2 e 5 ore, per uno piccolo circa 2 ore.”
L’incontro fra Giulia e l’artista 73enne José Curti ha avuto luogo quando Giulia aveva 6 anni, a maggio 2016. Era andata con sua madre «Sulle tracce di Picasso» e si era fermata davanti alla tela alla quale lavorava l’artista José Curti nella Piazza degli Artisti di Antibes e, meravigliata da quello che faceva, ha cominciato a parlare con lui. Si è prodotta una specie di sinergia tra i due e da allora José Curti è diventato il suo mentore. Poco dopo, motivata da Curti, Giulia ha esposto per la prima volta insieme a lui a soli 6 anni. All’età di 8 anni ha inaugurato la sua prima mostra personale in Francia, a febbraio 2019, poi in Inghilterra, a ottobre 2019 e in Germania, a dicembre 2019. Lo slancio del suo successo è stato interrotto dalla pandemia, periodo in cui ha esposto solo in Spagna, a maggio 2021 e nell’ambito del Campeggio Romano organizzato dalla MAI Academy.
Abbiamo chiesto a Giulia Pintea se vorrebbe essere come un artista conosciuto e cos’altro fa a parte la pittura: “Voglio essere come Giulia Pintea. Faccio nuovo, balletto, teatro, circo acrobatico, pallacanestro, canto, equitazione, aikido, piano. Sono abituata sin da piccola ad avere molte attività. I miei colleghi sono molto carini con me, mi sono fatta amici molto facilmente e loro mi sostengono nella mia passione.”
Alexandra Pintea, la madre di Giulia, ci ha detto perché sua figlia ha scelto la Romania per la sua mostra: “Perché le sue origini sono romene e perché, sin da piccola, Giulia è venuta in vacanza in Romania, ha partecipato a campeggi in Romania e ha voluto molto condividere con i romeni la gioia che rispecchia nei suoi quadri. Sono grata a tutti coloro che hanno presenziato al vernissage di Giulia. Sono venute moltissime persone da tutte le parti del Paese. Sono venuti da Satu Mare, mia nonna con il mio fratello, tutti, cugine. Mi ha impressionato questa loro mobilitazione, sono venuti anche ex colleghi di facoltà, di Bucarest e di Craiova. Anche dall’estero hanno partecipato suo padre con la madrina di Giulia, dall’Italia, sono venute cugine dalla Germania, dalla Francia, il suo mentore, José Curti è stato presente all’inaugurazione con un gruppo di sei artisti che adorano e appoggiano sempre Giulia. Siamo riconoscenti a tutta la gente bella che è stata presente, tra cui il gruppo Miniton che ha aperto l’evento e la presentatrice Roxana Ioana Gavăr Iliescu.”
Giulia Pintea dona una parte delle sue opere per cause umanitarie, a favore di bambini svantaggiati. E’ appassionata anche di teatro, balletto, pianoforte, arte del circo e canto, campi artistici in cui è stata anche insignita di premi. Giulia Pintea si affianca a molti altri bambini di origine romena, che vengono riconosciuti per il loro genio a età molto giovani.