Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

“Il babic di Buzău”, dalla salsiccia proibita ai turchi al prodotto IGP

Alcune salsicce prodotte in Romania contengono nella loro denominazione anche il luogo dorigine.

“Il babic di Buzău”, dalla salsiccia proibita ai turchi al prodotto IGP
“Il babic di Buzău”, dalla salsiccia proibita ai turchi al prodotto IGP

, 10.05.2023, 19:59

Alcune salsicce prodotte in Romania contengono nella loro denominazione anche il luogo d’origine. Ci sono le salsicce del Banato e quelle sassoni, prodotte nell’est della Transilvania, preparate secondo varie ricette, ma che hanno una componente comune, la paprica, e un forte colore rossastro determinato dal processo di affumicatura cui sono sottoposti per essere conservate a lungo. Le più popolari sono le salsicce sottili semi-affumicati, chiamate cabanos, con una variante speziata tipica dell’Oltenia, che sono le salsicce olteneşti.



Nella zona di Buzău ci sono due tipi di salsicce il cui nome contiene anche l’indicazione dell’origine: le salsicce di Pleşcoi e il babic di Buzău. Le salsicce di Pleşcoi sono entrate, nel 2019, sulla lista dei prodotti a identificazione geografica protetta nell’Unione Europea. Sono prodotte in provincia di Buzău in diverse località tra cui anche quella che dà il nome al prodotto. Ci sono due tipi di salsicce di Pleşcoi, secche e affumicate. In entrambi i casi, la materia prima utilizzata è la carne di pecora (due terzi) e di manzo (un terzo). Nella ricetta tradizionale è permesso sostituire la carne di pecora con quella di capra, al massimo al 10%. Le spezie utilizzate sono il peperoncino rosso, il timo, la paprica piccante e dolce, l’aglio e il sale. Le salsicce di Pleşcoi sono preparate alla griglia o al tegame, come antipasto caldo, oppure insieme ad altri preparati alla griglia, con o senza contorno e con insalata di sottaceti, pomodori verdi o cetriolini.



I rifugiati di nazionalità bulgara e serba che, alla fine del 18/o secolo, si sono stabiliti nella zona di Buzău a causa delle guerre russo-turche, hanno preso la ricetta locale di salsicce di Pleşcoi, modificandola e mettendo carne di maiale al posto di quella di pecora, probabilmente per far dispetto agli ottomani. Hanno aggiunto anche peperoncino rosso essiccato e tritato ed è risultato il cosiddetto babic di Buzău oppure babic serbo di Buzău. George Buzoi, originario della provincia di Buzau come indica anche il suo nome, ha raccontato a Radio Romania come è apparso il babic: “Per necessità. Perché? D’inverno c’erano un maiale o due, un vitello o due e l’uomo pensava che sarebbe venuta l’estate. Non poteva prendere con sé il salame rustico quando andava a lavorare i campi, perché sarebbe andato a male. Il babic si conservava molto bene. E’ un prodotto crudo-secco, come lo chiamiamo noi, i più anziani. Il grasso ne usciva fuori, ma il gusto non si alterava. Potete immaginare quanta proteina contiene un prodotto che non è stato trattato termicamente. Gli ortolani non avevano tanti soldi, andavano in giro con le carrozze piene di merci e questo babic era di prima necessità: dovevano avere qualcosa da mangiare, qualcosa che contenesse proteine, perché di melanzane cotte ce ne avevano parecchie.”



Sempre George Buzoi ci ha detto anche cosa si mette nel babic: “La carne, per forza di maiale, di vitello non necessariamente, la base è quella di maiale e pasta di peperoni, che è il maggior segreto! La pasta di peperoni è un ingrediente molto caro se lo devi comprare. Devi preoccuparti durante l’estate e tenere una scorta di peperoni appositamente per questa pasta. Anche noi prepariamo in casa la pasta di peperoni. È squisita sia come colore, che come gusto, da tutti i punti di vista! La paprica piccante e il sale in una certa quantità sono altri due ingredienti necessari. È molto importante anche l’affumicatura, ma se chiedete la ricetta a un serbo probabilmente ve la dà!”



Ve la dà perché comunque non la preparate. Perché è una tradizione tramandata di padre in figlio, come ci dimostrano Marcel e Valentin Popa, padre e figlio, produttori di babic della zona: “Bisogna rispettare la ricetta, la quantità di carne e di spezie, per fare il prodotto, quindi noi usiamo solo peperone naturale, non usiamo spezie, timo. Facciamo scorte di prodotti per un anno, perché possono esserci anni in cui non crescono bene i peperoni o il timo.”



Costel Matei produce anche lui alcune decine di salsicce babic alla volta e ha descritto a Radio Romania il modo in cui le prepara: “Mettiamo al 60% carne di maiale, e al 40% carne di manzo. Adesso tutti usano la carne di maiale. E paprica. Si tiene a essiccare, dopo si mette a tritare con il peperoncino. Per la versione dolce, con i peperoni, la pasta si mette a bollire due volte. Si mette a bollire fino a quando scade, poi si spegne il fuoco e la si mette di nuovo a bollire, fino a quando di una borsa piena di peperoni rimangono due barattolini da 200 grammi di pasta. Io mi rendo conto se va bene se guardo la consistenza. È un alimento di base, non va a male ed è molto buono. Paprica, sale, pasta di peperoni, tutto qui. Il segreto è l’impasto, si mescola e si impasta con i pugni. Ogni giorno si impasta due volte al giorno, per 3-4 giorni, fino a quando l’odore diventa di carne stagionata. Quello è tutto il fascino dell’impastare. Si mette l’impasto nel budello, si mette a essiccare fino a quando il budello si attacca alla carne, quindi per 5-6 giorni, dipende se c’è umidità o gelo, e poi si mette ad affumicare.”



Nella zona di Buzău si prepara anche la minestra di babic, con tante verdure e, ovviamente, con fette di salsiccia, tagliate molto sottilmente. Fino all’inserimento del babic nel registro dei prodotti IGP a livello dell’Unione Europea, i produttori locali devono collaborare efficacemente, di modo che anche i produttori industriali rispettino la ricetta conservata dai produttori artigianali.

Foto: RRI (Ștefan Baciu)
Incontro con la Romania venerdì, 13 Dicembre 2024

Băile Herculane (Le Terme di Ercole), obiettivo da collezione!

Volendo mantenere viva la storia di questi luoghi, Iacob Sârbu, un collezionista delle Terme di Ercole, ha raccolto per decine di anni diversi...

Băile Herculane (Le Terme di Ercole), obiettivo da collezione!
Passi per rendere accessibile il patrimonio
Incontro con la Romania mercoledì, 04 Dicembre 2024

Passi per rendere accessibile il patrimonio

Con l’intento di mettere in risalto il patrimonio culturale del nostro Paese, l’Associazione Designers, Thinkers, Makers ha creato il programma...

Passi per rendere accessibile il patrimonio
Foto: pixabay.com
Incontro con la Romania martedì, 26 Novembre 2024

La giornata della comunicazione non-violenta, a Iaşi

Quest’autunno, a Iaşi, è stata celebrata la Giornata internazionale della non-violenza, stabilita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, alla...

La giornata della comunicazione non-violenta, a Iaşi
La mostra Bauhaus 2024
Incontro con la Romania martedì, 12 Novembre 2024

Colore e creatività di tipo Bauhaus a Bucarest

La Germania degli anni 1919 diede la corrente Bauhaus, che deriva dall’associazione delle parole tedesche bau – costruire e Haus –...

Colore e creatività di tipo Bauhaus a Bucarest
Incontro con la Romania martedì, 05 Novembre 2024

L’acqua del Danubio, acqua potabile

Nel 1897, la Regina Guglielmina dell’Olanda finanziò la costruzione di una torre idrica a Sulina, e ciò dopo che, accostando con la nave sulla...

L’acqua del Danubio, acqua potabile
Incontro con la Romania domenica, 27 Ottobre 2024

Racconti dalla palude

Cartografie, interviste alla gente della zona, scoperte su parole vecchie e nuove del vocabolario locale, facendo attenzione alle varie influenze...

Racconti dalla palude
Incontro con la Romania giovedì, 17 Ottobre 2024

Mestieri tradizionali della provincia di Gorj

Nel 2008 è stata creata ufficialmente la lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO, in conformità ai provvedimenti della...

Mestieri tradizionali della provincia di Gorj
Incontro con la Romania venerdì, 11 Ottobre 2024

Il Festival degli involtini e della gelatina

L’autunno è un’occasione di gioia, di celebrazione dei raccolti, perciò vengono organizzati tanti eventi per festeggiare la ricchezza e...

Il Festival degli involtini e della gelatina

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company