I romeni visti da una prospettiva diversa
“Ils sont fous ces roumains! L'Eldorado Roumain! – Mare de tot!” è un libro scritto da Christine Colonna-Cesari, scrittrice francese stabilitasi in Romania, che porta i lettori ad avere una conoscenza approfondita sul nostro Paese.
Ana-Maria Cononovici, 16.06.2024, 18:32
Le tradizioni, i costumi e l’ospitalità dei romeni impressionano i visitatori stranieri, come anche le favolose zone pittoresche della Romania che attendono di essere scoperte. Di recente, è stato pubblicato un libro, prima in francese, e, dopo qualche anno, anche in romeno, in cui l’esperienza di Christine Colonna-Cesari, scrittrice francese stabilitasi in Romania, porta i lettori ad avere una conoscenza approfondita sul nostro Paese. “Ils sont fous ces roumains! L’Eldorado Roumain! – Mare de tot!”, oppure “Sono matti sti romeni! L’Eldorado romeno”, è il libro di cui abbiamo chiacchierato con l’autrice stessa. Si sa già anche a livello internazionale che la Romania è stata un Paese di rimpatrio per molti europei nel periodo tra le due guerre. Com’è vista dagli stranieri che decidono di stabilirsi qui, ce lo ha raccontato Christine Colonna-Cesari, stabilitasi nel nostro Paese dal 2018, l’anno in cui è andata in pensione: “Nel 2018 ho deciso di lasciare la Francia e di venire a vivere in Romania nel momento in cui mi sono pensionata, perché era un Paese con una cultura che apprezzavo e conoscevo da molto tempo. Avevo l’intenzione di continuare la mia vita di scrittrice e di editrice di libri in Francia e in Romania, perché ho dei libri venduti in Francia e da un po’ di tempo intendevo realizzare un bell’album in cui far vedere le bellezze della Romania, che è ancora poco conosciuta in Francia, dove continuano a persistere alcuni cliché stupidi, perciò ho scritto questo libro nel 2019, e poi sono riuscita a pubblicarlo anche in romeno.”
Che cosa desta sorpresa per uno straniero quando arriva a Bucarest? “E’ sorprendente, in primo luogo. La prima cosa è che la segnaletica è completamente diversa da quella esistente in Francia. Perciò smarriamo spesso la strada. Non ci sono da nessuna parte nomi e numeri scritti con caratteri grandi. Noto però che per i romeni non è un problema. Sono abituati. Un’altra cosa che sorprende sono alcuni dettagli che fanno la differenza. Può sembrare un dettaglio. Si tratta del resto che il cliente deve ricevere quando fa degli acquisti. Se il venditore non ha monete per dare il resto, gli sembra normale non farlo. Confesso che in Francia non esiste una cosa del genere. Ad esempio, se vuoi comprare qualcosa e ti manca una parte delle monete che dovresti dare, al mercato, oppure i commercianti non ce le hanno, le monete non vengono date e tutto sembra normale. In Francia non accade una cosa del genere. La prima volta che mi è capitato di vedere che non mi davano il resto l’ho chiesto e il venditore mi è sembrato scocciato. Quindi mi ci è voluto un po’ di tempo per rendermi conto che fa parte dei costumi. Un altro aspetto è la gestione dello spazio e del tempo dei romeni, che è molto diversa da quella dei francesi. Qui, viviamo molto di più fuori dal tempo, quindi gli impegni presi, varie programmazioni, ore, giorni cambiano sempre all’ultimo minuto. E per i francesi, che non sono abituati a questo, è molto destabilizzante e irritante, ma arriviamo ad abituarci e ad accettare che qui succede così.”
Tuttavia, una volta abituata a questi aspetti, la nostra interlocutrice non cessa di essere affascinata dal nostro Paese, per cui ha aggiunto: “Dopo, è molto facile adattarsi. Parlo l’inglese e i romeni lo parlano molto bene anche loro e ciò mi ha aiutato moltissimo. Poi sono brave persone, accoglienti. Non esiste la violenza sociale che c’è in Francia, quindi non ho avuto problemi ad adattarmi qui. Vorrei che le persone si ricordassero quello che ho cercato di trasmettere con questo libro: le profondità dell’anima romena, della sensibilità e della creatività romena. I romeni, per me, sono più propensi verso la spiritualità rispetto ai francesi. Sono anche un popolo molto artistico. Qui vediamo molti più colori che in Francia. Esiste un rapporto con la natura, con i fiori, i romeni hanno un rapporto fantastico con i fiori. Mi sorprende sempre imbattermi sulla strada in uomini con grossi mazzi di fiori, questo non succede quasi mai in Francia. Sono anche un popolo garbato, trovo nella vita quotidiana dei piccoli dettagli che potrebbero sembrare insignificanti, ma quando arrivi dalla Francia, ti rendi conto che le persone non ti spingono nella metropolitana, sulla strada, come accade in Francia. Gli spazi pubblici sono puliti, il che non è per niente così soprattutto a Parigi. Qui è come se tornassi nella Francia degli anni 60, quando c’erano una gentilezza, una qualità della vita, un rispetto e una civiltà che è andata persa in Francia, ma che ho ritrovato qui.”
Abbiamo chiesto a Christine Colonna-Cesari come hanno accolto i lettori francofoni questo libro? “Con tanta meraviglia ed entusiasmo. Tutti mi dicono: non avremmo mai immaginato che la Romania fosse così. Grazie di averci fatto vedere la Romania da questa prospettiva. In generale, c’è molto entusiasmo, molta sorpresa e tanti complimenti. Vogliono venire e condividere le stesse esperienze, il che li ha anche determinati a venire qui e a scoprire. In più, ho degli amici francesi che mi hanno detto direttamente che sto parlando della Francia degli anni 60 in cui c’era ancora questo rispetto, questo modo di vivere mite e poi, se volete, tutti questi sono dettagli della vita quotidiana. Ma questo libro è molto più profondo. Sono una persona che osserva molto, pensa molto a quello che sta accadendo, alla storia. La gente dell’Europa Occidentale non si rende conto di quello che è l’Europa dell’Est e quali sono i suoi valori. Non si rende conto, quindi giudica in base ai propri criteri, e io vorrei far sì che questi valori superassero i confini, per far vedere alle persone quali sono le basi della cultura umana degli ultimi secoli.”
Al di là delle esperienze romene dell’autrice, il libro contiene anche una seconda parte, dei reportage con fotografie bellissime, 220 foto che documentano incontri con persone eccezionali che fanno delle cose eccezionali.