Gala anniversario Ruxandra Donose 30 all’Opera Nazionale di Bucarest
L'Opera Nazionale di Bucarest ha ospitato il 5 giugno un concerto di gala dedicato al 30/o anniversario dell'attività artistica svolta sui palcoscenici del mondo dal mezzosoprano romeno Ruxandra Donose, che vive a Vienna.
România Internațional, 07.06.2021, 16:49
L’Opera Nazionale di Bucarest ha ospitato il 5 giugno un concerto di gala dedicato al 30/o anniversario dell’attività artistica svolta sui palcoscenici del mondo dal mezzosoprano romeno Ruxandra Donose, che vive a Vienna.
Un concerto speciale, poichè rientra in una serie che celebra 30 anni di carriera internazionale. Una serie che ha incluso finora un concerto a Sibiu, un altro a Iași, come anche un incontro musicale con la Filarmonica George Enescu di Bucarest. Seguiranno Cluj e Timișoara. Il repertorio include arie amate dal pubblico, selezionate a seconda del mio percorso sui palcoscenici mondiali, a partire dalla musica barocca, passando attraverso quella romantica per arrivare a quella moderna. Il concerto ospitato dall’Opera Nazionale di Bucarest è stato diretto dal maestro Tiberiu Soare, come era avvenuto anche nel 2020 a Sibiu, spiega il mezzosoprano.
A partire dal 1990, Ruxandra Donose riscuote grandissimo successo nei più famosi teatri lirici del mondo e per moltissimi è il mezzosoprano prediletto per i ruoli en-travesti: Cherubino delle Nozze di Figaro, Sesto di La clemenza di Tito e Idamante di Idomeneo, tutt’e tre opere di Mozart. Nel 2002 si è aggiudicata una nomination alla miglior interpretazione alla 44/a edizione dei Premi Grammy, con lo Stabat Mater di Antonin Dvorak, e nel 2008 si è esibita nella prima mondiale dell’opera The Fly di Howard Shore al Theatre du Chatelet di Parigi. Due anni più tardi seguirono i debutti in Don Giovanni di Mozart, La morte di Cleopatra di Berlioz, Orfeo ed Euridice di Gluck e Farnace di Vivaldi.
Lungo la sua carriera, Ruxandra Donose si è esibita accanto ad alcuni dei più grandi direttori d’orchestra del mondo: Claudio Abbado, Pierre Boulez, Sir Colin Davis, Mariss Jansons, Sergiu Celibidache, Donald Runnicles, Vladimir Jurowski o Zubin Mehta. Ha riscosso standing ovations sui più famosi palcoscenici del mondo: Royal Opera House, Covent Garden, Metropolitan Opera a New York, San Francisco Opera, Los Angeles Opera, Opera National de Paris, come anche a Vienna e Berlino. L’emergenza pandemica che le ha tolto i concerti le ha offerto, invece, l’opportunità di insegnare di più, aggiunge Ruxandra Donose, ricordando l’esperienza di questo periodo.
Prima di tutto, ho passato tantissimo tempo insieme alla famiglia. Il secondo grande vantaggio deriva dal fatto che ho cominciato a insegnare molto più intensamente di prima, tra l’altro anche all’Università di musica Anton Bruckner di Linz, in Austria. Tutto ha portato anche un salto qualitativo, attraverso la tranquillità e l’introspezione. Io credo che qualsiasi professore ha da imparare dai propri studenti. Si tratta di una specie di scambio di scienza, esperienza, slancio, passione e ideali. Uno scambio che trovo benefico per me e che, quindi, ho approfondito nell’ultimo anno, conclude il mezzosoprano.