Ecoperformance a Bucarest
Lecoperformance si propone di rispondere alle sfide eco-politiche del nostro secolo, incoraggia linterdisciplinarietà e punta sul rapporto tra corpo e movimento
Ana-Maria Cononovici, 02.11.2023, 19:42
La consapevolezza sulle sfide climatiche fa sì che da diversi anni sia il mondo degli artisti, sia quello dei danzatori, si ponga il problema di un rapporto più mite con la natura, con tutto quello che ci circonda. E siccome l’espressione libera e organica della danza contemporanea è molto adatta per esprimere le preoccupazioni, ma anche l’allegria della vita, così com’è non è da meravigliarsi che anche in Romania esiste già un collettivo di eco-performance, spettacolo che si abbina alla natura, oppure nasce dal rapporto con la natura, proteggendola, anzi stimolandola.
Secondo una delle promotrici di questo movimento a scala internazionale, la coreografa brasiliana Maura Baiocchi, l’eco-performance si propone anche di rispondere alle sfide eco-politiche del nostro secolo, incoraggia l’interdisciplinarietà e punta sul rapporto tra corpo e movimento, natura (ecologia) e tradizione ancestrale. Quest’autunno, Maura Baiocchi, è venuta a Bucarest per condividere con le persone interessate i segreti di una migliore relazione con la natura attraverso la danza.
Maura Baiocchi è direttrice e fondatrice della compagnia Taanteatro del Brasile e creatrice della formula di lavoro del teatro coreografico delle tensioni”, direttrice-fondatrice del Festival del cinema Ecoperformance, autrice di più di 80 coreografie, pièce teatrali, spettacoli e co-autrice di numerosi volumi, tra cui anche il primo libro sulla danza Butoh, scritta in portoghese. Maura Baiocchi ci ha raccontato da dove arriva il concetto di ecoperformance: Ecoperformance. Se analizziamo la parola stessa, notiamo che è formata da eco e performance. Tutti sappiamo cosa vuol dire performance”, spettacolo. Mentre eco” deriva dal greco, dalla parola oekos” e vuol dire a casa – casa”. Possiamo capirlo in tal modo come una pratica, come un concetto tramite cui cerchiamo di accedere o di performare a casa”. Questo a casa può essere a casa nel tuo corpo, perché puoi guardare il proprio corpo come una specie di casa. Perciò abbiamo una casa in cui abitiamo, e poi abbiamo l’ambiente, infatti tutta una specie di ambienti che rappresentano una casa per noi. Un pezzo di terra può essere casa. Una casa può rappresentare il concetto di a casa. Il teatro può rappresentare una casa. E così via, il luogo in cui ti trovi, il luogo in cui svolgi la tua attività può essere a casa. Mi ha sempre interessato questo. Ho cominciato come danzatrice e come artista e sono stata sempre interessata, molti anni fa, per oltre 40 anni, a quest’idea che il nostro corpo vuole sempre abitare e essere abitato dall’ambiente in cui ci troviamo.”
Maura ha spiegato dettagliatamente che tutto quello che ci circonda, le persone intorno a noi, suoni, immagini diventano parte del nostro corpo.
Alcune giovani artiste applicano nelle loro performance approcci tipici all’ecoperformance. Alina Tofan è una di loro e ci ha raccontato: Dal 2020 io e Georgiana Vlahbei formiamo insieme Plastic Art Performance Collective, l’unico gruppo di Romania che usa il metodo di lavoro dell’ecoperformance. Perciò la presenza di Maura Baiocchi è diventata una necessità per posizionare ancora meglio la nostra pratica di lavoro. Nella settimana in cui Maura è stata qui hanno avuto luogo diversi eventi, presso l’Università Nazionale di Musica, l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest e a Cărtureşti, dove si sono svolte la conferenza, la presentazione di una sua eco-performance e la prima di un film che abbiamo realizzato: Ecomovement”, un eco-video-performance. C collaboriamo con lei già dal 2021, quando abbiamo inviato per la prima volta all’Ecoperformance Film Festival, del Brasile, un video che è stata selezionato, abbiamo partecipato anche quest’anno con un’opera, siamo stati presenti a conferenze ed eventi e stiamo in permanente contatto perché ci siamo resi conto che le nostre prospettive sono molto simili, e Maura e Wolfgang, i creatori di Taanteatro ci tengono molto che coloro che utilizzano il loro metodo di lavoro siano veramente in accordo con i loro valori e la loro poetica di lavoro. Perciò l’incontro ha rallegrato molto sia noi che loro, e per l’anno prossimo stiamo preparando insieme un’edizione del festival anche in Romania.”
Il Festival del Cinema Ecoperformance del Brasile è arrivato quest’anno alla terza edizione e ha raddoppiato ogni anno il numero dei suoi partecipanti. Maura Baiocchi ci ha detto che questo concetto di ecoperformance è uno secondo il quale ci possiamo guidare nella vita quotidiana, al di là della danza e dello spettacolo: Parlavamo dell’abitazione dello spazio, ma anche del contrario: lasciarsi abitare dallo spazio. Questa conversazione tra ambiente e corpo è stata sempre molto importante per me. Credo sia molto importante per noi tutti, non solo per gli artisti. E’ l’ultimo momento per diventare più consapevoli di questo, nella vita quotidiana. Per me è la cosa più importante per avere un futuro o un presente.”
E siccome in Romania è stata tra giovani artisti e non solo per pochi giorni, abbiamo chiesto a Maura se le tecniche dell’ecoperformance hanno qualche chance di essere utilizzate anche nel nostro Paese: Credo che sia un processo complesso. E certamente per vedere questo avrei bisogno di passare un po’ più tempo in Romania. Cinque giorni non bastano per capire la società. Tra artisti tutto è fantastico ed è molto importante perché gli artisti hanno una voce che si fa sentire, perciò trasmettiamo questo messaggio!”
Con l’aumento del livello di consapevolezza sulla relazione di continua interdipendenza con tutto quello che ci circonda, aumentano anche le chance che tutti siamo più attenti a quello scegliamo di fare, affinché riuscire forse a collabora più efficacemente con la natura.