Da Capo Caliacra a Balčik
Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, la città di Balčik, collocata in riva al Mar Nero, in Bulgaria, e la regione del Quadrilatero, ex territorio della Romania fino al 1940, erano sinonimi delle belle arti.
Ion Puican, 08.07.2022, 15:00
Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, la città di Balčik, collocata in riva al Mar Nero, in Bulgaria, e la regione del Quadrilatero, ex territorio della Romania fino al 1940, erano sinonimi delle belle arti. Noti artisti, maestri e apprendisti si riunivano in questa zona talmente attraente grazie alla bellezza della luce, ai luoghi pittoreschi e alla presenza della Casa Reale di Romania. Infatti, a Balčik si trova la residenza estiva della Regina Maria di Romania, la patrona delle arti all’epoca. Siccome siamo d’estate e il mare ci manca, il Museo del Municipio di Bucarest invita il pubblico ad una mostra inedita, aperta fino al 17 luglio alla Casa Storck di Bucarest. Da Capo Caliacra a Balčik propone una retrospettiva delle opere realizzate in quei luoghi da Cecilia Cuțescu-Storck (1879-1969), una delle più importanti figure artistiche femminili del periodo interbellico, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice del Museo del Municipio di Bucarest, Elena Olariu.
Abbiamo inaugurato una mostra dedicata ai viaggi di Cecilia Cuțescu-Storck, ma non a viaggi qualsiasi, bensì a quelli fatti a Balčik e nei dintorni. La mostra si intitola Da Capo Caliacra a Balčik e penso che molte persone abbiano visitato questa meravigliosa zona. Si tratta di opere d’arte grafica, ma anche pittoriche, recentemente conservate e restaurate, che abbiamo pensato di presentare al pubblico. Ci sono anche delle immagini raffiguranti la casa degli artisti a Balčik. Per chi non lo sapesse, si tratta di una residenza meravigliosa, dotata di un laboratorio molto grande, dove venivano anche la Regina Maria stessa e membri della Casa Reale. Era collocata in prossimità della residenza della sovrana a Balčik e lei stessa disegnò questa casa in moltissime ipostasi. La vedremo in questi dipinti e disegni quando era più piccola. Dopo di che le sue dimensioni sono aumentate notevolmente. Vediamo tanti paesaggi, in quanto l’artista viaggiava, non soggiornava solo in questa villa o non si incontrava esclusivamente con l’élite romena o con gli artisti che migrarono in tanti a Balčik, seguendo la Regina Maria, che era la patrona delle arti e della Gioventù Artistica. Cecilia Cuțescu-Storck camminava per le viuzze dei villaggi tartari, le piaceva questa autenticità pittoresca della gente e tutto questo si riflette nei suoi disegni. Molti sono unici e li vediamo esposti per la prima volta. Nella meravigliosa Casa Storck, abbiamo anche una sala di pittura dedicata in particolare a Balchik, dove si trova anche un busto della Regina Maria recentemente restaurato, realizzato da Frederic Storck, che mostra l’amicizia tra le due famiglie. E, per chi non lo sapesse, Frederic Storck è stato coinvolto nell’organizzazione delle mostre della Gioventù Artistica, organizzazione patrocinata dalla regina. Abbiamo parecchie opere restaurate, incluso il busto del Re Carlo I, che era molto legato al padre di Frederic Storck. E la casa è davvero spettacolare. La mostra è allestita proprio nella bottega dell’artista, che, a mio avviso, è il più bello e spettacolare spazio del genere del periodo tra le due guerre. Era una pittrice ambiziosa, che trasformò la sua casa in un luogo dove venivano tutta l’élite romena, tantissimo ospiti dall’estero e tutti gli amanti dell’arte. E noi vogliamo aggiungere alla casa questi lavori restaurati e speriamo che il Comune e gli attuali proprietari dell’edificio trovino un accordo. È positivo che siano iniziate le trattative affinché questa casa diventi un bene pubblico. Da Capo Caliacra a Balčik è una mostra che dedichiamo ai nostri visitatori estivi, si chiuderà il 17 luglio, e vi invitiamo calorosamente a visitare il Balčik reale, ma anche a scoprire questa città attraverso le opere di Cecilia Cuțescu-Storck. Sono tutte zone che ha anche visitato, le ha trovate molto belle, proprio come le troviamo noi, come le trovavano la Regina Maria e la Casa Reale, ha concluso la vicedirettrice del Museo del Municipio di Bucarest, Elena Olariu.