Caldo nel focolare
Piccole case di terra e paglia, rudimentalmente dipinte o addirittura non dipinte, continuano a esistere qua e là nei villaggi romeni. Sono case che sembrano abbandonate, ma in cui vivono ancora degli anziani.
Ana-Maria Cononovici, 03.01.2023, 13:46
Piccole case di terra e paglia, rudimentalmente dipinte o addirittura non dipinte, continuano a esistere qua e là nei villaggi romeni. Sono case che sembrano abbandonate, ma in cui vivono ancora degli anziani. Forse non hanno più figli o nipoti con loro, ma hanno ancora tante storie da raccontare. In una zona del genere, nei pressi di Oneşti, lanno scorso sono state avvolte dalle fiamme ben 196 case. Nella metà dei casi la causa dellincendio sono stati i camini non ripuliti. Considerando questa situazione, lAssociazione Zi de Bine insieme allAssociazione SufletEȘTI ha preso liniziativa di pulire i camini e fornire legna alle famiglie anziane che vivono in questi villaggi dimenticati. Il desiderio che sta alla base dell’iniziativa: che faccia caldo nel focolare!
Claudia Udrescu, del team di comunicazione dell’Associazione Zi de bine, ci ha raccontato: “Caldo nel focolare” è il nostro progetto per il mese di dicembre e ci porta direttamente col pensiero ai nonni, perché ci prendiamo cura di 31 nonni, dei villaggi intorno a Onești, come Dumbrava, Brătești, Mănăstirea. Praticamente, nell’ambito di questo progetto, puliamo e mettiamo in sicurezza i camini nelle case di questi anziani, che quasi nessuno aiuta più, e poi portiamo loro legna in modo che possano passare in sicurezza anche questo inverno. Come sappiamo, d’inverno fa freddo di solito, ma ora siamo in piena crisi economica e c’è anche una crisi del legno. Torneremo poi tra circa due settimane e porteremo loro qualcosa da mangiare, perché anche loro hanno bisogno di riserve di cibo da mettere in dispensa, per riuscire a cavarsela bene in questo inverno complicato”.
Quando pensa ai nonni in campagna, la gente ricorda le persone gentili che raccontavano delle fiabe, alla luce della legna che scoppiettava sul fuoco. Per molti degli adulti di oggi, la casa dei nonni è rimasta una casa con il portico o la tettoia, con dei cespugli di rose, con un cane di nome Grivei e lodore del caldo nella stufa. Il tempo è passato e molte cose sono cambiate. Quello che resta, invece, sono i nonni, che aspettano pazientemente anche adesso un segno che esistono ancora per qualcuno in questo mondo grande.
Claudia Udrescu ha aggiunto: “Caldo nel focolare” è un progetto che ho avviato insieme a Mihai Zarzu. Mihai è luomo che partecipa con tutta la sua anima alle attività dell’Associazione SufletEşti, come ci piace chiamare lassociazione di Onești. Mihai già dallanno scorso ha iniziato a pulire i camini nelle case degli anziani, dei nonni come li chiamiamo noi, che lui conosceva o di cui era venuto a sapere in occasioni di altre sue azioni nella zona. E si è messo a pulire i camini perché, non so se lo sapete, ma in campagna scoppiano molti incendi a causa di camini mal puliti o difettosi. Allora questanno abbiamo iniziato l’azione insieme a Mihai di SufletEști e a un team di veri spazzacamini. È stato molto, molto bello vedere i veri e propri spazzacamini in azione. Abbiamo promesso a noi stessi di ripulire i camini degli anziani e di fare scorta di legna per farli passare bene questo inverno ed evitare incendi nella zona, incendi che purtroppo sono aumentati di numero. Il problema è che la povertà fa sì che le persone mettano sul fuoco tutto ciò che trovano, anche rifiuti. E appare un circolo vizioso perché è così che le canne fumarie si intasano e rischiano di prendere fuoco, soprattutto di notte, quando le persone entrano in casa, si scaldano e di solito quando succede vengono avvertite dai vicini”.
In questa zona linverno è gelido, e se il cielo è pieno di stelle, è un segno che sta arrivando il gelo, come dice la gente della zona. Claudia Udrescu ha aggiunto: “I nonni che raggiungiamo allinterno di questo progetto hanno storie di vita diverse, hanno una pensione o meno, hanno pensioni molto basse, di circa 1000 lei perché, in generale, hanno lavorato nelle cooperative agricole dell’epoca comunista, o nell’agricoltura, o semplicemente non hanno lavorato, si sono presi cura degli animali e hanno vissuto finora con quello che avevano. Hanno figli, o non ne hanno più, oppure i figli vivono lontano, hanno storie di vite estremamente diverse e vivono tutti la loro vecchiaia con molta, molta dignità”.
Secondo il piano, gli anziani riceveranno legna per un anno. La nonna più longeva che gli amici delle associazioni Zi de bine e SufletEşti hanno visitato a dicembre ha già compiuto 93 anni. I volontari vogliono che i nonni si sentano avvolti dal calore, in segno di riconoscenza e amore, anche se non sono i loro nonni biologici. Claudia Udrescu: “Queste persone di diversi villaggi della Moldavia di cui vi abbiamo parlato e di cui ci occupiamo nellambito del progetto “Caldo nel focolare” ci ricordano in qualche modo i nostri nonni, perché molti di noi abbiamo già unetà in cui, purtroppo non ce li abbiamo più e allora abbiamo agito in modo da farli diventare i nostri nonni, anche se non sono i nostri nonni biologici. Vi invitiamo ad unirvi a noi nella campagna “Caldo nel focolare”! Troverete tutti i dettagli sul sito zidebine.ro e vi ringraziamo tanto! Ci auguriamo semplicemente di avere i nonni sani anche lanno prossimo, ci auguriamo che possano accendere il fuoco in sicurezza e superare bene anche questo inverno.”
Se festeggiate il vostro compleanno in questo periodo, avete lopportunità di fare un regalo speciale: donare il proprio compleanno a questo progetto. Se non è il vostro compleanno, ma volete comunque aiutare a raccogliere tutte le provviste necessarie, potete fare una donazione direttamente sulla pagina zidebine.galantom.ro/fundraising.