Atleti su monosci
Sono amanti dello sport, ma anche delle pari opportunità. Così hanno fondato un club di kayak e ampliato la loro attività. Prima hanno creato delle facilitazioni di kayak per persone con disabilità e poi sono passati allo sci.
Ana-Maria Cononovici, 14.02.2022, 10:57
Sono amanti dello sport, ma anche delle pari opportunità. Così hanno fondato un club di kayak e ampliato la loro attività. Prima hanno creato delle facilitazioni di kayak per persone con disabilità e poi sono passati allo sci. Partendo dall’idea che chiunque possa desiderare di sciare, i membri dell’Associazione Caiak Smile ha creato dei monosci, dispositivi creati appositamente per le persone con disabilità motorie, con l’aiuto dei quali possono godersi tranquille discese sulle piste. Il presidente dell’associazione Caiak Smile, Ionuţ Stancovici, ci ha raccontato tutto.
Abbiamo creato il club dell’Associazione Caiac Smile per promuovere lo sport performante del kayak slalom e quando abbiamo messo più bambini in kayak, mi sono ricordato di un video che ho visto qualche anno fa negli Stati Uniti, con una persona con disabilità che parlava molto bene del kayak. Diceva che è l’unico sport in cui si sente perfettamente normale, perché in kayak si usa di più la parte superiore del corpo, e la parte inferiore non è visibile perché è in kayak. E allora ho pensato a queste persone e le ho messe in kayak, per vedere come si sentono. Ne abbiamo messe una, due, dieci, si sono sentite molto bene, e così hanno iniziato a diventare i nostri atleti, a far parte del club. Dopo di che è arrivato l’inverno e siamo andati con i bambini a sciare in montagna. Allo stesso tempo, non volevo interrompere la loro attività sportiva che amavano tanto. Cosicchè ho studiato un po’ cosa si poteva fare per dare alle persone con disabilità la possibilità di sciare. Abbiamo visto questi sci, che erano piuttosto costosi e non potevamo permetterci di comprarli, per cui abbiamo tolto le rotelle di una sedia, mettendo le gambe di ferro e collocandola sugli sci. È così abbiamo dato anche alle persone con disabilità la possibilità di sciare, spiega Ionuţ Stancovici.
E se tutto è partito da una sedia adattata allo sci, l’esperienza dell’Occidente ha fatto conoscere al nostro interlocutore tecniche speciali per lavorare sulle piste. Nel 2019 avevamo questo dispositivo, dopo di che abbiamo visto che amavano molto sciare. Abbiamo portato tante persone nelle province di Maramureş e Satu Mare. Poi sono andato in Austria, dove ho studiato per 10 giorni come insegnare a sciare alle persone con disabilità, e lì ho visto cose meravigliose, casi di ogni genere. Ho visto anche famiglie in cui uno dei membri aveva imparato a sciare in sedia e poi si riuniva con il resto della famiglia sulle piste. È stata una cosa meravigliosa! E poi mi sono detto che dovevamo farlo anche in Romania. Rientrato nel Paese, ho insegnato ad alcuni dei miei atleti con necessità speciali a sciare da soli. E poi abbiamo portato in giro per il paese alcuni dispositivi che abbiamo inventato la scorsa stagione. Siamo stati invitati in tutto il Paese, per tornare e portare sulle piste sempre più persone con disabilità, perché a loro piaceva e da lì abbiamo iniziato questa campagna nazionale di raccolta di fondi, per acquistare gli ultimi modelli di monosci e di equipaggiarne le piste romene, conclude il presidente dell’associazione Cayak Smile, Ionuţ Stancovici.