Vertice mondiale sul clima
La conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici è intesa a individuare soluzioni per intensificare la lotta contro il riscaldamento globale.
Corina Cristea, 14.12.2022, 22:45
La
conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici è intesa a individuare soluzioni per intensificare
la lotta contro il riscaldamento globale. Oscurata da diverse crisi,
inclusivamente nel campo dell’energia e dell’alimentazione mondiale, la 27a
edizione si è svolta quest’anno a Sharm el-Sheikh, in Egitto, con l’obiettivo
principale di garantire la piena attuazione dell’Accordo di Parigi, sul
contenimento dell’aumento della temperatura media di 1,5 gradi Centigradi rispetto
all’epoca preindustriale entro la fine di questo secolo. Un traguardo
estremamente importante, perché superare questa soglia equivale a cambiamenti
climatici irreversibili, ammoniscono gli esperti. Quasi 200 Paesi hanno inviato
rappresentanti all’incontro nella località sul Mar Rosso, in un anno segnato da
inondazioni devastanti e gravi siccità, ondate di caldo senza precedenti,
incendi e tempeste con effetti disastrosi.
Un
anno in cui, allo stesso tempo, nel contesto del conflitto provocato dalla
Federazione Russa nella confinante Ucraina, molti Paesi hanno dovuto ricorrere
maggiormente ai combustibili fossili per garantire il proprio fabbisogno
energetico. Cio’ mentre il Gruppo Intergovernativo di Esperti sui Cambiamenti
Climatici dell’Onu mostra, allo stesso tempo, che le emissioni di CO2 devono
essere ridotte del 45% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010, per
raggiungere l’obiettivo centrale dell’Accordo di Parigi del 2015. Le
misurazioni mostrano che l’estate del 2022 è stata la più calda mai registrata
in Europa, con numerosi record di temperatura, e più di 15.000 decessi sul
continente sono stati direttamente collegati alle gravi ondate di caldo di
quest’anno.
I
cambiamenti climatici ci stanno già uccidendo, ma un’azione forte oggi può
prevenire più decessi, affermano gli esperti dell’OMS, precisando che le
temperature estreme sono responsabili di 148.000 decessi avvenuti in Europa
negli ultimi 50 anni. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il continente
europeo è, del resto, quello che si riscalda più velocemente, registrando negli
ultimi 30 anni un aumento di temperatura più di due volte superiore alla media
planetaria. Lo ha spiegato a Radio Romania Roxana Bojariu, esperta climatologa.
Sì, perché le emissioni di gas serra non rimangono dove vengono
trasferite nell’atmosfera, abbiamo una circolazione generale dell’atmosfera che
fa sì che questi gas si mescolino praticamente e abbiano un effetto globale.
Nel caso dell’Europa abbiamo un impatto maggiore che in altre regioni del mondo
a causa di fattori locali. E nell’agricoltura, la piu’ colpita dai cambiamenti
climatici sara’ l’Europa meridionale attraverso la significativa riduzione
delle risorse idriche. Si tratta principalmente dei paesi del Mediterraneo che,
come avete visto quest’estate, risentono un impatto abbastanza grande sulle risorse
idriche. Le alte temperature favoriscono l’evaporazione della risorsa idrica
dal suolo, anche le scarse precipitazioni estive influiscono negativamente,
tanto che, nel 2050, in alcune zone della Spagna, dell’Italia e della Francia, si
potrebbe parlare addirittura di terreni agricoli abbandonati perché, anche con
misure di adattamento, le condizioni climatiche non saranno più favorevoli alle
attività agricole. In Romania questo effetto si fa sentire, ma non con la
stessa intensità che nel caso dei Paesi del Mediterraneo.
In
Europa contribuiscono all’aumento della media le regioni settentrionali, quelle
regioni artiche dove la neve e il ghiaccio quando si sciolgono generano un effetto
a cascata, ha spiegato Roxana Bojariu – la regione settentrionale si sta
riscaldando tre volte in piu’ rispetto alla media globale, quindi l’Europa si
sta riscaldando il doppio della stessa media. Alla COP27, il segretario generale
delle Nazioni Unite ha ammonito che ci stiamo dirigendo verso un clima
infernale. Secondo António Guterres, tutti i paesi devono scegliere: o
collaborare per ridurre le emissioni di anidride carbonica, o condannare le
generazioni future a una catastrofe climatica.
La
crisi climatica riguarda la sicurezza umana, la sicurezza economica, la
sicurezza ambientale, la sicurezza nazionale e la vita stessa, ha
affermato il leader della Casa Bianca, Joe Biden, al vertice in Egitto, prima
di annunciare i passi che saranno compiuti dagli Stati Uniti – il secondo più
grande emettitore di gas serra nel mondo. Nel suo intervento, il presidente
della Romania, Klaus Iohannis, ha richiamato l’attenzione sul fatto che la
guerra nel continente europeo, che ha effetti globali, l’insicurezza
energetica, la penuria alimentare e l’instabilità economica non devono
distogliere l’attenzione dai cambiamenti climatici. Contenere i cambiamenti
climatici è essenziale per affrontare molte di queste sfide e proteggere il
benessere delle generazioni presenti e future, ritiene il capo dello stato romeno.
La Romania sostiene pienamente il ruolo guida dell’UE nel contenere i
cambiamenti climatici e il nostro impegno congiunto per ridurre le emissioni
nette di gas a effetto serra. Dobbiamo garantire una transizione climatica
ordinata, con molteplici benefici, investimenti in ricerca, sviluppo,
innovazione, lo sviluppo della green economy e la creazione di posti di
lavoro.
I
giovani in Romania sono fortemente motivati ad agire in termini di contenimento
dei cambiamenti climatici e questa dedizione dovrebbe essere una fonte di
ispirazione per tutti noi, ha aggiunto il presidente Iohannis.