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Sfide e opportunità nell’era digitale

La trasformazione digitale occupa un posto importante tra le preoccupazioni dell'Ue e i fondi stanziati sono consistenti, in linea con gli obiettivi prefissi. Perchè è necessaria la trasformazione digitale?

Sfide e opportunità nell’era digitale
Sfide e opportunità nell’era digitale

, 19.11.2021, 19:55

La trasformazione digitale occupa un posto importante tra le preoccupazioni dellUe e i fondi stanziati sono consistenti, in linea con gli obiettivi prefissi. Perchè serve la trasformazione digitale? La risposta è semplice: perchè la società si sta evolvendo, i bisogni dei cittadini stanno cambiando, appaiono nuovi strumenti per relazionarsi e, allo stesso tempo, tra la trasformazione digitale e la competitività cè un forte legame. Sono i motivi per cui Bruxelles ha concepito lEuropa digitale – il primo programma comunitario che si propone di accelerare il recupero e incentivare la trasformazione digitale dellEuropa. Per un valore di 7,6 miliardi di euro, il programma copre il periodo 2021-2027 e offre finanziamento per progetti in 5 settori cruciali: supercomputer, intelligenza artificiale, sicurezza cibernetica, abilità digitali avanzate e garanzia dellutilizzo su ampia scala delle tecnologie digitali dallintera economia e società. La maggior parte dei soldi sono stanziati al calcolo ad elevate prestazioni e ai progetti di intelligenza artificiale, e nel succesivo periodo saranno lanciati più appelli a presentare proposte in vista del finanziamento. LEuropa digitale completa una serie di altri programmi che sostengono la trasformazione digitale, come Orizzonte Europa, che si concentra su ricerca e sviluppo tecnologico. Inoltre, i piani nazionali di ripresa e resilienza devono stanziare almeno il 20% delle spese alla transizione digitale. La trasformazione – o la transizione – digitale implicano un processo di cambiamento del modo di pensare, di automazione di certi processi, di aggiornamento del modo in cui interagiscono i funzionari pubblici tra di loro. In Romania si parla, per ora, più di digitalizzazione, la quale rappresenta una prima fase verso la trasformazione digitale. “Purtroppo, in molti casi parliamo piuttosto di una digitalizzazione. Il termine di trasformazione digitale può essere utilizzato per accennare a certe isole, a certe istituzioni o servizi pubblici offerti e che sono veramente state trasformate digitalmente, cioè non è digitalizzata solo una parte di loro. A uno sguardo dinsieme, ci confrontiamo, purtroppo, con una frammentazione dei servizi pubblici digitali. Di nuovo, ci sono certi posti in cui funziona benissimo un certo tipo di servizi e se guardiamo a unaltra città, non necessariamente a unaltra zona del Paese, vediamo che, ad esempio, il rispettivo servizio è rimasto nella fase burocratica in cui linterazione tra cittadino e autorità si svolge ancora tramite pezzi di carta, nelle condizioni in cui questo processo potrebbe essere facilitato da un-email o altri processi digitali”, ha spiegato Eliza Vaș, esperta dellIstituto Europeo in Romania.



A differenza dalla digitalizzazione, che comporta ladattamento alle nuove tecnologie, la trasformazione digitale implica cambiamenti profondi che è importante che avvengano al più presto possibile. Eliza Vaș ci ha parlato della situazione in Romania e nellUE, in generale. “Come abbiamo visto, a partire dal settore dellistruzione, la pandemia ci ha costretti a digitalizzare. In alcuni casi questo processo ha portato allo sviluppo di certe competenze, anche se non è stato necessariamente questo lo scopo, in altri casi, purtroppo, ha portato allaccentuarsi di certi divari. Quindi, visto che ci confronteremo anche con altre crisi oppure ostacoli che appaiono nella società e nelleconomia, è importante avvalerci degli strumenti a disposizione e, in più, è importante assicurarci che i cittadini hanno le competenze necessarie per adoperarli. Ad esempio, secondo una statistica preoccupante per la Romania, solo il 30% dei cittadini hanno competenze digitali almeno elementari. Per quanto riguarda i giovani, il 44% di loro non hanno competenze digitali almeno elementari, per non parlare poi di quelle avanzate, caso in cui parliamo di solo il 10% dei cittadini. Quindi, è molto importante investire nelladattamento della Romania alle trasformazioni non solo a livello dellUe, ma anche a livello internazionale e investire in competenze e strumenti e nellaccesso a questi strumenti. Per quanto riguarda la zona di business è anche una questione legata alla competitività. Nel contesto in cui ci sono molte compagnie da altre zone del mondo che svolgono attività nella nostra zona è importante che anche le imprese nellUe siano sostenute affinchè attraversino questo processo di trasformazione digitale e siano capaci di venire con soluzioni innovative che possano essere utilizzate dai cittadini europei. Ad esempio, se parliamo solo dei canali di comunicazione che adoperiamo attualmente, la grande maggioranza sono creati da produttori da fuori dellUe e abbiamo pochissimi esempi locali da fare. Nella zona di servizi digitali, i cittadini hanno bisogno di non fare più la fila per risolvere vari problemi amministrativi e di risolvere i loro problemi tramite unautomazione. Ad esempio: invio une-mail per ricevere una domanda oppure invece di fare la fila a tre sportelli per pagare una tassa, la posso pagare a uno sportello fai da te, ricevo lo scontrino e faccio un passo in avanti nel risolvere il problema per cui sono andato nella rispettiva istituzione”.


Quindi, ha aggiunto Eliza Vaș, ci sono evoluzioni a livello internazionale, la società si sta modernizzando, sta cambiando, appaiono sempre più strumenti digitali, ma ci sono evoluzioni anche nel comportamento delle persone, questi bisogni di avere accesso a risorse digitali, a strumenti digitali e di utilizzarli cosicchè linterazione tra i cittadini e le autorità possa avvenire in un modo molto più efficiente rispetto al passato.




foto: jhenning / pixabay.com
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