Sfide a livello globale
La 73esima edizione dell'Assemblea Generale dell'Onu ha riunito, di recente, a New York, circa 130 capi di stato e di governo, tra cui il presidente romeno Klaus Iohannis.
Corina Cristea, 03.10.2018, 18:36
Con un intervento di 48 minuti, il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha tenuto questanno il piú lungo discorso allAssemblea Generale dellOnu, la cui 73esima edizione ha riunito, di recente, a New York, circa 130 capi di stato e di governo. Un discorso lontano dal record stabilito nel 1960 dal leader cubano Fidel Castro, che ha parlato per 4 ore e 29 minuti, o dal record assoluto del rappresentante dellIndia – 8 ore, nel 1957.
La cooperazione tra gli stati è sempre piú incerta e piú difficile, e le divisioni nel Consiglio di Sicurezza sono gravi, ha valutato, nel suo discorso il segretario generale dellOnu, Antonio Guterres, deplorando ciò che ha chiamato “un mondo sempre piú caotico”. Nel piú atteso discorso, il leader della Casa Bianca ha ammonito duramente lIran, che ha definito il maggior sponsor del terrorismo, che fomenta i conflitti nella regione e al di là della regione – “Il macello che commette il regime siriano è sostenuto dalla Russia e dallIran. Il regime iraniano esporta violenza, terrore e caos, procura illecitamente materiali sensibili per far avanzare il suo programma di razzi ballistici e fa proliferare questi razzi nellintero Medio Oriente. Tutte le sanzioni americane legate al programma nucleare saranno completamente applicate allinizio di novembre. Dopo di che, gli Usa imporranno nuove sanzioni, piú dure che mai, per controbilanciare tutti gli atteggiamenti ostili dellIran.”
Donald Trump ha paragonato i rapporti degli Usa con lIran con quelli “migliorati”, come ha definito i rapporti con il leader nord-coreano Kim Jong Un, che ha lodato per la sospensione dei test ballistici e nucleari. Il leader americano ha chiesto però che siano rispettate severamente le sanzioni internazionali imposte alla Corea del Nord, fino alla sua denuclearizzazione. Trumpo ha usato il suo discorso di questanno anche per fare appello a riforme commerciali internazionali, per esortare lOPEC a non aumentare il prezzo del greggio, per criticare la Cina per le sue pratiche commerciali, ma anche per ammonire gli stati europei sulla dipendenza dalle fonti energetiche russe.
Daltra parte, la Russia ha criticato, presso le Nazioni Unite il ritiro unilaterale degli Usa dallaccordo nucleare con lIran, affermando che questa misura può portare allaumento delle tensioni nel Medio Oriente, che creerà rischi per il regime di non proliferazione, e sarà, allo stesso tempo, estremamente controproducente anche dalla prospettiva degli sforzi compiuti attualmente per la denuclearizzazione della Penisola Coreana.
Un altro argomento portato alla ribalta è stato la Siria, secondo il corrispondente di Radio Romania, Alexandru Beleavschi. “Il ministro russo degli Esteri, Serghei Lavrov, ha ammonito i Paesi occidentali su nuovi colpi militari contro la Siria, sotto un nuovo pretesto inscenato. Il monito arriva a breve tempo dopo la decisione della Russia di trasferire al regime siriano razzi terra-aria S-300 e altre misure militari di Mosca in Siria che de facto impongono una zona di restrizione aerea nella zona del Mediterraneo, adiacente alla Siria. Israele ha dichiarato che questa decisione aumenta i rischi nella regione, e gli Usa lhanno definita un errore. Il capo della diplomazia russa ha dichiarato nel Consiglio di Sicurezza che i terroristi in Siria dispongono di sostanze tossiche da combattimento, hanno imparato a fabbricarle, e hanno laboratori di produzione, fatto confermato inclusivamente dai servizi segreti americani. Allo stesso tempo, il governo siriano, afferma Serghei Lavrov, ha distrutto il suo intero arsenale chimico, secondo quanto previsto dallaccordo russo-americano del 2013”, ha trasmesso Beleavschi.
La crisi iraniana non può essere ridotta ad una politica delle sanzioni, ha valutato, dal canto suo, il presidente francese Emmanuel Macron, che si è pronunciato per lelaborazione di una strategia a lungo termine per la gestione del dossier. “Manterremo intorno a questo tavolo lo stesso obiettivo: quello di impedire allIran di dotarsi con larma nucleare” – ha sottolineato Emmanuel Macron, salutando, allo stesso tempo, gli sforzi di Donald Trump di convincere il regime nord-coreano a rinunciare allarma nucleare. Ma, ha aggiunto il leader francese, in nessun momento il Consiglio di Sicurezza dovrà perdere di vista una cosa: la Corea del Nord continua a rappresentare una minaccia nucleare e ballistica per la regione e il mondo.”
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha tenuto davanti allAssemblea Generale dellOnu un discorso dedicato al modo in cui la Romania guarda lattuale contesto internazionale e alle soluzioni che propone per i problemi esistenti. Il capo dello stato romeno ha sottolineato che tra le minacce gravi contro la sicurezza, il terrorismo deve ricevere una risposta coordinata a livello globale, mentre la proliferazione delle armi di distruzione di massa e le loro modalità di consegna restano minacce esistenziali per la sicurezza globale. I mutamenti climatici sono diventati una delle maggiori sfide globali, ha aggiunto Klaus Iohannis, insistendo sul ruolo delle Nazioni Unite e ricordando che lanno prossimo, durante il semestre di Presidenza romena del Consiglio dellUe, la Romania ospiterà, ad aprile, una conferenza dal tema “La crescita della resilienza ai disastri naturali”.