Piano d’azione per i giovani
Nell'ambito dell'azione esterna dell'Unione Europea per il periodo 2022-2027, la Commissione Europea ha adottato, all'inizio di ottobre, il Piano d'azione per i giovani.
Corina Cristea, 18.11.2022, 18:57
Nell’ambito dell’azione esterna dell’Unione Europea per
il periodo 2022-2027, la Commissione Europea ha adottato, all’inizio di ottobre, il Piano d’azione per i giovani – il primo quadro per le politiche per un
partenariato strategico con i giovani di tutto il mondo al fine di costruire un
futuro più resiliente, inclusivo e più sostenibile. Il piano è il risultato di
ampie consultazioni con oltre 220 parti interessate da tutto il mondo, in
particolare organizzazioni per i diritti dei bambini e organizzazioni
giovanili. Esso risponde alla richiesta dei giovani, riflessa anche nei
risultati della Conferenza sul futuro dell’Europa, di partecipare in modo più
strutturato ai processi decisionali e politici a livello dell’UE.
Il mondo ospita attualmente la più grande generazione di
giovani della storia, ha affermato l’Alto rappresentante dell’UE Josep Borrell,
annunciando il Piano d’azione. Purtroppo, ha aggiunto egli, 600 milioni
di giovani vivono in situazioni di conflitto o fragilità e si stima che 264
milioni di bambini e giovani non vanno a scuola. È la nostra responsabilità
garantire che i giovani hanno gli strumenti e le opportunità per svilupparsi
pienamente. Loro sono gli adulti di domani, dobbiamo investire nel loro
presente e nel loro futuro.
Il piano consoliderà le iniziative in corso e lancerà
nuove iniziative-chiave per i giovani di tutto il mondo. Giovani e donne nella
democrazia è una delle iniziative, che, con un budget di 40 milioni di euro,
mira a rafforzare la voce e il ruolo di leadership dei giovani, rafforzando i
loro diritti, le loro abilità e la partecipazione agli affari pubblici e
politici. L’iniziativa sosterrà i giovani attivisti e le organizzazioni locali
guidate dai giovani che lavorano in settori quali la sorveglianza
istituzionale, la lotta alla corruzione o la promozione di riforme
democratiche. Un altro esempio è il Fondo per la Responsabilizzazione dei
Giovani, una nuova iniziativa-pilota con un budget di 10 milioni di euro.
Fornirà sostegno finanziario diretto alle iniziative guidate dai giovani nei Paesi
partner, concentrandosi sull’attuazione di obiettivi di sviluppo sostenibile a
livello locale, in particolare quelli relativi all’ambiente e ai cambiamenti
climatici, e sull’inclusione dei giovani vulnerabili ed emarginati.
Dobbiamo responsabilizzare i bambini e giovani di
tutto il mondo, ha affermato Dubravka Šuica, vicepresidente della
Commissione Europea per la Democrazia e la Demografia, per garantire che
beneficeranno di opportunità concrete, e promuovere il loro impegno come
diritto, assicurandoci che nessuno venga lasciato indietro.
Il Piano d’azione per i giovani è all’altezza
dell’impegno dell’Unione di porre i giovani al centro della sua azione esterna
per lo sviluppo sostenibile, l’uguaglianza e la pace, per dare loro lo spazio
per esprimersi e trovare soluzioni per un futuro migliore, ha valutato, dal
canto suo, il Commissario per il partenariato internazionale, Jutta Urpilainen. Questo Piano d’azione esterna dell’UE per i
giovani, il primo del genere, è la nostra risposta diretta alle richieste dei
giovani. Perché è così importante? In primo luogo, le sfide senza precedenti
che dobbiamo affrontare, dal conflitto al cambiamento climatico e al Covid,
hanno un enorme impatto su giovani e bambini. Vi faccio solo un esempio, 260
milioni di bambini e giovani non vanno attualmente a scuola. In secondo luogo,
il 90% dei giovani del mondo vive in paesi a basso e medio reddito. Ecco perché
l’obiettivo del Piano d’azione è molto chiaro: dare potere ai giovani, dare
loro una voce reale e strumenti per dare forma a soluzioni alle sfide globali. E,
allo stesso tempo, cercare di muoversi verso un pianeta più verde, più equo e
più pacifico. E attraverso questo piano, costruiremo una partnership strategica
con i giovani basata su tre pilastri d’azione. Il primo, coinvolgerli, il secondo,
dare loro potere, e il terzo, connetterli tra di loro.
Pilastri intesi a contribuire al delineamentodel
partenariato dell’UE con i giovani nei paesi partner.Si tratta, innanzitutto,
di un partenariato che mobiliti, attraverso il quale possa farsi sentire meglio
la voce dei giovani. I giovani chiedono e meritano un approccio globale per un
impegno significativo, inclusivo ed efficace, afferma Bruxelles. Ecco perché
l’Unione si impegna a sostenere la voce e la leadership dei giovani di tutto il
mondo, in particolare delle donne edelle giovani donne, dei giovani attivisti e
delle organizzazioni giovanili. In secondo luogo, il partenariato mira a
responsabilizzare, combattere le disuguaglianze e fornire ai giovani le
competenze e gli strumenti di cui hanno bisogno. I giovani hanno potere quando
le loro voci vengono ascoltate e le disuguaglianze che influiscono sulle loro
vite vengono combattute, affermano i decisori a Bruxelles. Pertanto, l’UE
continuerà a sostenere la trasformazione dell’istruzione in tutto il mondo,
migliorando l’accesso dei giovani alle opportunità economiche, rafforzando la
loro capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile, per realizzare la
transizione verde e digitale. Ma anche a promuovere la salute, il benessere
psicofisico dei giovani, nonché l’accesso alla salute e ai diritti sessuali e
riproduttivi.
L’UE continuerà, inoltre, a prestare particolare
attenzione ai bambini e giovani che vivono in contesti di conflitto. E in terzo
luogo, la partnership ha lo scopo di connettere, moltiplicando le opportunità
per i giovani di fare rete e scambiare informazioni con i loro coetanei in
tutto il mondo. L’UE mira a promuovere la mobilità, ma anche a garantire la
diversità e l’inclusione, prestando particolare attenzione alle barriere
sociali ed economiche, al divario digitale e ai rischi della disinformazione.