Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

La minaccia della sovraprotezione

Numerose specie di mammiferi si estingueranno nei prossimi 5 decenni. Altrettanto serio sarebbe, però, lo squilibrio provocato dalla sovraprotezione delle specie.

La minaccia della sovraprotezione
La minaccia della sovraprotezione

, 18.10.2018, 19:01

Una su quattro specie di mammiferi e una su otto di uccelli sono a rischio di estinzione, richiamava l’attenzione sin da 4 anni fa un rapporto degli specialisti, stando al quale, le specie vegetali e animali si estinguono almeno 1000 volte più rapidamente che prima dell’apparizione dell’uomo sulla Terra. Si estinguono a causa dell’uomo. La situazione è tanto più grave quanto il fenomeno si accelera, essendo attualmente cosi’ intenso che si parla della sesta estinzione di massa, dopo l’estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa. Numerose specie di mammiferi si estingueranno nei prossimi 5 decenni. Lo rileva uno studio realizzato dagli scienziati della Danimarca e Svezia, pubblicato di recente sui Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori del nord Europa hanno dimostrato che la sesta estinzione di massa sta già accadendo, e non è causata da disastri naturali, bensi’ dagli uomini. Le estinzioni avvengono troppo rapidamente per permettere al processo evolutivo di andare di pari passo con questo fenomeno, affermano i ricercatori. Cosa si può fare? Stando al più ottimistico scenario, gli uomini cesseranno di distruggere gli habitat degli animali e di contribuire all’estinzione delle specie. Ma anche se questo scenario ottimistico diventerà realtà, i mammiferi avrebbero bisogno di 3 fino a 5 milioni di anni solo per diversificarsi a sufficienza affinchè l’albero dell’evoluzione rigenerasse i suoi rami che si stima si perderanno nei prossimi 50 anni. La Romania si annovera tra i Paesi che, grazie alla sua posizione geografica e al rilievo, gode di una ricca fauna e, per conservare questa diversità delle specie ha leggi di tutela di diverse specie di animali, come l’orso, il cervo o la lince dei Carpazi, la capra nera, il gallo di montagna, la volpe, la martora, il castoro, il cinghiale o il bisonte. La sovraprotezione può portare però alla moltiplicazione eccessiva, generando situazioni difficilmente gestibili. È anche il caso degli orsi in Romania, dove, stando alle cifre ufficiali, ci sono circa 6800 esemplari. Prendendo in calcolo certe statistiche in realtà sarebbero però intorno a 8000 orsi, di molto oltre i 6000 esemplari che la Romania si è impegnata davanti alla Commissione Europea a tenere nei suoi fondi forestali.



Nella natura ci dev’essere sempre un equilibrio. Allorquando questo equilibrio si spezza non siamo più in uno stato naturale, ma in uno deteriorato che non è più a favore di ambo le parti, in questo caso l’uomo e, in generale, la biodiversità. Per quanto riguarda questo problema generale, partirei dal fatto che l’animale, e innanzittutto da noi l’orso, e persino il lupo, rappresentano un simbolo naturale e culturale. Si trova all’origine dei conflitti locali e delle campagnie mediatiche atte ad aumentare la consapevolezza sulla necessità di salvare il suo habitat naturale. Di conseguenza, il problema viene posto a livello europeo e internazionale dalla prospettiva della rarità e del rischio di estinzione di certe specie, inclusivamente l’orso, e da questa prospettiva, anche la necessità della sua tutela da parte dell’uomo. Ecco che intesa male la percezione ecologica e l’atteggiamento che dobbiamo sviluppare in questa direzione hanno portato la Romania ad un problema contrario – la sovrappopolazione con una certa specie porta al turbamento dell’equilibrio ecologico e la percezione diversa degli altri elementi che vanno presi in considerazione – aspetti di ordine economico, di tutela delle creature umane e di contrasto di un pericolo, spiega il docente Mircea Duţu, presidente dell’Università Ecologica di Bucarest.



L’orso è una specie di interesse comunitario, alla quale dobbiamo assicurare uno stato di conservazione favorevole, ma in Romania siamo nella situazione apparentemente assurda in cui, aggiunge il professor Duţu, non necessariamente in seguito ad una sovraprotezione, ma a causa di un insieme di fattori questa specie si è sviluppata oltre la capacità naturale volta a garantirle un equilibrio tanto necessario per dire che si trova in uno stato di di conservazione e che permette una quota di raccolto ottimo, cosi’ come viene intesa nella legislazione europea e nella legge romena sulla caccia e la tutela del fondo cinegetico.



Siamo in un periodo di crisi. Dal 2016 non sono state più prelevate le quote annue volte ad assicurare l’equilibrio necessario all’interno della specie. Se la situazione è lasciata avanzare è molto probabile che sfugga al nostro controllo. Occorre, quindi, uno studio che mostri l’attuale situazione, l’inventario della specie, le cause che hanno portato ad una simile situazione, le sue conseguenze, e, d’altra parte, a breve, medio e lungo termine, un piano di gestione del problema affinchè, entro un periodo ragionevole di tempo, riusciamo a risolverlo. È assurdo – l’intera Europa si pone il problema di non avere sufficienti orsi, mentre la Romania ne ha troppi e diventano una minaccia per l’equilibrio ecologico, per l’economia e, allo stesso tempo, persino per la popolazione, spiega il professor Mircea Duţu.



Negli ultimi anni, in certe zone della Romania gli orsi hanno fatto sentire la loro presenza ogni giorno nelle masserie dei contadini, provocando danni importanti e persino ferendo delle persone. E il loro numero cresce in modo preoccupante, facendo aumentare la paura degli abitanti i quali chiedono la loro relocalizzazione e altre misure atte a equilibrare la situazione.




Luna europeană a securității cibernetice 2024: #ThinkB4UClick (sursa foto: Comisia Europeana Reprezentanta in Romnania)
Il futuro inizia oggi domenica, 10 Novembre 2024

Ottobre, mese europeo della sicurezza cibernetica

Ogni ottobre, centinaia di attività – conferenze, workshop, corsi, webinar, presentazioni – vengono organizzate in numerose località in tutta...

Ottobre, mese europeo della sicurezza cibernetica
foto: jhenning / pixabay.com
Il futuro inizia oggi mercoledì, 23 Ottobre 2024

Qual è il nostro ritmo d’invecchiamento?

“La gioventù significa ottimismo, benessere e un obiettivo per cui lottare” – è il credo che ha sostenuto il lavoro di Ana Aslan,...

Qual è il nostro ritmo d’invecchiamento?
Kadri Simson (Photographer: Michel CHRISTEN Copyright: © European Union 2024 - Source : EP)
Il futuro inizia oggi lunedì, 14 Ottobre 2024

Energia per il futuro

Negli ultimi anni, l’Unione Europea è riuscita ad affrontare i rischi critici per la sicurezza del proprio approvvigionamento energetico, a...

Energia per il futuro
Foto: pixabay.com
Il futuro inizia oggi domenica, 29 Settembre 2024

L’intelligenza artificiale: alleata o minaccia?

Definita come “la capacità di un sistema di interpretare correttamente i dati esterni, imparare da tali dati e utilizzare ciò che ha imparato...

L’intelligenza artificiale: alleata o minaccia?
Il futuro inizia oggi giovedì, 12 Settembre 2024

Vulnerabilità nello spazio cibernetico

Più di 8,5 milioni di computer con il software Windows sono stati colpiti dalla più grande interruzione di Internet a livello mondiale nel luglio...

Vulnerabilità nello spazio cibernetico
Il futuro inizia oggi sabato, 08 Giugno 2024

Sulla disinformazione online

Basato su sette principi chiave, il piano dell’UNESCO per combattere la diffusione dilagante della disinformazione online e dell’incitamento...

Sulla disinformazione online
Il futuro inizia oggi venerdì, 17 Maggio 2024

La carne coltivata, una soluzione?

L’idea di produrre carne in laboratorio non è nuova, è nata più di vent’anni fa, partendo da una missione pratica: la NASA finanziò...

La carne coltivata, una soluzione?
Il futuro inizia oggi domenica, 05 Maggio 2024

La migrazione, un problema nell’UE?

Frutto di un difficile compromesso, il Patto europeo sulla migrazione e sull’asilo, recentemente adottato dagli eurodeputati, arriva nel contesto...

La migrazione, un problema nell’UE?

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company