Il fenomeno delle fake news
Presente soprattutto nell'ambiente online, il fenomeno delle fake news è dilagato negli ultimi anni, particolarmente nei media e sulle reti sociali.
Corina Cristea, 02.02.2018, 12:52
Presente soprattutto nell’ambiente online, il fenomeno delle fake news è dilagato negli ultimi anni, particolarmente nei media e sulle reti sociali. Fornite come informazioni relative a una vicenda reale, le cosiddette notizie false possono includere traduzioni alternative, notizie inventate o quasi reali, in altre parole manipolazioni credibili. Per contrastare il fenomeno, la Commissione Europea ha costituito di recente un gruppo di esperti. Tra i 39 membri – specialisti IT, mass-media, ambienti accademici, rappresentanti delle reti sociali Facebook e Twitter, nonchè del gigante Google – si annovera anche la docente universitaria romena Alina Bargaoanu, preside della Facoltà di Comunicazione e Relazioni Pubbliche della Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi di Bucarest. La professoressa ha spiegato cosa si intende generalmente per fake news. Quel mix tra cose palesemente false e cose vere. Quindi, si tratta di notizie parzialmente vere o parzialmente false. Però, al di là di questo aspetto, il fenomeno di cui si occupa il gruppo di esperti è molto più ampio. Si tratta di autentiche malformazioni dell’ecosistema informazionale, di quello che io ho cominciato a chiamare il nuovo disordine informazionale. Parliamo di un registro molto più ampio di manifestazione computazionale, fabbriche di like, algoritmi che generano contenuto, camere dell’eco, disinformazione. Quindi il senso di manifestarsi è molto molto più ampio delle notizie false, dice la professoressa.
A questo punto, la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica su Internet, aperta fino al 23 febbraio, per raccogliere dati sul fenomeno. Sono chiamati ad esprimere il parere sia i cittadini, che le organizzazioni e i giornalisti. Il contesto del dibattito sulle fake news va inserito in un quadro più ampio. Un quadro che include, da una parte, la neutralità dell’internet, la proposta della Commissione Europea sui diritti d’autore su internet e la protezione dei link su internet, nonchè tutte le altre azioni della Commissione Europea che regolano l’internet, tra cui il regolamento generale sulla protezione dei dati personali – un regolamento molto importante che verrà applicato dal 25 maggio 2018, spiega Daniel Mihai Sandru, docente di giurisprudenza all’Università di Bucarest, spiega, aggiungendo che la Commissione Europea proporrà delle azioni legislative nel settore, probabilmente alla fine del corrente anno o l’anno prossimo.
Le fake news sono destinate alla manipolazione dell’opinione pubblica, tentando di cambiare il parere su un certo esponente politico, ad esempio, a influenzare il voto o a creare una corrente diffamatoria oppure di presentare in modo tendenzioso una certa azione in una luce sfavorevole. Il voto sulla Brexit nell’estate del 2016 e le elezioni negli Stati Uniti qualche mese più tardi sono due situazioni che hanno alzato il livello d’allerta in questa direzione. Le agenzie stampa hanno riferito che gli accertamenti condotti da reputate istituzioni media hanno dimostrato il coinvolgimento, persino finanziario, di cittadini russi e di organizzazioni, alcune finanziate direttamente dallo stato russo, i cui dipendenti – i cosiddetti troll – conducono campagne sulle reti sociali e diffondono informazioni manipolate. Nel corso di una recente audizione al Parlamento Europeo, il commissario per l’Unione della sicurezza, Julian King, ha d’altronde accusato la Russia di diffondere deliberatamente informazioni false per destabilizzare il blocco comunitario, di cui Mosca non ne fa un segreto.
La dottrina militare ufficiale della Russia, ma anche le dichiarazioni di alcuni generali russi di alto grado, considerano l’uso delle informazioni false e della propaganda destinata alla destabilizzazione come mezzi legittimi, un altro tipo di forza armata, ha precisato Julian King, portando in discussione il modo in cui la Commissione guarda al fenomeno delle fake news.
La disinformazione deliberata aumenta la posta in gioco, sia per la libertà di espressione che per le democrazie funzionali. Per le autorità pubbliche di tutti i livelli la sfida è quella di individuare delle modalità concrete per combattere la disinformazione senza avere un effetto negativo sulla libertà di espressione. La Commissione sta esaminando cosa sarebbe da fare per occuparsi della sfida della propaganda ostile delle notizie false e della disinformazione online, tenendo sempre presente che serve equilibrio tra il contrasto alla disinformazione e il rispetto dei valori democratici, in particolare la libertà di espressione, ha dichiarato il commissario UE.
La disponibilità di ciascuno per lo sforzo intelettuale, per la lettura, è in realtà la chiave della risposta se una notizia è vera o falsa, è del parere il docente universitario romeno Marius Vacarelu, specialista di scienze amministrative e geopolitica, poichè, anche se una personea ti vuole mentire, se tu sei un conoscitore del rispettivo campo, allora non potrai essere mentito. E’ solo una questione di istruzione.