Il Centro Europeo per la Cybersicurezza, ospitato dalla Romania
La Romania si annovera tra i Paesi con la connessione più veloce a internet, ha dimostrato lungo il tempo la sua esperienza e competenza in campo digitale, e il capitale umano romeno nel settore IT è riconosciuto come uno dei migliori in Europa.
Corina Cristea, 06.01.2021, 16:09
La Romania si annovera tra i Paesi con la connessione più veloce a internet, ha dimostrato lungo il tempo la sua esperienza e competenza in campo digitale, e il capitale umano romeno nel settore IT è riconosciuto come uno dei migliori in Europa. Questi solo alcuni dei motivi per cui, in seguito alla votazione avvenuta a inizio dicembre 2020, è risultata vincitrice la capitale romena Bucarest – davanti a sfidanti come Monaco di Baviera, Varsavia, Vilnius, Lussemburgo e soprattutto Bruxelles, che Bucarest ha battuto al ballottaggio – per ospitare il futuro Centro Europeo di Competenza sulla Cybersicurezza. Il centro, destinato all’innovazione nell’alta tecnologia, rappresenta la prima agenzia europea ad essere ospitata dalla Romania, membro dell’Ue dal 2007. Nei prossimi sei mesi, ciascuno dei Paesi comunitari creerà centri nazionali di sicurezza cibernetica, che saranno coordinati da Bucarest. Il futuro centro svilupperà progetti di miliardi di euro nel campo della sicurezza cibernetica, con fondi esclusivamente europei, destinati all’intera Unione Europea. Si tratta di risorse finanziarie importanti che verranno gestite dal Centro di Bucarest, disponibili, principalmente, attraverso i programmi comunitari di ricerca L’Europa digitale e Orizzonte Europa.
Il Centro per la Cybersicurezza europeo sarà un catalizzatore dell’innovazione, della ricerca e della collaborazione nel campo della cybersicurezza per gli stati membri. Lo ha dichiarato all’agenzia stampa Agerpres Dan Câmpean, direttore generale del Centro Nazionale di Risposta a Incidenti di Cybersicurezza (CERT-RO). I punti di forza della Romania sono tanti, spiega Dan Cîmpean: ha investito moltissimo nel campo IT e ha ottenuto moltissimi risultati nel campo della sicurezza cibernetica. Cosa significa per la Romania essere scelta per ospitare il centro? Innanzittutto è un segnale molto importante che il campo della sicurezza cibernetica è una priorità per lo stato romeno, per la Romania. E potrei dire anche un riconoscimento del potenziale dei nostri specialisti nel settore. Un’agenzia europea di questo calibro, in questo settore, non potrebbe essere mai ospitata, come potete immaginare, da un Paese senza potenziale, quindi un Paese senza specialisti, senza un ecosistema cyber molto dinamico, l’ecosistema che lavorerà, interagirà con questa agenzia, ha detto Dan Câmpean.
Il personale del futuro centro proverrà dall’intera Europa, ma i posti di lavoro creati saranno un’opportunità inclusivamente per gli specialisti romeni – Paese con un numero impressionante di neolaureati e specialisti nel settore. Parliamo, quindi, di un altissimo numero di cervelli che saranno disponibili per i progetti sviluppati dal Centro per la Cybersicurezza europeo di Bucarest, aggiunge Dan Cîmpean. Si stima che, nella fase iniziale, ci saranno circa 30 dipendenti, poi il numero crescerà gradualmente fino a circa 80. In un’intervista in esclusiva a Radio Romania, l’ambasciatrice di Romania presso l’UE, Luminiţa Odobescu, ha parlato del ruolo del nuovo centro e di ciò che significa la sua gestione per la Romania.
Questo centro è volto soprattutto a sostenere il consolidamento della sicurezza cibernetica a livello europeo. Su guardiamo tutte le proposte recenti della Commissione Europea in materia di mercato digitale, di consolidamento di questa componente strategica – la componente digitale dell’Ue, vediamo che la sicurezza cibernetica occupa un posto estremamente importante. E questo centro è, infatti, volto a coordinare le reti nazionali, i centri nazionali in materia di protezione cibernetica. Practicamente, assieme a queste strutture, aiuterà alla securizzazione del mercato interno digitale a livello europeo, sarà implicato nella tutela del commercio elettronico e della mobilità intelligente e aiuterà all’aumento dell’autonomia dell’UE in materia di sicurezza cibernetica. È estremamente importante, è attuale e ha una componente di sviluppo a lungo termine. Grazie a questo centro, praticamente, la Romania sarà collocata non solo sulla mappa europea tramite l’attività di coordinamento, ma, direi, comincerà gradualmente a svolgere un ruolo importante anche a livello globale in questo settore, ha spiegato Luminiţa Odobescu.
La sicurezza cibernetica è prioritaria sull’agenda dell’UE, ha aggiunto l’ambasciatrice, ricordando che a livello europeo, il digitale occupa un ruolo essenziale inclusivamente nel piano di ripresa economica – praticamente la preparazione per l’anno prossimo si fa attraverso il consolidamento della componente digitale in tutti i settori e in tutte le politiche, e, allorquando vengono fatte proposte legislative in ciascun settore di attività, una componente essenziale è legata alla digitalizzazione. Secondo il Ministero degli Esteri di Bucarest, il Centro per la Cybersicurezza europeo sarà una struttura-chiave nel contesto degli sforzi a livello dell’Unione di configurazione di un ecosistema europeo in materia di sicurezza cibernetica. Questo avrà un ruolo importante nel sostenere la creazione di legami tra gli attori pubblici e privati del settore, il mondo accademico e l’industria dell’Unione Europea in questo ambito, assicurando, allo stesso tempo, il coordinamento tra i centri nazionali per la sicurezza cibernetica negli stati membri. La proposta di regolamento di istituzione del Centro la Cybersicurezza europeo è stata fatta dalla Commissione Europea nel 2018 ed è stata discussa inclusivamente durante la Presidenza di turno romena del Consiglio dell’UE. Per la designazione del Paese che avrebbe ospitato il centro è stata lanciata una competizione aperta, cui si sono iscritti sette Paesi.