Il 70esimo della NATO
Riunitisi all'inizio di dicembre a Londra, i leader degli stati membri della Nato hanno adottato una dichiarazione congiunta in cui sottolineano l'unità dei Paesi alleati.
Corina Cristea, 12.12.2019, 19:29
Riunitisi allinizio di dicembre a Londra, i leader degli stati membri della Nato hanno adottato una dichiarazione congiunta in cui sottolineano lunità dei Paesi alleati e ammettono per la prima volta le sfide apparse in seguito allascesa della Cina sulla scena globale. Inoltre, il documento rileva che le azioni aggressive della Russia rappresentano una minaccia alla sicurezza euroatlantica e dà nuove assicurazioni che la Nato è unalleanza esclusivamente difensiva, che mantiene il suo desiderio di disarmo. Ma, viene sottolineato, lAlleanza rafforzerà continuamente la capacità di deterrenza e di difesa con un mix adeguato di sistemi nucleari, convenzionali e antimissilistici, costantemente adattati. Il docente Iulian Chifu, presidente del Centro di Prevenzione dei Conflitti e di Allerta Precoce, ritiene che il vertice sia stato uno di successo.
“Abbiamo avuto un Consiglio Nord-Atlantico, una dichiarazione finale e documenti adottati che sono più che incoraggianti, che vengono a ribadire ciascuno di questi temi, inclusivamente quello dellarticolo 5, che è profondamente valido e assunto da tutti gli stati membri dellAlleanza. È vero che non la Nato in sè ha dei problemi, bensi vari leader dellAlleanza hanno delle agende distinte, che non sono necessariamente contradditorie, ma la Nato va avanti, e il principio “tutti per uno, uno per tutti” è profondamente valido e assunto ancora una volta da tutti”, ha spiegato Iulian Chifu.
Le divergenze allinterno dellAlleanza sono inerenti, ma ci sono punti di vista comuni allorquando si tratta della garanzia della sicurezza, della lotta al terrorismo o delle sfide arrivate dalla Russia. Lo ha sottolineato, a Londra, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. La dichiarazione specifica il desiderio di cominciare un processo di riflessione sul futuro dellAlleanza Nord-atlantica, una decisione salutata dal presidente francese Emmanuel Macron. Egli ha continuato a sostenere il punto di vista stando al quale lAlleanza si troverebbe in stato di “morte cerebrale”, scontento soprattutto dellintervento della Turchia in Siria e del fatto che Ankara ha acquistato un sistema antimissilistico russo. Per la prima volta, i leader della NATO hanno discusso anche dellascesa della Cina su piano internazionale.
“La NATO non ha mai discusso della Cina finora, quindi è per la prima volta che la Nato assume una posizione, ed è estremamente interessante. Ciò rileva che la discussione già avanza in questa zona e non dimentichiamo adesso che moltissimi esperti affermano che il futuro della NATO sarà fortemente influenzato dal modo in cui lAlleanza si rapporta alla Cina. Perchè se dovessimo discutere in termini ideologici di un avversario, forse persino di una minaccia alla sicurezza dellOccidente, una a medio e lungo termine ed estremamente complessa, tutti sanno che questa è la Cina, non la Russia, che è un Paese molto più debole e che, nonostante il rumore che fa, non ha le risorse necessarie per confrontarsi con la Nato a lungo termine”, ha spiegato Iulian Fota, analista per problemi di sicurezza.
Il vertice NATO ha portato alcuni vantaggi alla Romania per quanto riguarda gli interessi al Mar Nero. “Credo che possiamo guardare i nove punti della dichiarazione finale e avere la quintessenza di un vertice a 70 anni dalla creazione dellalleanza, un vertice speciale, ma con risultati che, almeno dal punto di vista della Romania, hanno ribadito gli elementi che riguardano linteresse per il Mar Nero, che è la priorità numero uno per lAlleanza, ribadiscono un nuovo spazio operativo, oltre ai tre convenzionali, più quello cibnernetico, assunto due anni fa: lo spazio cosmico”, ha affermato Chifu. E, aggiunge Iulian Chifu, nello stesso contesto, al di là delle riaffermazioni e dei riposizionamenti, delle adozioni delle pianificazioni di difesa della parte nord e sud del fianco est dellalleanza, abbiamo anche unassunzione generale di tutte le categorie di minacce.
Daltra parte, lAlleanza Nord-atlantica è lorganizzazione internazionale che si è adattata il più rapidamente ai cambiamenti globali, e questo processo di adattamento devessere continuo. Lo ha sottolineato in unintervista a Radio Romania il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoană. “Siamo unalleanza che si è adattata più rapidamente di qualsiasi altra organizzazione internazionale ai cambiamenti a livello globale. Dove probabilmente cè bisogno di una conversazione a livello dei leader dellAlleanza, una discussione sulla necessità di avere una dimensione politica rafforzata della NATO. Se desideriamo veramente poter adattarci, come istituzioni dellOccidente democratico, ai cambiamenti globali, non possiamo farlo che mantenendo la relazione transatlantica forte, rafforzando il pilastro europeo e avendo unUe più robusta”, ha detto Mircea Geoană.
LAlleanza si trova attualmente in uno stato di salute impeccabile, ma se il mondo intorno cambia, considera Mircea Geoană, anche noi dobbiamo cambiare, e il processo di adattamento è praticamente infinito.