Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Conflitto nelle vicinanze della Romania

L'Occidente ha condannato le azioni della Russia, chiedendo la liberazione delle tre navi fermate nello stretto di Kerč e dei 24 marinai ucraini attualmente in custodia cautelare per due mesi, con l'accusa di passaggio illegale del confine.

Conflitto nelle vicinanze della Romania
Conflitto nelle vicinanze della Romania

, 05.12.2018, 20:00

Siamo costernati per questo utilizzo della forza da parte della Russia, che, in un contesto di crescente militarizzazione nella regione, è innacettabile. Lo hanno sottolineato i governi dei 28 Paesi membri Ue in una dichiarazione pubblicata dal capo della diplomazia europea Federica Mogherini, al termine di tre giorni di discussioni sul tema dell’escalation militare tra Kiev e Mosca. L’Occidente ha condannato le azioni della Russia, chiedendo la liberazione delle tre navi fermate nello stretto di Kerč e dei 24 marinai ucraini, attualmente in custodia cautelare per due mesi, con l’accusa di passaggio illegale del confine. Mosca ha riconosciuto di aver adoperato l’armamento in dotazione per forzare le navi ucraine a fermarsi, mentre Kiev afferma di aver ammonito la Russia che le sue navi avrebbero attraversato la zona mentre andavano verso il porto di Mariupol della Mare di Azov. Ospite a Radio Romania, Iulian Chifu, presidente del Centro per la Prevenzione dei Conflitti, sulla situazione nella stretto di Kerč.



La Federazione Russa ha aperto il terzo fronte nei confronti dell’Ucraina. Più grave è che questa nuova aggressione sia avvenuta proprio sotto bandiera russa, quindi, non si tratta più dell’annessione della Penisola di Crimea tramite gli ometti verdi, nè dell’aggressione militare nell’est dell’Ucraina, dove sono una specie di intermediari, di volontari, di militari smarriti, come diceva il signor Lavrov. L’ha fatto perchè ritiene la Penisola di Crimea il suo territorio e cerca di affermarlo inclusivamente tramite l’annessione del Mare di Azov. Practicamente, ha costruito quel ponte, che è anch’esso illegale, e ritiene che quelle siano le sue acque territoriali, motivo per cui ha vietato l’accesso e vieta l’accesso a chiunque non chieda il permesso di transito. Si trattava di quelle tre navi militari, ucraine, che venivano da un porto ucraino, erano dirette verso un porto ucraino e alle quali è stato vietato di attraversare il Mare di Azov, verificandosi scontri e tiri che hanno fatto anche vittime, ha spiegato Chifu.



L’incidente è avvenuto nei pressi della Penisola di Crimea, che Mosca ha annesso nel 2014, mentre la tensione è cresciuta al più alto livello dopo il 2015, quando i ribelli sostenuti da Mosca si sono sollevati contro il Governo di Kiev nella regione orientale di Donbas, provocando una guerra che ha ucciso decine di migliaia di persone. Discutere solo del caso Kerč è scorretto, a prescindere da chi accusiamo, ritiene il docente Dan Dungaciu, direttore dell’Istituto di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Accademia romena.



Quell’episodio è un punto, un elemento di una saga iniziata nel 2014, quando la Federazione Russa ha agito cosi’ come ha agito – ha annesso la Penisola di Crimea, è entrata nella parte est dell’Ucraina e controlla indirettamente due delle regioni della zona. Cosa significa infatti Kerč? Prima dell’annessione della Crimea significava uno stretto tra l’Ucraina, la Crimea, che era parte dell’Ucraina, e la Federazione Russa. Nella parte russa c’era un comando che verificava il passaggio tramite gli stretti. Adesso siamo nella situazione in cui anche la Crimea appartiene alla Russia, de facto, non de jure, e sulla riva destra è sempre la Russia. Quindi, la Russia controlla gli ingressi. A questo elemento si è sovrapposto il celebre ponte costruito dai russi, quasi in tempo record, ha spiegato Dan Dungaciu.



Si tratta del ponte che collega via terra la Penisola di Crimea alla Russia, un ponte strategico, sottolinea il professor Dan Dungaciu. Loro, quando hanno costruito quel ponte, l’hanno fatto di 30 metri, ci sono molte navi che non ci possono passare, che superano 30 metri, non possono più uscire, sono bloccate nel Mare di Azov, che in questo momento, inclusivamente tramite quella costruzione della Federazione Russa, è piuttosto un mare russo. Infatti, il problema di fondo è il 2014. Andavano sgridati allora, perchè se lasci avanzare i russi e, perdonatemi se lo dico, le popolazioni della regione hanno capito chiaramente che se non sei nella Nato o nell’Ue, nessuno ti difende, che se sei nell’Organizzazione delle Nazioni Unite non è sufficiente. Quindi, da questo punto di vista, all’Ucraina è successo ciò che è successo inclusivamente a causa dell’inabilità, dell’assenza di progetti delle elite politiche che hanno creduto per 20 anni di poter suonare due pianoforti simultaneamente, sia l’est, che l’ovest. L’Ucraina e la Repubblica Moldova sono prigioniere della propria visione politica sbagliata, basata su un detto russo che recita il vitello intelligente beve latte da due madri. È cosi’ che hanno fatto anche loro politica finora, non sono andate nè verso la NATO, nè verso l’Ue fermamente, ha detto Dungaciu a RRI.



In seguito ai recenti avvenimenti, l’Ue ha fatto appello alla moderazione e ha sollecitato a Mosca di ripristinare la libera circolazione nello Stretto di Kerč. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ricordato che l’Ucraina non è membro dell’Alleanza, che ha come missione la difesa collettiva dei suoi membri, ma ha sottolineato che questa organizzazione sostiene la sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina davanti alle minacce della Russia. Nel frattempo, a Kiev, il Parlamento ucraino ha imposto la legge marziale a tempo determinato.




Luna europeană a securității cibernetice 2024: #ThinkB4UClick (sursa foto: Comisia Europeana Reprezentanta in Romnania)
Il futuro inizia oggi domenica, 10 Novembre 2024

Ottobre, mese europeo della sicurezza cibernetica

Ogni ottobre, centinaia di attività – conferenze, workshop, corsi, webinar, presentazioni – vengono organizzate in numerose località in tutta...

Ottobre, mese europeo della sicurezza cibernetica
foto: jhenning / pixabay.com
Il futuro inizia oggi mercoledì, 23 Ottobre 2024

Qual è il nostro ritmo d’invecchiamento?

“La gioventù significa ottimismo, benessere e un obiettivo per cui lottare” – è il credo che ha sostenuto il lavoro di Ana Aslan,...

Qual è il nostro ritmo d’invecchiamento?
Kadri Simson (Photographer: Michel CHRISTEN Copyright: © European Union 2024 - Source : EP)
Il futuro inizia oggi lunedì, 14 Ottobre 2024

Energia per il futuro

Negli ultimi anni, l’Unione Europea è riuscita ad affrontare i rischi critici per la sicurezza del proprio approvvigionamento energetico, a...

Energia per il futuro
Foto: pixabay.com
Il futuro inizia oggi domenica, 29 Settembre 2024

L’intelligenza artificiale: alleata o minaccia?

Definita come “la capacità di un sistema di interpretare correttamente i dati esterni, imparare da tali dati e utilizzare ciò che ha imparato...

L’intelligenza artificiale: alleata o minaccia?
Il futuro inizia oggi giovedì, 12 Settembre 2024

Vulnerabilità nello spazio cibernetico

Più di 8,5 milioni di computer con il software Windows sono stati colpiti dalla più grande interruzione di Internet a livello mondiale nel luglio...

Vulnerabilità nello spazio cibernetico
Il futuro inizia oggi sabato, 08 Giugno 2024

Sulla disinformazione online

Basato su sette principi chiave, il piano dell’UNESCO per combattere la diffusione dilagante della disinformazione online e dell’incitamento...

Sulla disinformazione online
Il futuro inizia oggi venerdì, 17 Maggio 2024

La carne coltivata, una soluzione?

L’idea di produrre carne in laboratorio non è nuova, è nata più di vent’anni fa, partendo da una missione pratica: la NASA finanziò...

La carne coltivata, una soluzione?
Il futuro inizia oggi domenica, 05 Maggio 2024

La migrazione, un problema nell’UE?

Frutto di un difficile compromesso, il Patto europeo sulla migrazione e sull’asilo, recentemente adottato dagli eurodeputati, arriva nel contesto...

La migrazione, un problema nell’UE?

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company