Via Batiștei di Bucarest
Nel centro di Bucarest, di fronte alledificio dellUniversità e dietro il Teatro Nazionale, si trova una delle strade più vecchie e famose della città.
Christine Leșcu, 28.10.2023, 18:06
Nel centro di Bucarest, di fronte all’edificio dell’Università e dietro il Teatro Nazionale, si trova una delle strade più vecchie e famose della città. Sita nella zona storica sviluppata verso est, via Batiștei attraversa a suo turno altre strade e baraccopoli ben conosciute, vegliate da gioielli architettonici appartenuti ai boiardi e alla borghesia e ricchi di storie che hanno alimentato la letteratura oppure ne sono stati fonte d’ispirazione. Per fortuna, gli interventi urbanistici e architettonici di scarsa qualità realizzati durante il periodo comunista e post-comunista non hanno cambiato l’aspetto della strada, dichiarata comunque zona protetta. E’ possibile che la denominazione della strada provenga dal regionalismo băteliște”, ovvero un luogo battuta dal bestiame che potrebbe essere stato anche punto di incontro, oppure una sorta di fiera o mercato. D’altra parte, il nome potrebbe anche ricordare Batista Velleli, un personaggio in servizio presso la corte principesca intorno all’anno 1600. Si dice che, essendo un uomo di fiducia gli siano stati affidati incarichi di gestione e terreni, alcuni trovandosi proprio sul posto dell’attuale strada Batiștei. La storica dell’arte Oana Marinache ci ha raccontato che informazioni si trovano negli archivi sul passato più remoto della via Batiștei: In primo luogo, si dice che nella zona ci fossero delle pozzanghere, cioè si parlava di acque che ristagnavano nello spazio che cominciava dal terreno libero della zona Icoanei, dove oggi si stende un giardino pubblico con lo stesso nome. Infatti, si trattava di un corso d’acqua del Bucureștioara, un affluente scomparso del Dâmbovița, e queste pozzanghere provocavano molti danni ai proprietari della zona. Rimanevano bloccati nel fango. Nella zona c’era una via che portava al centro commerciale della città dove passavano i carri trainati da bestiame. Si dice che, alla fine del XVIII secolo, i mercanti si dessero consigli tra di loro di evitare la zona delle pozzanghere, per non rimanere bloccati con i carri e per non dover picchiare il bestiame per farlo uscire dai fanghi.
A prescindere dalla provenienza del suo nome, la strada è diventata sempre più importante con lo sviluppo della capitale come centro mercantile e artigianale. Oana Marinache: Si dice che nella zona vi fossero le sedie e le botteghe dei macellai. Che cosa significava questo? Nei pressi c’era anche la via Scaune, cioè Sedie, la strada che adesso reca il nome di Nicolae Filipescu. La gente sacrificava animali su ceppi di tronchi d’alberi, che erano le cosiddette sedie. Certo che tagliavano e lavavano i pezzi di carne per poi venderli. Un’altra occupazione nella zona era la lavorazione delle pellicci, un mestiere in cui veniva utilizzata questa acqua che straripava e usciva in superficie a un certo momento, probabilmente soprattutto in primavera. I parrochi della zona Batiștei scrivevano nelle loro note che c’era un brutto odore che provocava anche infezioni. Certo che molti abitanti temevano questi cattivi odori di una volta. Tali fatti furono menzionati, infatti, nella prima metà del XIX secolo.
Dopo la prima metà del XIX secolo quando i principati romeni cominciarono a subire l’influenza occidentale, anche Bucarest entrò nella sua tappa di modernizzazione, quindi l’aspetto della città cambiò. Le strade cominciarono man mano a essere lastricate, i mercanti a fare fortuna e a costruirsi residenze sempre più care, mentre la capitale iniziò a urbanizzarsi quando furono tracciati i grandi viali che esistono ancora oggi. Rimasta nel centro di una città in piena espansione, la strada Batiștei si riempi di case imponenti tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. Particolari sempre dalla storica dell’arte Oana Marinache: In primo luogo, via Batiștei è una zona protetta, cioè è inserita come complesso architettonico per il valore delle opere che sono presenti ancora oggi. Vorrei menzionare un fondo residenziale speciale presente alla fine del XIX secolo. Si tratta di queste grandi residenze che si conservano ancora. Conosciamo i nomi dei proprietari e abbiamo anche le firme degli architetti. Uno di questi fu l’architetto di origine svizzera, Louis Blanc. Ci tengo a evocarlo, perché quest’anno ricorrono 120 anni dalla sua morte. Si spense nel 1903. Sulla via Batiștei c’è la residenza Filipescu, l’ex sede dell’ambasciata degli USA e anche un’altra splendida residenza risalente al 1900, che è la casa del banchiere Herman Speier. Speier era il genero del banchiere Mauriciu Blank, la cui residenza era firmata sempre dall’architetto svizzero Louis Blanc e si trovava su una strada a pochi metri di distanza. Sulla via Batiștei c’erano anche dei veri e propri palazzi delle famiglie Boambă-Argetoianu, Callimachi, costruiti da Leopold Schindl, un importante imprenditore alla fine del XIX secolo.
Non solo l’esterno di questi edifici è interessante, ma anche l’interno, laddove, ovviamente, è stato possibile mantenerlo inalterato troppo dal passaggio del tempo. La storica dell’arte Oana Marinache ha visitato anche questi luoghi: Queste residenze risalenti alle fine del XIX secolo sono tipiche per la Belle Époque, dominata dall’influenza francese, molte di esse conservando all’esterno una facciata con elementi classici. Però gli interni che abbiamo avuto la chance di vedere, in occasione dei nostri tour oppure in foto d’epoca, indicano un eclettismo che andava di moda in quel periodo. Si tratta di salotti in stile francese, Ludovico XIV, XV e XVI. Ci sono spazi destinati in generale agli uomini, biblioteche, salotti per fumare. C’era anche qualche studio con elementi orientali, perché questa moda ottomana si manteneva ancora alla metà del XIX secolo. Notiamo inoltre che, nel tempo, alcuni proprietari hanno rimodellato un determinato spazio di accoglienza degli ospiti per allestire un salotto in stile neo-romeno. Quindi, spesso abbiamo una lezione di storia delle decorazioni interne in queste residenze d’epoca.
Una lezione di storia è tutta la strada Batiște, come pure le vie adiacenti dove i successivi interventi non sono stati troppo dissonanti. Trattandosi di una zona storica protetta per legge, speriamo che il loro aspetto non venga troppo modificato nel tempo.