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Theodor Aman, il fondatore della Scuola d’Arte romena

Theodor Aman (1831-1891), il primo grande artista classico romeno, è stato pittore, grafico, scultore, pedagoga e accademico romeno, fondatore della prima scuola romena di belle arti di Bucarest, accanto ad un altro grande artista romeno, Gheorghe Tattarescu.

Titu Maiorescu (1840-1917)
Titu Maiorescu (1840-1917)

, 28.10.2024, 12:33

Theodor Aman (1831-1891), il primo grande artista classico romeno, è stato pittore, grafico, scultore, pedagoga e accademico romeno, fondatore della prima scuola romena di belle arti di Bucarest, accanto ad un altro grande artista romeno, Gheorghe Tattarescu. Theodor Aman rappresenta per la storia dell’arte romena il primo artista moderno nel vero senso della parola, influenzando e agevolando, allo stesso tempo, tramite la sua attività nei Principati Uniti di Moldavia e Valacchia, l’apertura alla modernizzazione culturale e allo sviluppo artistico nelle istituzioni specializzate. Com’è iniziato il tutto? Com’è nata l’idea di gettare le basi della Scuola di Belle Arti di Bucarest nella mente e nel cuore di questo artista, ce lo racconta la curatrice del Museo Aman che fa parte del Museo del Municipio di Bucarest, la museologa Doina Șuteu:

“Aman ebbe l’opportunità di partire all’età di 19 anni da una Valacchia molto arretrata, che era sotto influenza ottomana. Ebbe questa grande chance di arrivare persino a Parigi, che era all’epoca la capitale della cultura e dell’educazione artistica. Un ragazzo diciannovenne partito dallo spazio appena menzionato arrivò quindi a Parigi e scoprì un mondo che si era sviluppato secondo regole diverse, a lui del tutto sconosciute. Si adattò, poiché era una persona molto intelligente, con un buon livello d’istruzione per quell’epoca. Conosceva lingue straniere, conosceva anche la musica, era molto serio ed era anche bravo a scuola. Sarebbe dovuto tornare nello spazio romeno intorno al ‘55, ma ricevette un messaggio da Barbu Știrbei stesso, che gli comunicò tramite un suo nipote: “Dì ad Aman di non tornare ancora, le cose non sono ancora pronte per lui”. Rimase quindi a Parigi fino al ‘58 e imparò tutto quello che si poteva imparare. Ed è per questo che noi adesso che apprezziamo la sua opera lo scopriamo pronto a lavorare con diverse tecniche. È ovvio che assunse come modello in quel periodo il modello dell’artista rinascimentale che doveva assimilare più tecniche diverse. Tornò nel Paese nel ‘58, ma con una grande idea che lo preoccupava assai: era deciso di gettare le basi di una scuola. All’estero si era reso conto del punto in cui erano arrivate la società e l’arte europea in uno spazio in cui le cose avevano seguito un iter normale. E si era reso conto che senza istruzione, una società e un popolo non si potevano sviluppare. E allora la sua prima opzione fu di creare una scuola.”

Doina Șuteu ci ha raccontato anche come è riuscito Theodor Aman a gettare le basi della scuola d’arte di Bucarest: “Dal ‘58 intervenne presso tutte le autorità dell’epoca. Ma senza successo. Ad un certo momento fu colto dalla disperazione. Chiese solo un terreno sul quale voleva fondare una scuola privata. Tuttavia, nel ‘’64 ottenne il nulla osta. Era venuto Alexandru Ioan Cuza, il quale aveva fondato nel ‘60 l’Università di Iași e la Scuola di Belle Arti di Iași, attiva sempre dal ‘60. Nel ‘64 fu sempre Cuza a firmare il decreto di fondazione della Scuola di Belle Arti di Bucarest e, nello stesso anno, fu inaugurata anche l’Università di Bucarest. Tutte queste iniziative vennero portate a termine assieme al suo amico e collega, Gheorghe Tattarescu, che era due anni più grande di lui. Tattarescu aveva studiato a Roma, ma lottarono insieme per questo obiettivo. Nel ‘64 li troviamo fondatori di scuola. La scuola venne aperta e Aman fu nominato il suo direttore, rimanendo in carica fino alla sua morte nel ‘91. In questo modo, alcuni giovani di talento dello spazio romeno ebbero l’opportunità di studiare con persone istruite nell’Occidente.”

Com’era il professore Aman, dal punto di vista della museologa Doina Șuteu? “L’ho detto più volte: Aman avrebbe potuto non fare niente di tutto quello che vediamo, e mi riferisco alla sua arte, e sarebbe rimasto comunque nella storia della cultura romena come fondatore di scuola e professore. Pare che sia stato un eccellente insegnante. Ci sono parecchie testimonianze che parlano del suo rapporto con gli studenti. Li amava come se fossero i suoi figli e loro lo amavano come si ama un genitore. Brani di corrispondenza tra loro dimostrano che gli si rivolgevano come a un padre. E lui rispondeva alla stessa maniera. Aman non ebbe figli e allora gli studenti erano come i suoi figli. Ma non parliamo solo dei rapporti umani. Era un professore eccezionale perché aveva anche un’educazione di alto livello e aveva cosa insegnare agli altri. Ovviamente anche le sue esigenze erano di alto livello. Perciò, possiamo dire che i primi artisti romeni importanti di fine Ottocento – inizio Novecento furono gli studenti di Aman.”

Theodor Aman resta un punto di riferimento importante nell’arte romena. Il suo nome rimase nella storia dell’arte non solo per il valore delle opere da lui firmate, ma per il contributo alla creazione della prima scuola di Belle Arti. D’altronde, uno dei musei più belli e originali di Bucarest è la casa-atelier dell’artista, una casa concepita, dipinta e decorata interamente da lui, un luogo che riflette la personalità complessa del grande artista Aman.

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