Statue equestri di Bucarest
Nella Bucarest del secondo Ottocento, in pieno ammodernamento della Romania, sorgono anche le prime statue equestri.
România Internațional, 20.03.2013, 11:27
Nella Bucarest del secondo Ottocento, in pieno ammodernamento della Romania, sorgono anche le prime statue equestri. La prima fu quella del siniscalco Mihai Cantacuzino, collocata nel cortile dell’Ospedale Coltea, e la seconda del principe leggendario Michele il Bravo (1593 — 1601). Construita nel 1874 dallo scultore francese Albert-Ernest Carriere-Belleuse, la statua equestre è stata collocata di fronte all’Università. Del suo aspetto e valore ci parla Victoria Dragu-Dimitriu, autrice del volume Storie con statue e fontane di Bucarest.
”La statua di Michele il Bravo doveva destare la coscienza nazionale, ricordare l’Unione, pur se di breve durata, dei tre principati romeni, ed elogiare la bravura dei romeni e la loro resistenza in battaglie importanti. La statua eè una specie di memoriale, in quanto ci sono iscritte le principali battaglie del principe e i principali capitani delle sue truppe. Michele stesso è presentato in un atteggiamento di comandante, in armura, esortando i suoi soldati con la mano alzata, sul cavallo rampante. In generale, nella simbolistica delle statue equestri la posizione delle gambe del cavallo indica il destino del protagonista della statua. Nel caso di Michele il Bravo, si tratta della sua morte per tradimento”, spiega Victoria Dragu-Dimitriu.
Lungo gli anni, la statua del leggendario principe è diventata, anch’essa, leggendaria. D’altronde, proprio l’inaugurazione ebbe una storia interessante. L’indipendenza fu proclamata pochi anni dopo e, appunto perciò, non fu facile inaugurare questa statua. Era rimasta per molto tempo avvolta nei teli. La situazione era poco chiara, c’erano molti oppositori: i turchi, l’Impero degli Asburgo. Allora, degli adolescenti presero l’iniziativa. Erano dei giovani che si preparavano a fare l’esame di maturità nell’edificio dell’Università, esasperati di dover vedere tutte le volte che ci passavano, una statua avvolta nelle tele. Decisero di inaugurarla loro. E lo dissero a voce alta. Cosicchè, al momento giusto, la piazza era gremita di poliziotti. Qualcuno riuscì a tirare i teli. Ci furono degli arresti. E siccome tutto era avvenuto il 3 o 4 di novembre, le autorità decisero di inaugurarla ufficialmente l’8 di novembre, in occasione della Festa dei Santi Michele e Gabriele. Re Carlo I racconta nel suo diario quanto solenne fu il momento e quanto fiero era che durante il suo regno fu inaugurato il primo monumento volto a celebrare l’eroismo dei romeni. Sembrava un buon auspicio per l’avvenire”, aggiunge Victoria Dragu-Dimitriu.
Se quella di Michele il Bravo esiste anche oggi, altre statue equestri di Bucarest ebbero una sorte proprio tragica. Costruita nel 1939 dal croata Ivan Mestrovici, la statua equestre del primo re di Romania, Carlo I, fu distrutta dai comunisti dopo nove anni, nel 1948. La stessa sorte fu riservata alla statua di re Ferdinando, inaugurata nel 1940. Piazzata proprio di fronte al Palazzo Reale, la statua di re Carlo I era immensa, imponente e presentava il re a cavallo.
Mestrovici era un grande scultore, già affermato. La statua era di straordinaria robustezza e bellezza. Eppure il concorso per la costruzione di questa statua lo aveva vinto lo scultore romeno, Oscar Han. Ma, come affermò proprio lui, per suo grande dolore, l’entourage del re agì a favore di Mestrovici”, conclude Ce ne parla sempre Victoria Dragu-Dimitriu. Nel 2010, sull stesso posto fu collocata una nuova statua equestre di re Carlo I, opera dello scultore Florin Codre.