Spiru Haret – personalità poliedrica
Una delle quattro statue collocate di fronte allUniversità di Bucarest, fondata nel 1864, è dedicata a Spiru Haret, matematico, fisico, astronomo e pedagogo, riformatore dellinsegnamento romeno
România Internațional, 12.03.2013, 16:18
Una delle quattro statue collocate di fronte all’Università di Bucarest, fondata nel 1864, è dedicata a Spiru Haret, matematico, fisico, astronomo e pedagogo, riformatore dell’insegnamento romeno. Ha fatto parte della generazione che si era formata nel nuovo stato romeno nato nel 1859 tramite l’unione delle provice storiche della Moldavia e della Valacchia, la generazione che si è assunta l’immenso sforzo di costruire uno stato democratico e prospeto secondo modello occidentale. Haret fu il tipo di politico con qualità ideali per ogni società: spirito innovatore, capacità di lavoro per il bene della comunità, rigore, dignità e onore. Fu un buon gestore del pubblico denaro, incorruttibile, con ottime idee felicemente applicate.
Nato a Iasi, ex capitale della Moldavia, il 15 febbraio del 1851, Haret era membro della comunità armena. La matematica fu la grande passione della sua vita, studiata fino ai massimi livelli. Già dagli anni del liceo, Spiru Haret pubblicò due libri di testo, uno di algebra e l’altro di trigonometria. Nel 1875 si laureò in matematica a Parigi, e nell’anno successivo in fisica. Nel 1878 si addottorò in astronomia con la tesi Sur linvariabilité des grands axes des orbites planétaires”, che continuava le ricerche degli astronomi Pierre Simon Laplace, Joseph-Louis Lagrange e Siméon Denis Poisson sulla varietà delle assi delle orbite planetarie. Haret fu il primo romeno a ottenere un simile titolo accademico. Per il suo contributo, nel 1970 un cratere sulla Luna fu intitolato a lui. Come ministro dell’Istruzione, Spiru Haret fondò anche l’Osservatorio Astronomico di Bucarest.
Sebbene abbia ricevuto offerte di rimanere in Francia come professore, Haret decise di rientrare in patria. Il principale motivo fu il suo desiderio di impegnarsi nel progetto sociale cui teneva tanto: la riforma dell’insegnamento. Perciò Haret sapeva di dover entrare nella politica, per poter applicare le sue idee. Fu membro del Partito Nazionale Liberale e dal 1897 fino al 1910, con interruzioni, e ministro dei culti e dell’istruzione pubblica in alcuni governi liberali.
La riforma di Haret nell’insegnamento non fu solo un semplice programma per creare istituzioni, ma diventò una corrente di pensiero filosofico chiamata haretismo. La premessa dalla quale muoveva Haret era semplice. La Romania aveva nel 1899 una popolazione rurale di circa l’84%, e la percentuale totale degli analfabeti toccava i 78 punti. Il matematico pubblicò un opuscolo dal titolo La questione contadina”, in cui analizzava le origini dello stato di arretratezza culturale ed economica del villaggio romeno, nodo gordiano”, come diceva lo scienziato, della società romena.
La riforma dell’insegnamento doveva evolversi di pari passo con la concessione di terre ai contadini, con la riforma della giustizia e quella amministrativa a tutti i livelli. Tutto accompagnato dalla promozione del lavoro ben fatto e dei valori del passato. La legge dell’insegnamento del 1864, che obbligava tutti i cittadini a frequentare un minimo di 4 anni di scuola, aveva dimostrato i suoi limiti dopo 35 ani di funzionamento. Haret rese conto che ritardare di introdurre un insegnamento dinamico avrebbe significato condannare le future generazioni e mettere in grave pericolo lo sviluppo economico della Romania.
Tra il 1901 e 1904, il ministro Haret introduceva le più efficaci riforme. I suoi obiettivi furono l’istruzione dei giovani per vari mestieri che non portino all’assunzione nell’apparato burocratico statale. Creò un gran numero di scuole professionali elementari e ginnasiali, ridusse il corso del liceo a tre anni, conservò la divisione dell’insegnamento liceale in sezioni disttinte a profilo classico, scientifico o moderno. Inoltre, ha eliminato l’esame di fine liceo ed ha stabilito che l’accesso all’università avvenga dopo un esame.
Haret fu influenzato dalla scuola francese di sociologia fondata da Auguste Comte, e dallo spirito critico della società Junimea della sua città natia. Tentò di applicare un metodo delle scienze matematiche nella società e di ideare un modello esplicativo dei fenomeni sociali. Così apparve nel 1905 il libro Mécanique sociale”, in cui Haret credeva che l’equilibrio sociale potesse essere raggiunto tramite il cosiddetto principio della minima azione”. La direzione in cui andava questa volta Haret non era così fruttuosa, in quanto era considerata già superata negli ambienti accademici occidentali. Spirtu Haret si spense il 17 dicembre del 1912.