Ricordi del passato a Ploiești
Conosciuta in passato come la Capitale dell'oro nero della Romania, la città di Ploiești - situata a una sessantina di km a nord di Bucarest - ebbe una storia turbolenta, ma non meno interessante.
Christine Leșcu, 14.01.2021, 13:03
Conosciuta in passato come la Capitale dell’oro nero della Romania, la città di Ploiești – situata a una sessantina di km a nord di Bucarest – ebbe una storia turbolenta, ma non meno interessante. I giacimenti petroliferi nei dintorni assicurarono il suo rapido sviluppo a partire dalla fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, evoluzione che si esprime, in particolare, tramite edifici belli e imponenti. Le prospettive di arricchimento attirarono gente di varie origini, anche straniere, a stabilirsi a Ploiești, dove recarono il proprio contributo alle specificità locali. Sono proprio le specificità storiche locali, trasformate dal comunismo e dalla transizione post-comunista, ad essere evidenziate da un progetto editoriale dell’Associazione per l’educazione e lo sviluppo Urbano. Negli ultimi anni, l’associazione ha pubblicato quattro volumi di memorie di residenti di Ploiești, di diverse età e professioni, dispersi dal tempo lontano dalla città natale. L’ultimo volume, intitolato Ploieștiul amintirilor noastre / Ploiești nei nostri ricordi, è stato recentemente pubblicato ed è il più denso uscito finora, spiega lo storico Lucian Vasile, rappresentante dell’Associazione per l’educazione e lo sviluppo urbano.
Il volume è una naturale continuazione dell’impresa avviata cinque anni fa. All’epoca, non pensavamo di arrivare a questo punto, ma la risposta è stata più che gratificante, sia per i lettori che per le persone disposte a condividere i loro ricordi, storie familiari o personali, e includerli nel nostro volumi. Nel libro Ploiești nei nostri ricordi, i lettori potranno trovare sia la continuazione dei racconti dei volumi precedenti, sia altri scritti da autori che hanno appena aderito al nostro progetto. Gli autori provengono da background diversi, hanno età e professioni diverse e parlano di tempi e luoghi diversi. Le storie del volume coprono quasi un secolo di storia della città e si riferiscono ad aree che vanno dalla periferia, dove si trovano le raffinerie, al centro storico di Ploiești, o quello che il centro storico avrebbe rappresentato se non fosse stato distrutto da una storia avversa, spiega Lucian Vasile.
Il volume collettivo Ploiești nei nostri ricordi contiene i contributi di 11 autori, alcuni dei quali si trovano in volumi precedenti, e coprono il periodo compreso tra le due guerre, il dopoguerra e il periodo contemporaneo. Così, la città di Ploiești è descritta con tutte le caratteristiche degli ultimi cento anni, aggiunge il nostro ospite. Uno di loro è giovane e parla della città di Ploieşti negli anni ’90, come la conosceva da bambino. Allo stesso tempo, altri due autori più anziani parlano in realtà di città diverse: uno ricorda i volti dei mercanti di Ploiești di quasi un secolo fa, e l’altro, nei suoi ricordi, ricompone la città del periodo comunista. Ma è una ricomposizione molto divertente, pur facendo riferimento anche ai tragici eventi del 1989. È un racconto che unisce il lato della storia alla commedia. L’intera società romena è cambiata radicalmente negli ultimi decenni. Ai più giovani, le storie degli anni ’90 a volte sembrano incredibili, ma sono ancora una parte del nostro passato recente e un pezzo di questo puzzle di storia locale. La storia non significa solo ciò che è accaduto centinaia di anni fa o 80 anni fa, ma anche ciò che è accaduto due o tre decenni fa. Ed è una storia che dobbiamo conoscere e capire, proprio per capire noi stessi oggi, aggiunge Lucian Vasile.
Oltre ai progetti editoriali, l’Associazione per l’educazione e lo sviluppo urbano organizza visite guidate per presentare l’area storica di Ploieşti o, più precisamente, ciò che è stato preservato dopo le trasformazioni urbane – spesso non ben pensate – dal periodo comunista. Non solo i residenti di Ploiești si uniscono a questi tour, ma anche i residenti di Bucarest o di altre città.
Con le nostre visite puntiamo in particolare sulla storia. Le storie che raccontiamo attraverso libri e discussioni completano quelle che i visitatori di altre città possono trovare nei musei locali. Inoltre, a Ploieşti ci sono alcuni musei eccezionali, molto diversi da quelli che scopriamo in altri luoghi del Paese. Mi riferisco al Museo dell’orologio o alla Casa borghese Hagi Prodan. E il recente passato scatena ancora le passioni quando viene menzionato. Credo che la società romena non abbia raggiunto un consenso o un atteggiamento comune e generalmente accettato sul passato recente. Diverse prospettive sono naturali, dopotutto. Per alcuni, le trasformazioni radicali dopo il 1945 furono disastrose e tragiche e il crimine e la distruzione non possono essere negati. Per altri, invece, gli stessi eventi sono stati un’occasione per salire la scala sociale. Pertanto, luoghi ed edifici che alcuni considerano particolarmente brutti e sorti dopo la distruzione del patrimonio storico, sono visti da altri come parte integrante di una vita migliore e più confortevole, se parliamo dei condomini. Ogni prospettiva ha una sua ragione, che va compresa e accettata, conclude lo storico Lucian Vasile.