Il parco Kiseleff di Bucarest è diventato un modello di buone pratiche nella gestione dei parchi e dei giardini storici tramite il progetto “Agora Kiseleff”. A fine agosto ha ospitato alcuni eventi interdisciplinari.
Una delle vecchie strade importanti di Bucarest è la via Brezoianu. Inizia dal centro storico di Bucarest e si interseca con il primo viale della capitale – il viale Elisabetta di oggi -, passa accanto al parco Cișmigiu e si stende parallelamente a Calea Victoriei.
Gli stateri sono delle antiche monete greche d’oro o d’argento che si sono diffuse in tutta l’Europa nel IV secolo avanti Cristo.
Sebbene confinante con piazza Unirii, perimetro che ha subito demolizioni e trasformazioni radicali negli anni del comunismo, la zona dietro il colle della chiesa metropolitana di Bucarest ha mantenuto il suo aspetto storico, classico e originale. L’origine di due dei quartieri della zona è legata proprio alla storia della chiesa metropolitana.
Considerato uno dei più importanti medici romeni e colui il cui nome è associato all'inizio dello studio delle malattie nervose e alla nascita della neurologia, Gheorghe Marinescu nacque nella capitale Bucarest nel 1863 e vi morì, nel 1938, all'età di 75 anni.
Dai tempi più remoti, i bagni pubblici hanno rappresentato un abbinamento tra abitudini legate all’igiene, divertimento e socializzazione, e persino luoghi in cui molti tabù sociali o venivano trasgrediti o erano permessi proprio perché altrove non erano accettati.
Nello spazio medioevale romeno, l’erudizione assieme a tutto quello che riguardava l’istruzione, nonché la scrittura e la stampa dei libri, si concentravano all’interno e intorno ai monasteri. Un esempio in tal senso è anche il monastero di Sinaia, dell’omonima località turistica montana, sita sulla Valle del Prahova.
Sighișoara è una delle città romene che conservano ancora un centro medioevale attraente. Alla città sono legati il nome del famoso voivoda Vlad l’Impalatore nato qui nel 1431, un festival d’arte medioevale, la cittadella fortificata, la Torre dell’Orologio e altre attrattive.
Nel libro intitolato "Il principe Nicolae. Esilio e rivalità", Diana Mandache ha studiato la vita del principe Nicolae documentandosi sia negli archivi nazionali, che in quelli all’estero.
Radio Romania Internazionale - trasmissione 29.04.2024
Uno dei più conosciuti editor, librai e venditori di libri della vecchia Bucarest, quella di prima del 1945, fu Leon Alcalay.
Città dei contrasti, Bucarest è stata per molto tempo anche un miscuglio in cui l’abitazione di tipo rurale era intrecciata a quella di tipo urbano.
Molte personalità della storia della Romania provenivano dalla provincia di Gorj. Il più famoso fu il grande grande scultore Constantin Brâncuși. Ma sempre in questa provincia erano nati Tudor Vladimirescu, il leader del movimento rivoluzionario del 1821, l’eroina della Prima Guerra Mondiale Ecaterina Teodoroiu, l’attrice Elvira Godeanu, il filosofo George Uscătescu, i politici Gheorghe Tătărescu, Grigore Iunian, Vasile Lascăr. E, non in ultimo, Dincă Schileru, imprenditore, politico e lobbista.
Fondata verso la fine de XIX secolo dal compositore e direttore d’orchestra George Stephănescu, la prima compagnia di teatro dell’opera della Romania è considerata il nucleo del teatro lirico del nostro Paese.
Due nomi importanti di architetti si ritrovano agli ingressi negli edifici della borghesia bucarestina, si tratta di Leon Schwartz oppure Leonida Negrescu e di Jean Monda.