La Grande Guerra fu anche il primo conflitto ampiamente illustrato da immagini cinematografiche, fotografiche e pittoriche.
Antichissima famiglia nobiliare ungherese della Transilvania, i Banffy lasciarono in eredità anche alcune tra le più preziose residenze.
Accanto al sale, chiamato l'oro bianco, e ai metalli, definiti come oro rosso, il greggio ovvero l'oro nero ha rappresentato da sempre una risorsa vitale del sottosuolo romeno, in ugual misura motivo di progresso e inconvenienti lungo il tempo.
Sostanza assolutamente necessaria al nutrimento della gente e degli animali, il cloruro di sodio ovvero il sale è stato sfruttato sulla Terra dai tempi più antichi.
Lungo il tempo, la Romania si accordò abbastanza bene con le invenzioni occidentali nel campo delle autovetture. Pari all'Europa e all'America, le prime auto a vapore apparvero nello spazio romeno verso la fine dell'Ottocento.
In mezzo all'inverno, attorno a Natale o Capodanno, ma anche in occasione di altre feste, i romeni fanno accompagnare le prelibatezze gastronomiche al vino ma anche all'acquavite tradizionale, chiamata tuica.
Nato il 18 novembre 1906 a Craiova e deceduto a dicembre 1997 a Bucarest, il pittore Corneliu Baba ha segnato in una maniera del tutto personale la pittura romena per oltre mezzo secolo.
Una volta il più rapido e confortevole mezzo di trasporto, il treno ci offre oggi delle passeggiate più lente, ma anche ricordi e nostalgia.
Il primo pittore romeno di fama europea e il più importante tra i fondatori della pittura romena moderna, Nicolae Grigorescu nacque il 15 maggio del 1838 in un villaggio della provincia di Dambovita.
La modernizzazione di Bucarest cominciò nella seconda metà dell'Ottocento, per cui la città conserva pochi edifici vecchi di oltre 200 anni.
I vigneti, le degustazione dei vini e la vita castellana si sono sempre abbinati nella storia, ma anche nell'immaginario collettivo.
Il Maramures, regione collocata nell'estremità settentrionale della Romania, apprezzata dagli stranieri per il modo in cui conserva la natura e le tradizioni, spicca anche per la diversità culturale ed etnica.
Città mercantile e cosmopolita già dal suo più remoto passato, Bucarest fu per molto tempo divisa tra piccole comunità etniche o commerciali.
Borgo mercantile per eccellenza, Bucarest spiccò nella storia anche grazie alle sue numerose chiese, alcune strettamente legate allo statuto commerciale della città.
Il XVII/o secolo rappresentò un momento importante per lo sviluppo culturale e non solo della Valacchia e della Moldavia.