Dopo 164 anni di sovranità ottomana sul Banato, che si stese dal 1552 al 1716, Timisoara fu inclusa nei territori appartenenti all'Impero degli Asburgo nel 1718, anche se era stata conquistata dalle truppe austriache due anni prima.
Fondato nel 1978, il Museo delle Collezioni d'Arte di Bucarest, filiale del Museo Nazionale d'Arte di Romania, ha sede nel Palazzo Romanit, un imponente edificio al centro della capitale.
Per la città di Iasi, già capitale della Moldavia, la modernizzazione della Romania significò un ritardo rispetto a Bucarest. Però conobbe in ugual misura la modernità urbanistica: molto attesa era l'edificazione del Palazzo della Cultura.
Collocata nel centro-nord della Romania, la città di Targu Mures, capoluogo della provincia di Mures, è stata da sempre un incrocio tra etnie e religioni.
Collocata nel sud-est della Romania, negli altipiani della Dobrugea, la località di Adamclisi è nota per il monumento eretto in prossimità dall'Imperatore Traiano, e per i ruderi della cittadella dacica.
Citata nei documenti nel 1241, la città di Bistrita aveva cominciato a svilupparsi già un secolo prima, con l'arrivo dei coloni sassoni che vi fondarono uno stabilimento urbano, secondo il modello medioevale occidentale.
Il restauro del Palazzo di Mogosoaia, la progettazione del Palazzo della Banca Chrissoveloni al centro storico della capitale, l'albergo Rex di Mamaia sono solo alcuni dei riferimenti nella carriera dell'architetto G.M.Cantancuzino.
Il Parco Cismigiu, il più vecchio e, secondo alcuni pareri, il più elegante giardino pubblico di Bucarest, si stende su 16 ettari al centro della capitale.
Città mercantile, Bucarest si è sviluppata intorno al suo odierno centro storico, che nel passato era pieno di botteghe, bancarelle e osterie.
Uno dei più amati e pittoreschi musei di Romania è senz'altro quello dell'Orologio di Ploiesti, che custodisce oltre 2000 reperti di tutti i tipi, alcuni risalenti al XVI secolo.
Sul territorio della Romania, l'oro è stato sfruttato sin dal Neolitico.
Una delle più amate tradizioni in Romania, ma anche nello spazio balcanico, è quella del Martisor: un amuleto portafortuna legato da un filo bianco intrecciato a uno rosso, offerto alle donne all'inizio della stagione.
La Grande Guerra fu anche il primo conflitto ampiamente illustrato da immagini cinematografiche, fotografiche e pittoriche.
Antichissima famiglia nobiliare ungherese della Transilvania, i Banffy lasciarono in eredità anche alcune tra le più preziose residenze.
Accanto al sale, chiamato l'oro bianco, e ai metalli, definiti come oro rosso, il greggio ovvero l'oro nero ha rappresentato da sempre una risorsa vitale del sottosuolo romeno, in ugual misura motivo di progresso e inconvenienti lungo il tempo.