Nel 1926, fu decisa la suddivisione della capitale romena Bucarest in unità amministrative chiamate rioni e contraddistinte da vari colori, suddivisione valida ancor oggi.
Nel cuore storico di Bucarest - l'ex centro commerciale e finanziario della capitale, in via Lipscani, di fronte al palazzo della Banca Centrale, sorge il Palazzo Dacia-Romania.
Rimasto chiuso per parecchi anni, in preda ad un forte degrado, il Casinò di Costanza è entrato di recente in ampi lavori di restauro.
La Banca Centrale di Romania venne fondata nel 1880. Il suo primo direttore fu l'economista Eugeniu Carada.
La prima onorificenza romena risale alla seconda metà dell'Ottocento, dopo l'Unione dei Principati romeni di Valacchia e Moldavia, nel 1859.
Come l'intera società nei principati della Valacchia e della Moldavia, anche la medicina romena conobbe la modernizzazione verso la metà dell'Ottocento.
Nel XIX secolo, la società romena affrontava un nemico che era emerso periodicamente per secoli: la peste. Ma anche altri nemici invisibili e precedentemente sconosciuti, come il colera, si manifestarono con una forza distruttiva.
Il 25 marzo, in piena emergenza coronavirus, arrivava un'altra triste notizia: lo scrittore romeno Paul Goma, grande oppositore del regime comunista, si spegneva all'Ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, in seguito al contagio dal Covid-19.
Con un forte senso dell'autoironia, i romeni trovano sempre dei motivi per prendersi gioco di se stessi, con più o meno clemenza.
L'antichità romana glorificava i suoi vincitori con titoli, celebrazioni e monumenti pubblici. Uno di questi monumenti è il Trofeo di Traiano o Tropaeum Traiani in latino, eretto ad Adamclisi, nella regione della Dobrugia, nel sud-est della Romania.
Gheorghe Marinescu, Victor Babeş, Jean Cantacuzino, George Emil Palade, i fratelli Minovici, sono solo alcuni dei grandi nomi della medicina romena. Una delle sue eccellenze è il rinomato fisiologo Nicolae Constantin Paulescu.
Nel XVI secolo, una delle caratteristiche della riforma religiosa del mondo cristiano fu la traduzione della Bibbia nelle lingue vernacolari.
Come ogni dinastia reale, quella di Romania, che ebbe inizio con Carlo I di Hohenzollern-Sigmaringen, si distingueva per le sue usanze e i suoi banchetti, più sontuosi o più austeri, ma anche per un protocollo piuttosto rigido all'inizio.
Le prime mappe di Bucarest risalgono alla fine del Settecento e sono dovute alle guerre russo-austro-turche.
L'Ottocento è rimasto nella storia soprattutto come il secolo delle nazioni e il secolo delle rivoluzioni. Ma non di meno fu anche il secolo delle ferrovie, della strada di ferro, come veniva chiamata in Romania.