Le residenze Ştirbey
La celebre famiglia aristocratica degli Ştirbey si imparentava con altri importanti casati storici, come Bibescu, Brâncoveanu e Cantacuzino.
Christine Leșcu, 14.02.2015, 14:27
La celebre famiglia aristocratica degli Ştirbey si imparentava con altri importanti casati storici, come Bibescu, Brâncoveanu e Cantacuzino. Gli Ştirbey influirono non solo sulla modernizzazione dei principati romeni, ma anche sulla capitale. Il principe Barbu Ştirbey, nato Bibescu, ma adottato dall’ultimo discendente della famiglia Ştirbey, fu principe della Valacchia dal giugno 1849 all’ottobre 1853, ma anche dall’ottobre 1854 al giugno 1856.
La modernizzazione dei principati era già cominciata, come anche la loro apertura verso l’Europa occidentale e Barbu Ştirbey contribuì a tale apertura. I suoi eredi continuarono a implicarsi nella politica della Romania, e il più famoso di loro, il nipote di nome sempre Barbu Ştirbey, fu il presidente del Consiglio dei Ministri, ministro dell’interno e interinale alle Finanze e agli Esteri, membro d’onore dell’Accademia Romena nel periodo interbellico e stretto consigliere di Re Ferdinando e della Regina Maria.
Accanto a suo padre, Alexandru, ai fratelli e alle sorelle, possedette varie residenze a Bucarest e nel Paese, che oggi fanno parte del patrimonio culturale romeno. Il principe Barbu Ştirbey ebbe una proprietà anche a Nizza, la cosiddetta Villa Orestis”, dove visse nell’ultima parte della sua vita, mentre suo figlio George Ştirbey, di professione diplomatico, si ritirò vicino Parigi, a Courbevoie dove aveva acquistato un palazzo.
Lo storico dell’arte Oana Marinache ha studiato le residenze romene della famiglia Ştirbey, scoprendo più proprietà entrate nel patrimonio della famiglie assieme a Elisabetta Cantacuzino, la moglie del principe Barbu Ştirbey.
In seguito al matrimonio con Elisabeta Cantacuzino-Paşcanu entrarono nel patrimonio degli Ştirbey molte proprietà che erano prima appartenute alla famiglia di Constantin Brâncoveanu. Il principe possedeva più tenute nelle contee di Olt, Dolj, Vâlcea, Mehedinţi. Nella seconda metà del XIX-esimo secolo apparve una nuova politica di famiglia. Il principe Alexandru che resta nel Paese sposa una rappresentante di una famiglia di boiardi della Moldavia. Entrano così nel patrimonio degli Ştirbey le tenute di Brusturoasa, Mândreşti e Dărmăneşti, vasti terreni e foreste. Anche a Bucarest si trovano numerose case appartenute alla famiglia Ştirbey, oltre all’ex Palazzo Principesco, l’attuale Palazzo Ştirbey su Calea Victoriei, fatto restaurare dal principe Alexandru”, spiega Oana Marinache.
Il Palazzo Ştirbey esiste ancora oggi sulla più antica e importante via di Bucarest, Calea Victoriei. Si tratta di una vecchia casa principesca appartenuta inizialmente all’ultimo Ştirbey, che nel XIX-esimo è passata in proprietà al giovane governatore Ştirbey, prima di diventare principe della Valacchia. Quest’ultimo fece ristrutturare la vecchia casa dall’arhitetto francese Michel De Sanjouand negli anni 1833-1835. La residenza è costruita in stile neoclassico, molto di moda all’epoca. La più importante modifica fu l’estensione fatta, negli anni 1881-1882, da Friedrich Hartmann, un architetto dello spazio tedesco che lavorò per gli Ştirbey e, con tutti i cambiamenti di stile di quel periodo, tenne in considerazione la costruzione iniziale, estendendo l’edificio e aggiungendone una torre”, spiega ancora Oana Marinache.
All’inizio del XX-esimo secolo, gli Ştirbey cominciarono a collaborare con l’architetto Nicolae Ghika-Budeşti per una serie di progetti, restauri o nuove costruzioni. Su Calea Griviţei, vicino al Palazzo su Calea Victoriei, c’era un altro palazzo appartenuto al principe George, il fratello minore di Barbu, che ebbe una triste fine durante la prima guerra mondiale. Dal 1911 fino alla seconda guerra mondiale, questo fu un edificio emblematico per il centro città. Le nipoti del principe si fecero costruire case nei dintorni, rivolgendosi sempre all’architetto Nicolae Ghika-Budeşti, case che esistono ancora oggi nei pressi di Calea Victoriei. Si presuppone che il palazzo su Calea Griviţei sia stato bombardato, ma se ne conservano ancora i piani e due foto d’epoca. Molte delle residenze extraurbane furono trasformati e ricevettero altre destinazioni — come nel caso della villa a Voila, vicino Câmpina, che ospita un ospedale psichiatrico”, conclude Oana Marinache.
Vicino Bucarest, nella piccola città di Buftea, si trova un’altra famosa residenza della famiglia Ştirbey. Il palazzo è costruito in stile romantico, ma l’architetto è purtroppo sconosciuto. (traduzione di Gabriela Petre)