Le prime auto in Romania
Lungo il tempo, la Romania si accordò abbastanza bene con le invenzioni occidentali nel campo delle autovetture. Pari all'Europa e all'America, le prime auto a vapore apparvero nello spazio romeno verso la fine dell'Ottocento.
Christine Leșcu, 08.01.2018, 14:36
Lungo il tempo, la Romania si accordò abbastanza bene con le invenzioni occidentali nel campo delle autovetture. Pari all’Europa e all’America, le prime auto a vapore apparvero nello spazio romeno verso la fine dell’Ottocento. Per di più, nel 1880 l’ingegnere Dumitru Vasescu si affiancò agli inventori che tentavano a quei tempi di perfezionare il nuovo veicolo, creando un modello innovativo a vapore che recava il suo nome e col quale andò in giro per le strade di Parigi. Quell’auto venne per una sola volta a Bucarest, nel 1906, dopo di che non se ne seppe più nulla.
Comunque, la prima automobile a circolare sulle strade romene nel 1889 era una Peugeot con 4 CV di potenza, cioè circa 3 kilowatt, quasi la capacità doppia di un aspirapolvere dei nostri giorni. Il proprietario faceva parte dell’alta classe, dal momento che ci voleva denaro per acquistare un simile veicolo. Successivamente, il numero aumentò. Nel 1895, tre proprietari di Craiova portarono nel Paese tre automobili marchio Benz con 12 CV di potenza.
Nel 1896 una Peugeot circolava a Bucarest, poi un’altra auto a Tecuci, e infine un triciclo a motore a Falticeni. Il 1898 fu, tra l’altro, anche l’anno in cui in Romania arrivò la prima auto americana, una Oldsmobile, accolta dalla stampa con sorpresa e criticata per la sua allucinante velocità di 15 km orari. Queste prime autovetture erano viste soprattutto come un mezzo di divertimento ed erano associate agli sport. Non a caso i primi proprietari romeni di auto erano anche atleti. Eppure, verso l’inizio del Novecento, cominciarono ad apparire anche le prime utilitarie, come quella del medico Toma Tomescu, che la usava per visitare i pazienti.
Ma forse il più celebre automobilista romeno nella prima metà del Novecento fu il principe George Valentin Bibescu, il marito della scrittrice e diplomatica Martha Bibescu, discendente dei casati di Bibescu e Brancoveanu, e fondatore dell’Automobile Club Romeno. Spirito vivace, sempre attratto dalle novità, nel 1901 George Valentin Bibescu portò in Romania un’auto Mercedes, prodotta dalla Daimler, con la quale percorse 1827 km da Ginevra a Bucarest in 73 ore, lungo un viaggio che complessivamente durò 12 giorni.
Però, nonostante il suo spirito innovativo e avventuroso, George Valentin Bibescu fu la seconda persona in possesso di un’auto immatricolata ufficialmente a Bucarest. Era stato l’industriale Bazil Assan il primo ad aver portato a Bucarest, attorno al 1900, un’auto con motore a combustione interna, fabbricata a Liegi, nel Belgio. Praticamente era una carrozza senza cavalli che ricevette la targa B1. Irritato dall’essere stato sorpassato da un’altra persona, il principe Bibescu fece di tutto affinchè la sua auto, la seconda immatricolata, ricevesse il numero di targa 0B.
La rivincita avenne nel 1904, quando il principe fondò l’Automobile Club Romeno (ACR), di cui era presidente, mentre Bazil Assan ne era vicepresidente. L’ACR fu fondato per incoraggiare il gusto per lo spostamento in auto, ma anche l’industria automobilistica. Inoltre, l’ACR prometteva anche di sostenere i diritti dei possessori di auto. D’altronde, il loro numeno aumentò costantemente dall’inizio del Novecento fino alla seconda Guerra Mondiale.
Se fino al 1906 erano state importate 150 auto, nel 1909 se ne contavano 447, per salire a 850 nel 1912. Nel 1939, in Romania erano immatricolate 25.800 autovetture, però verso la fine della guerra, nel 1944, erano rimaste solo 9.820 auto di piccole dimensioni targate. Com’era da aspettarsi, dopo l’insediamento del comunismo, si verificò un ulteriore calo drammatico del loro numero.
Però i romeni non furono solo acquirenti di vetture, ma anche produttori di carrozze-automobile. La prima azienda automobilistica, che si chiamava MARTA, fu fondata nel 1908, e aveva la sede nella città di Arad. Praticamente era una filiale della compagnia americana Westinghouse. E sempre qui furono prodotti anche i primi bus che circolarono sull’odierno territorio della Romania.