Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Le baraccopoli di Flămânda e Santa Caterina

Sebbene confinante con piazza Unirii, perimetro che ha subito demolizioni e trasformazioni radicali negli anni del comunismo, la zona dietro il colle della chiesa metropolitana di Bucarest ha mantenuto il suo aspetto storico, classico e originale. L’origine di due dei quartieri della zona è legata proprio alla storia della chiesa metropolitana.

Mahalale de poveste fonte foto facebookanasersea
Mahalale de poveste fonte foto facebookanasersea

, 10.06.2024, 12:43

Sebbene confinante con piazza Unirii, perimetro che ha subito demolizioni e trasformazioni radicali negli anni del comunismo, la zona dietro il colle della chiesa metropolitana di Bucarest ha mantenuto il suo aspetto storico, classico e originale. L’origine di due dei quartieri della zona è legata proprio alla storia della chiesa metropolitana, oppure alla sede della patriarchia di oggi.

Ana Rubeli, ricercatrice e autrice del libro “Mahalale de patrimoniu. Sfânta Ecaterina și Flămânda” (“Le baraccopoli di patrimonio. Santa Caterina e Flămânda”), ha passato in rassegna la storia del luogo: Se ci posizioniamo geograficamente nella zona della chiesa metropolitana, alla base di questo colle c’è una chiesa intitolata Santa Caterina, che tempo fa era un monastero e sulla quale esistono dati storici risalenti all’incirca all’anno 1650. Fu proprio questa a dare il nome della baraccopoli di Santa Caterina, perché, dal punto di vista storico, le baraccopoli prendevano il nome della chiesa o del monastero attorno al quale si coagulavano, oppure il nome delle famiglie di boiardi accanto alle quali si formavano. Se indaghiamo sull’origine della baraccopoli di Santa Caterina, notiamo che si è formata grazie ai contratti di concessione a lungo termine, con tutti i diritti di proprietà stabiliti tra la chiesa e le persone. In pratica, la chiesa ha deciso di dare dei pezzi di terra alle persone che abitavano in prossimità. In tal modo, il monastero otteneva dei redditi, e le persone avevano un luogo dove vivere. Il contratto di affitto veniva firmato a lungo termine, di solito la durata era di 99 anni, si poteva tramandare da una generazione all’altra e addirittura vendere.

La struttura umana della baraccopoli si è modificata nel tempo. Si è verificata persino un’evoluzione socio-economica da una generazione all’altra. Se inizialmente gli abitanti erano piccoli mercanti, nel tempo, le loro famiglie sono arrivate ad essere formate da architetti, musicisti, avvocati o medici. Anche l’architettura delle case rifletteva la condizione sociale degli abitanti. Ana Rubeli ci ha spiegato quali erano le caratteristiche delle case costruite nella baraccopoli di Santa Caterina, tratti mantenuti, in gran parte, fino ad oggi. Ana Rubeli: Genericamente parlando, è il tipo di casa-vagone, leggermente più stretta nella parte che si affacciava sulla strada, che si ampliava nella parte dietro. Con lo sviluppo e la crescita finanziaria della famiglia vengono costruiti nuovi edifici aggiunti a quelli principali che davano sulla strada. Si tratta di case con il piano terra rialzato, le cui decorazioni indicavano lo status finanziario della persona che le costruiva. Alcune di queste case sono realizzate secondo i piani di architetti famosi. Hanno dei tratti distintivi, come i mascheroni o i volti protettori alle finestre. Sono quegli spiriti di cui si dice che proteggano l’intimità della casa. Alcune case dispongono di portici, sono circondate da vite o da caprifoglio, che sono elementi di vegetazione tipici della baraccopoli e del suolo, poiché ci troviamo vicino al Colle della Chiesa Metropolitana, che prima era chiamato il Colle delle Vigne, ma anche nei pressi del fiume Dâmbovița, in una zona facilmente inondabile, ma molto fertile.

In questa zona verde e pittoresca continuano a esistere edifici di patrimonio progettati da grandi architetti tra cui Paul Smărăndescu, Ștefan Ciocârlan, Gheorghe Simotta, Arghir Culina. Nell’immediato vicinato della baraccopoli di Santa Caterina, si trova Flămânda (Affamata), una delle zone più povere della capitale fino al 1900, abitata nella maggior parte da sarti, calzolai, saponieri o stagnai. Sempre attorno a un edificio ecclesiastico è apparsa anche questa baraccopoli, come ci racconta Ana Rubeli: È stato, infatti, un piano della chiesa metropolitana, poiché ci troviamo al confine tra il perimetro della chiesa metropolitana e del monastero Santa Caterina, verso est. Il progetto si riferiva al fatto che gli storpi o le persone povere che venivano a chiedere l’elemosina alla chiesa metropolitana dovevano andare a farlo vicino a un eremo di legno. L’eremo è arrivato a essere conosciuto con il nome di “Flămânda / Affamata” oppure “Săraca/ Povera” e nei documenti dell’epoca compare proprio con questa denominazione. Sebbene nel tempo l’insediamento attorno alla chiesa si sia evoluto in modo bello, non essendo più né povero né affamato, questa denominazione iniziale si è mantenuta.

Oggi solo una piccola parte dei proprietari delle case di Santa Caterina e Flămânda conoscono la storia dei loro quartieri perché pochi dei discendenti delle famiglie originali continuano a viverci. Il cambiamento demografico si è verificato negli anni del comunismo, quando le case sono state nazionalizzate e riempite di inquilini. Sebbene siano diventate di proprietà privata dopo il 1990, non tutte sono oggi abitate dalle famiglie che le avevano abitate nella fase iniziale. Però i proprietari di oggi possono apprendere la storia della zona dal libro “Mahalale de patrimoniu. Sfânta Ecaterina și Flămânda” (“Le baraccopoli di patrimonio. Santa Caterina e Flămânda”), pubblicato dalla casa editrice Vremea.

Il treno reale
Enciclopedia RRI martedì, 12 Novembre 2024

Il treno reale

Nell’ottobre di quest’anno è uscito il volume “La storia del treno reale” di Tudor Vișan-Miu e Andrei Berinde....

Il treno reale
Il treno reale
Enciclopedia RRI martedì, 05 Novembre 2024

Il fotografo Franz Xaver Koroschetz

Le città romene hanno avuto ognuna i propri fotografi. Quella di Focșani, capoluogo della provincia di Vrancea, sita nella Curvatura dei Carpazi,...

Il fotografo Franz Xaver Koroschetz
Il treno reale
Enciclopedia RRI lunedì, 28 Ottobre 2024

Theodor Aman, il fondatore della Scuola d’Arte romena

Theodor Aman (1831-1891), il primo grande artista classico romeno, è stato pittore, grafico, scultore, pedagoga e accademico romeno, fondatore della...

Theodor Aman, il fondatore della Scuola d’Arte romena
Il treno reale
Enciclopedia RRI venerdì, 25 Ottobre 2024

La via Colțea della vecchia Bucarest

Ogni grande città ha un chilometro 0 da cui inizia simbolicamente e fisicamente la misurazione delle distanze e l’organizzazione dello spazio...

La via Colțea della vecchia Bucarest
Enciclopedia RRI domenica, 20 Ottobre 2024

Il fotografo ceco Franz Duschek e la Bucarest dell’Ottocento

Franz Duschek (1820-1884) è stato un fotografo ceco stabilitosi in Romania, a Bucarest, nel periodo 1862 – 1883. Ha offerto uno sguardo unico...

Il fotografo ceco Franz Duschek e la Bucarest dell’Ottocento
Enciclopedia RRI venerdì, 11 Ottobre 2024

Gli architetti Cerchez

Nella storia dell’architettura romena, il cognome Cerchez si incontra più spesso di altri. Proviene da tre famiglie romene di origine armena e...

Gli architetti Cerchez
Enciclopedia RRI venerdì, 04 Ottobre 2024

I Rațiu, un’importante famiglia proveniente dalla Transilvania

L’esistenza della famiglia Rațiu è attestata fin dai tempi di Sigismondo di Lussemburgo (1368-1437), la famiglia essendo originaria della...

I Rațiu, un’importante famiglia proveniente dalla Transilvania
Enciclopedia RRI domenica, 22 Settembre 2024

Axiopolis

La Dobrugea è considerata la provincia più densa e varia della Romania dal punto di vista dell’insediamento delle civiltà. Su un territorio...

Axiopolis

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company