L’azienda Guban e lo sviluppo dell’industria calzaturiera
La Romania prebellica, ma soprattutto quella del periodo compreso tra le due guerre, era arrivata ad avere le sue stelle tra i prodotti fabbricati nelle aziende locali. Il marchio Guban occupava un posto speciale.
Christine Leșcu, 13.11.2021, 15:19
La Romania prebellica, ma soprattutto quella del periodo compreso tra le due guerre, era arrivata ad avere le sue stelle tra i prodotti fabbricati nelle aziende locali. Il marchio Guban occupava un posto speciale. Questa differenza si mantenne anche dopo l’insediamento del regime comunista, rappresentando una eccezione fino al 1989. Marius Cornea, museografo presso il Museo del Banato di Timişoara ci racconta la storia delle scarpe e della crema per stivali prodotte dalla fabbrica romena.
Il marchio Guban è legato a Blaziu Guban, nato nel 1904 nella provincia di Bihor, che all’epoca faceva parte dell’Impero austro-ungarico. Era un bambino povero, adottato da una famiglia di Oradea. Ha seguito solo cinque classi primarie. Già prima della Grande Guerra lavorava come custode di maiali, dopo di che fu impiegato in una fabbrica di stivali di Oradea, dove si appassionò molto della combinazione di sostanze e materiali. Fu lui a inventare la crema per stivali marchio Guban nel 1935, quando era già a Timisoara. Nel 1932, il direttore di un calzaturificio di Timișoara aveva invitato il giovane Blaziu Guban a unirsi alla sua squadra. Il 1935 fu il momento decisivo per la nascita del marchio Guban, perché inventa la ricetta della crema da scarpe. Ma solo nel 1937 registrò al Registro delle Imprese, insieme ad altri due associati, il marchio Guban con il nome di Azienda Chimica Guban Timișoara. La crema garantiva il mantenimento della calzatura e il prolungamento della vita delle scarpe in pelle naturale. Per far conoscere la sua crema, Blaziu Guban si rivolse ad un’azienda di Timișoara che gli forniva scatole di latta con il suo nome. Nella prima fase, Blaziu offrì queste scatole di crema a dipendenti, conoscenti, amici che, a loro volta, la pubblicizzavano, spiega il museografo.
Ma per le generazioni del dopoguerra, oltre alla diffusissima crema per stivali, ugualmente celebri erano anche le scarpe prodotte dall’azienda di Timisoara, scarpe che univano il comfort all’eleganza in un modo raramente riscontrato durante la dittatura. Marius Cornea ci offre maggiori dettagli. Sicuramente la Romania conosce il marchio Guban principalmente dal punto di vista della produzione in serie di scarpe. Ma la storia della produzione calzaturiera inizia solo nel 1959. Al momento della nazionalizzazione delle fabbriche e delle imprese in Romania nel 1948, Blaziu era l’unico proprietario di fabbrica che, grazie a un legame diretto con l’allora leader comunista Gheorghe Gheorghiu- Dej, mantenne la sua fabbrica fino al 1952 quando fu obbligato a donare allo stato sia il marchio che l’azienda. Ma il regime comunista gli promise di mantenerlo come capo della fabbrica a vita. Fu una grande eccezione nella storia delle aziende romene in quel periodo. Quindi, rimase a dirigere l’azienda fino alla morte avvenuta nel 1978, aggiunge Marius Cornea.
Le prime scarpe uscirono dalla fabbrica di Timişoara nel 1959, con un design che combinava l’aspetto di una scarpa elegante con il comfort delle calzature di tutti i giorni. E un’altra loro caratteristica era la pelle sintetica inventata dal figlio di Blaziu, Tiberio, che imitava la pelle di coccodrillo e serpente. Rapidamente, queste scarpe diventano popolari non solo tra la gente normale, ma anche tra le celebrità internazionali, spiega ancora il museografo Marius Cornea.
« C’era una politica di marketing. Anche Nicolae ed Elena Ceaușescu si rivolgevano spesso alla fabbrica Guban di Timișoara. Elena Ceaușescu, tra l’altro, è diventata famosa per la sua preferenza per le scarpe Guban nel colore del brandy o dell’uovo d’anatra o per le scarpe rosa. Lo stampo scarpa di Elena Ceaușescu era esposto permanentemente in una mostra nel Bastione Maria Teresia di Timișoara, che presentava tutti i marchi locali per le delegazioni ufficiali negli anni 1970-80. Nella stessa mostra si potevano vedere i modelli ordinati da attrici famose come Sophia Loren e Gina Lollobrigida. Erano esposti anche gli stampi delle scarpe ordinate da Gheorghe Gheorghiu-Dej e dal poeta Tudor Arghezi », conclude il nostro ospite.
Dopo il 1989, l’azienda di Timişoara ha dovuto affrontare, insieme alla maggior parte dell’industria romena, un ampio processo di riorganizzazione e reinvenzione. Ma l’originalità di Blaziu Guban non è mai stata dimenticata.