La villa Darvas-La Roche
Costruita tra il 1911 e il 1912, secondo i piani dei fratelli architetti Vágó József e László, la villa Darvas-La Roche ha cambiato diversi proprietari e, dopo la seconda guerra mondiale, è stata nazionalizzata dal regime comunista
Ștefan Baciu, 28.10.2016, 12:06
Conosciuta piuttosto per i suoi edifici sontuosi in stile eclettico e barocco, la città di Oradea è stata aperta anche verso altri stili. Un esempio è lo stile Art-Nouveau, presente nella città soprattutto nella sua versione viennese, lo stile Secession. Di recente, uno degli edifici rappresentativi per questo stile, è stato parzialmente restaurato e aperto al pubblico. Si tratta della Villa Darvas-La Roche, che reca il nome del suo primo proprietario, Imre Darvas, un grande imprenditore impegnato nello sfruttamento del legno. La sua compagnia si intitolava l’Impresa forestale La Roche e Darvas. Alfred La Roche era un banchiere svizzero, azionista della ditta. Al pianterreno della villa c’erano gli uffici della compagnia.
Costruita tra il 1911 e il 1912, secondo i piani dei fratelli architetti Vágó József e László, la villa Darvas-La Roche ha cambiato diversi proprietari ed ha attraversato varie vicende, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando è stata nazionalizzata dal regime comunista. L’edificio è stato trascurato e persino devastato dagli inquilini a cui l’ha affidata lo stato. In più, gran parte della famiglia degli ultimi proprietari è morta nel lager di Auschwitz. Particolari sul periodo fortunato della villa Darvas-La Roche, dal critico dell’arte Ramona Novicov: La costruzione di questa casa è stata ordinata da un ricco imprenditore ebreo, Imre Darvas. Al pianterreno c’erano gli uffici dove gli uomini facevano diversi affari, mentre al piano di sopra c’era la zona privata. Era nel 1910 e già nella casa era presente uno spirito geometrico molto evidente anche nella decorazione del soffitto e delle finestre. Tutto era concepito secondo il rigore delle forme pure, tipiche della Vienna avanguardista. I fratelli Vágó erano infatti discepoli di questa scuola viennese. Imre Darvas morì nel 1913, perciò godette solo per un anno di questa bellissima casa. Poi la casa fu venduta ad un’altra famiglia di ebrei ricchi, la famiglia dell’avvocato Sor. La maggiore delle sue figlie sposò uno dei due fratelli Simon di Cluj. I fratelli arrivarono ad Oradea tramite questo matrimonio. Il secondo sposò un’altra ebrea. Alla fine, tutti i membri della famiglia allargata morirono ad Auschwitz, tranne uno dei fratelli Simon che sposò poi un’altra donna. L’ultima a vivere nella casa fu la loro figlia, Iudith, la quale volle che l’edificio diventasse proprietà della città. Anche se aveva ricevuto un’offerta migliore, la affidò al comune.
Durante il periodo comunista, molti dei mobili originali e degli ornamenti scomparvero e furono distrutti. Altri furono recuperati da altre zone della casa, come ad esempio dalla cantina. Un elemento specifico dell’edificio erano le vetrate che, di recente, sono state ricollocate laddove avevano deciso i fratelli Vago. Ramona Novicov ci ha descritto una delle vetrate, ma anche altre decorazioni tipiche per lo stile Art Nouveau: Una delle vetrate è decorata con degli uccelli, con simboli relativi alla crescita, alla germinazione. Abbiamo recuperato un’altra vetrata dalla cantina. Altre sono scomparse, ma abbiamo fatto un ricostruzione sulla tela affinché il pubblico si rendesse conto di com’era. Molto belli sono anche i copritermosifoni. In cucina, si conserva ancora il pavimento originale con rombi ed elementi floreali. Anche la stufa è quella originale.
Il comune di Oradea ha acquistato la villa da Iudith Simon, l’erede degli ultimi proprietari. I lavori di restauro continueranno e nella Casa Darvas-La Roche sarà inaugurato un museo dedicato allo stile Art Nouveau. (tr. G.P.)