La storia delle moto romene
Le prime moto romene vennero fabbricate prima della seconda Guerra mondiale. Nel 1938 fu fondata a Zărneşti, nel centro della Romania, la fabbrica Tohan, come sussidiaria del gruppo Malaxa. Era specializzata nella fabbricazione di moto e biciclette.
Steliu Lambru, 17.11.2014, 13:52
Le prime moto romene vennero fabbricate prima della seconda Guerra mondiale. Nel 1938 fu fondata a Zărneşti, nel centro della Romania, la fabbrica Tohan, come sussidiaria del gruppo Malaxa. Era specializzata nella fabbricazione di moto e biciclette. I prodotti Tohan diventarono conosciuti soprattutto durante la seconda guerra mondiale quando vi si fabbricavano munizioni, elementi pirotecnici e razzi per l’esercito romeno. Dopo il 1948, quando l’impresa venne nazionalizzata, Tohan continuò a produrre biciclette. Prima del 1945, in Romania circolavano moto di fabbricazione tedesca e francese, e durante la guerra a dominare le preferenze erano le famose Zündapp.
Dopo il 1945, sul mercato romeno entrarono molti prodotti di fabbricazione sovietica, la maggior parte copie di prodotti occidentali. Apparvero le moto IMZ-Ural, le famose “IJ”, la cui produzione era iniziata nel 1939 in base ad una licenza dei marchi tedeschi BMW. Un’altra moto sovietica entrata sul mercato romeno fu Minsk. In più, sulle strade romene si potevano vedere i modelli cecoslovacchi Java e CZ, e quello tedesco orientale MZ.
Lo star delle moto romene fu il motorino Mobra 50, per cui la fabbrica Tohan cominciò la produzione di serie nel 1971, dopo aver testato con successo il modello Carpaţi, prodotto fino alla fine degli anni 1960. Il motore della Mobra, di 50 centimetri cubici, era prodotto dalla Metrom Braşov, poco lontana dalla Tohan Zărneşti. Infatti il nome stesso di “Mobra” è un abbinamento tra le prime due sillabe di “Motociclette” e “Braşov”.
La Mobra aveva una potenza di 4 cavalli, la scatola di velocità a 4 marce e poteva arrivare alla velocità massima di 70 chilometri orari. Consumava poco, soli 2,7 litri per 100 chilometri e il serbatoio aveva un’autonomia da 450 chilometri. Nel 1971, una Mobra costava 6325 lei, allora pari a 530 dollari americani. Era un marchio tipico dell’industria socialista, senza tante pretese di design e performance tecniche. Altre sue varianti furono la Mobra 50 Super e la Mini-Mobra.
Un modello migliorato fu il motorino Hoinar, prodotto dal 1976 al 1994, che aveva più o meno le stesse caratteristiche della Mobra: motore in due tempi, cilindrata di 49 centimetri cubici, scatola di velocità a 5 marce e velocità massima di oltre 70 chilometri orari.
La mobra ha partecipato anche a gare sportive. Il pilota Octavian Vrăjitoru ha vinto con la sua Mobra 19 titoli di campione nazionale e uno di campione balcanico. Un’altra storia, meno conosciuta, riguarda la moto costruita dall’ingegnere Sorin Tulea, ex detenuto politico nel carcere comunista di Aiud. A lui e ad altri due detenuti, l’ingegnere Adrian Stambuleanu e Costel Nicolau, furono messi a disposizione tutti i materiali necessari per costruire una moto, infatti per inventarla. Ci riuscirono, destando molto stupore, e la loro moto si conserva ancora ed è esposta presso il Memoriale delle Vittime del Comunismo di Sighet. (traduzione di Gabriela Petre)