La rivista „Convorbiri literare” (Conversazioni letterarie)
Il primo numero della rivista edita da Junimea fu pubblicato il 1 marzo 1867. Attualmente, la pubblica a Iasi lUnione Scrittori di Romania
Christine Leșcu, 03.04.2017, 18:39
Due date importanti del 2017, evocano il periodo di formazione della cultura romena moderna. Entrambe sono connesse al gruppo culturale Junimea, che segnò la modernizzazione della Romania a cominciare dalla seconda metà del XIX-esimo secolo. A giugno, ricorrono 100 anni dalla morte di Titu Maiorescu, fondatore del gruppo Junimea, intellettuale e politico che, criticando la propria epoca – per ricordare un importante articolo da lui scritto nel 1872 – impose una nuova direzione alla cultura romena dell’epoca. Il suo nome è strettamente legato alla rivista Convorbiri literare” / “Conversazioni letterarie”, edita da Junimea, il cui primo numero venne pubblicato il 1 marzo 1867. A suo turno, la pubblicazione cambiò l’aspetto del mondo letterario e non solo. Su questa rivista furono pubblicate le più importanti opere dei classici della letteratura romena, come Eminescu, Creangă, Slavici e Caragiale, ma anche quelle della successiva generazione di scrittori ed intellettuali. Nei suoi primi anni di esistenza, la rivista fu pubblicata a Iaşi — dove abitava la maggioranza degli intellettuali — aristocratici che formavano Junimea” –, prima due volte al mese, poi una volta al mese.
Il poeta Cassian Maria Spiridon, l’attuale direttore della rivista Convorbiri literare”, con informazioni sui suoi predecessori: La rivista Convorbiri literare” / “Conversazioni letterarie” apparve su iniziativa di Iacob Negruzzi. In una lettera del 1865, raccontava di come si era riunito il vecchio comitato di Junimea, formato da Titu Maiorescu, Vasile Pogor, Petre Carp e Iacob Negruzzi, e di come furono stabiliti 11 obiettivi. Al nono, Negruzzi propose la pubblicazione di un foglio del gruppo Junimea, che nel frattempo divenne Convorbiri literare”… Fu Negruzzi a proporre come titolo Convorbiri literare” / “Conversazioni letterarie” e allora Pogor e Maiorescu gli dissero: Allora sarai tu il capo, visto che il nome gliel’hai dato tu.
Così nacque la rivista di cui si dice ancora oggi che abbia imposto lo spirito critico nella cultura romena. Il suo periodo classico”, di gloria, durò dal 1867 fino al 1944. In questo periodo, la sede della redazione fu spostata da Iaşi a Bucarest, ma lo spirito della rivista rimase lo stesso, come spiega Cassian Maria Spiridon: La rivista cambiò sede e cominciò ad essere pubblicata a Bucarest dal 1885, dopo 18 anni in cui era apparsa a Iaşi. Apparve fino a luglio 1944 a Bucarest, quando arrivarono i bolscevichi che la proibirono. La rivista cominciò ad essere pubblicata nuovamente nel 1970, a Iaşi, e da allora apparve in continuazione. Abbiamo cominciato i preparativi per il 150-esimo anniversario già dall’anno scorso. Siamo riusciti a pubblicare una selezione di testi emblematici, i più importanti apparsi sulla rivista Convorbiri literare”, soprattutto quelli del periodo classico 1867-1944. Molti sono testi non molto conosciuti, perché non abbiamo voluto ripubblicare i celeberrimi testi di Maiorescu come La nuova direzione…” –, anche testi scritti da altri storici come Xenopol oppure Vasile Pârvan.
La continuità nel tempo della rivista Convorbiri literare” / “Conversazioni letterarie” fu, quindi, interrotta ad un certo momento a causa di ingerenze esterne generate dalla guerra. Questa longevità ha anche una spiegazione, è del parere Mircea Platon, caporedattore della rivista: Credo che il segreto sia semplicemente che la rivista Conversazioni letterarie” si è iscritta sulla linea di forza della tradizione culturale romena. Ha cristallizzato una seva culturale che esisteva e si era manifestata anche prima del 1867 occasionalmente in varie pubblicazioni. Ha imposto nell’epoca l’idea di una cultura nazionale, e persino di un progetto-Paese, che non presupponeva una rottura con il passato. Nelle pagine delle Conversazioni letterarie” hanno trovato posto ed evocazione e sono state pubblicate opere inedite del poeta Vasile Alecsandri, preferito dai conservatori di Junimea, ma anche del poeta liberalizzante Cezar Bolliac o dello scrittore Nicolae Bălcescu, partecipante alla rivoluzione del 1848. Proprio nel periodo in cui Junimea si era orientata verso i conservatori, Iacob Negruzzi continuò una politica editoriale di ecumenismo nazionale, per così dire … Faceva la politica degli interessi nazionali, non una politica liberale o conservatrice. Proprio per questo lo storico A.D. Xenopol continuò a pubblicare sulla rivista anche dopo che si era orientata verso i liberali, sebbene Maiorescu non ne fosse proprio contento. Ancora più importante è che sin dall’inizio si nota l’interesse di chi gestiva la rivista Convorbiri literare” per l’unità culturale dei romeni tramite la pubblicazione di molti materiali a carattere etnografico relativi ai costumi e alle tradizioni di tutte le province storiche abitate da romeni.
Attualmente, Convorbiri literare” viene pubblicata a Iasi, dall’Unione Scrittori di Romania. (tr. G.P.)