La Pinacoteca di Bucarest
Nel cuore storico di Bucarest - l'ex centro commerciale e finanziario della capitale, in via Lipscani, di fronte al palazzo della Banca Centrale, sorge il Palazzo Dacia-Romania.
Christine Leșcu, 15.07.2020, 18:07
Nel cuore storico di Bucarest – l’ex centro commerciale e finanziario della capitale, in via Lipscani, di fronte al palazzo della Banca Centrale, sorge il Palazzo Dacia-Romania. Edificio elegante e sontuoso, che conobbe parecchie funzioni lungo il tempo, è stato recentemente attribuito al Museo della Città di Bucarest, per diventare la Pinacoteca della capitale. Alla metà del XVI secolo, nell’attuale sito del Palazzo Dacia-Romania, il boiardo di origine greca Ghiorma costruì una chiesa, in seguito conosciuta come la Chiesa dei Greci. Nel Settecento, nelle vicinanze fu costruita anche una locanda. Nel 1882, la compagnia di assicurazioni Dacia-Romania acquistò il terreno per farvi costruire la sua sede. Iniziati nel 1882, i lavori durarono fino al 1889. Tuttavia, erano già quasi finiti nel 1885-1886. Lo stile dell’edificio è eclettico, la sua architettura è in gran parte influenzata dal Liberty.
Purtroppo, il nome dell’architetto che ha progettato questo edificio è sconosciuto, la ricerca è in corso. Sembrerebbe che fosse un architetto austriaco e, in effetti, l’edificio ha un aspetto viennese. Fu ipotizzato il nome dell’architetto Adolf Lang. Una volta completata la ricerca, sapremo chi fu l’autore del progetto. Siccome le compagnie assicurative ospitate da questo edificio non erano abbastanza redditizie, dovettero trasferirsi e, nel 1931, il palazzo fu acquistato dalla Banca Centrale. Nel 1950, il palazzo ospitò il Conservatorio di musica e arte drammatica. Questo perchè, durante il travagliato periodo successivo alla seconda guerra mondiale, molte istituzioni persero la loro sede, mentre altre furono temporaneamente trasferite in altri edifici. Quindi, tra il 1979 e il 1983, il palazzo Dacia-Romania fu ristrutturato, in quanto gravemente danneggiato dal devastante terremoto del 1977. In seguito fu trasformato in un negozio di lusso – per quanto possiamo parlare di lusso durante il periodo comunista – e alcuni abitanti di Bucarest ricordano ancora questo negozio quando passano accanto all’edificio. Nel 2013, il Comune l’ha acquistato, per adibirlo alla Pinacoteca di Bucarest. Nel 2019, al nostro Museo è stato offerto questo edificio, che vogliamo allestire come una galleria d’arte moderna dinamica e interattiva. Pensiamo che trovi il suo posto molto bene nel centro storico. Abbiamo in programma di presentare l’arte e la cultura della nostra gente in una maniera attraente per tutti i visitatori, non solo per le avanguardie, spiega Elena Olariu, vicedirettrice del Museo della Città di Bucarest.
Il palazzo Dacia-Romania è di per sè un capolavoro architettonico che va assolutamente messo in evidenza. Dopo aver ospitato, dal 1990, anche le sedi di varie banche, ora viene finalmente assegnata una destinazione più appropriata. Il nostro museo ospita circa 5.000 capolavori, tra cui 2.500 dipinti di maestri. Vi si aggiunge un gran numero di opere d’arte grafica molto interessanti, che saranno esposte in stanze separate, così come sculture e circa 700 opere d’arte decorative. Il nostro patrimonio è quindi molto ricco, perchè nel 1933, quando la Pinacoteca fu allestita all’interno dell’Osservatorio Astronomico, era intesa come una galleria rappresentativa della capitale. All’epoca, il museo d’arte non esisteva ancora, motivo per cui le personalità culturali del tempo concepirono la Pinacoteca in modo che sia rappresentativa per l’arte romena. A tale scopo, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, fu attuata una strategia coerente di acquisizioni volta ad attrarre donazioni per acquistare opere di grande valore artistico che coprissero l’intera storia dell’arte romena, aggiunge Elena Olariu.
Una volta trasferita la Pinacoteca nel Palazzo Dacia-Romania, il Museo della Città di Bucarest ha un progetto innovativo per allestire una mostra permanente e strutturare lo spazio. La sezione Arte, da me diretta, ha attuato un progetto molto interessante. Il pianoterra potrebbe diventare una galleria d’arte contemporanea, visto che il retaggio della Pinacoteca ce lo consente. Potremmo persino associare una sezione di arte moderna a quella contemporanea. I due piani dell’edificio saranno riservati alla Pinacoteca storica. Ospiteranno opere dei nostri grandi pittori classici: Constantin Lecca, Gheorghe Tattarescu, Theodor Aman, Nicolae Grigorescu, Ion Andreescu, Gheorghe Petrașcu, Ștefan Popescu, Theodor Pallady, Nicolae Tonitza. Abbiamo anche dipinti di donne artisti, tra cui Olga Greceanu, che vogliamo evidenziare come si meritano. Poi ci sono le opere dell’avanguardia: Marcel Iancu, Maxy, Sabin Popp, Corneliu Baba, tutti grandi artisti. Abbiamo iniziato i lavori di restauro laddove necessario e l’acquisizione di cornici speciali per le tele, quindi il progetto sta facendo grandi passi in avanti, conclude Elena Olariu.
Prima dell’apertura della Pinacoteca, il palazzo deve ancora subire alcune piccole riparazioni all’esterno, mentre all’interno va allestito lo spazio destinato alla mostra permanente. In cambio, il pianoterra verrà aperto prima del previsto, per ospitare conferenze o mostre temporanee. Intanto, i capolavori degli artisti romeni che compongono l’eredità della Pinacoteca sono già stati ammirati in una mostra virtuale sulle reti sociali.