La moschea “Esmahan Sultan” di Mangalia
Parte di vari imperi lungo la sua storia – macedone, romano, bizantino, e diventata per brevi periodi persino parte della Valacchia, la Dobrugea è appartenuta allImpero ottomano a cominciare dal XV/o secolo.
Christine Leșcu, 15.04.2015, 12:34
Parte di vari imperi lungo la sua storia — macedone, romano, bizantino, e diventata per brevi periodi persino parte della Valacchia, la Dobrugea è appartenuta all’Impero ottomano a cominciare dal XV/o secolo. Da allora e fino alla sua annessione al Regno di Romania, nel XIX-esimo secolo, sul suo territorio si sviluppò un’importante comunità musulmana con le sue tradizioni religiose e la sua cultura. Tutto attestato ancora oggi da edifici, costumi e persone. Ad esempio, le più antiche moschee sul territorio di oggi della Romania, quelle di Mangalia e Babadag, risalgono rispettivamente al XVI-esimo e al XVII-esimo secolo. Fatta costruire dal generale Ali Gaza Pascià, la Moschea di Babadag è un monumento storico e di architettura religiosa eretto fra il 1609 e il 1610. Nel cortile si trova il Mausoleo con la tomba del fondatore, Ali Gaza, capo dell’esercito ottomano.
La moschea di Mangalia è ancora più antica. Si trova nella zona storica della città e sembra un’accogliente casa patriarcale in mezzo ad un meraviglioso giardino. La moschea Esmahan Sultan è una delle più antiche nel Paese e risale al 1573. Reca il nome della principessa fondatrice, Esmahan, figlia del sultano ottomano Selim II e moglie di Sokollu Mehmed Pascià. La moschea fu costruita in pietra intagliata da maestri muratori turchi e le mura hanno uno spessore di 85 centimetri. All’interno, il mihrab, ovvero l’altare, è orientato verso la città santa di Mecca. Dall’altare, l’imano tiene la messa religiosa. A destra c’è il pulpito da dove l’imano predica il venerdì e nei giorni di festa. Il Minareto si trova sul lato settentrionale della moschea e sulla sua terazza si arriva da una scala interiore, a forma di spirale”, spiega Ismet Halil, l’imano della moschea Esmahan Sultan.
I visitatori curiosi di vedere il panorama della città di Mangalia, della spiaggia e del mare, possono salire in cima al minareto. La veduta è splendida e include sia la parte nuova, che quella antica con le casette piccole e bianche che ricordano la Grecia, ma anche il mondo arabo. Non solo la moschea Esmahan Sultan è un monumento storico, ma anche il suo cortile. Perché? Qui c’era una fonatana dove in passato gli ospiti, soprattutto se erano marinai, facevano l’abluzione. Noi musulmani facciamo l’abluzione prima della messa. Nel cortile della moschea si trovano anche alcune tombe di personalità dell’epoca, come quella di Mehmed Pascià, ma anche tombe di militari e civili, di cui alcune sono state devastate, am altre si sono mantenute intere”, aggiunge Ismet Halil.
Fra le pietre funerarie del cimitero risalente a 300-400 anni fa che si trova nel cortile della moschea Esmahan Sultan, alcune contengono anche iscrizioni in versi. L’atmosfera esotica e tranquilla della moschea attira visitatori romeni e stranieri che vengono in numero sempre maggiore. Se nel periodo comunista il giardino era stato abbandonato e il cimitero non era circondato da una recinto, di recente la moschea è stata restaurata. Il suo aspetto non è cambiato sin da quando è stata fatta costruire dalla principessa Esmahan. Oltre al suo ruolo turistico, la moschea continua a fungere da luogo di culto per la comunità turca e tartara di Mangalia che ammonta a 3.000 fedeli. (traduzione di Gabriela Petre)