La fortezza di Alba Carolina
Alba Iulia è un punto di riferimento della cultura e della storia, ed è allo stesso tempo anche unattrattiva turistica; uno dei motivi è la fortezza Alba Carolina, restaurata di recente
Christine Leșcu, 20.03.2016, 19:18
Città fiorente nel periodo della conquista romana, ex capoluogo della Transilvania, dove è stata dichiarata la creazione della Grande Romania e dove è avvenuta la coronazione del primo re di tutti i territori romeni uniti, Alba Iulia è da molto tempo un punto di riferimento della cultura e della storia. E’ allo stesso tempo anche un’attrattiva turistica, uno dei motivi essendo la fortezza Alba Carolina, restaurata di recente. Le sue porte, soprattutto la prima, simile ad un arco di trionfo, sono da molto tempo ritenute l’immagine della città. Gli inizi dell’insediamento di Alba Iulia e quelli della fortezza si sono intrecciati sin da tempi remoti, come afferma Liviu Zgârciu, storico presso il Museo Nazionale dell’Unità di Alba Iulia: Subito dopo la conquista della Dacia nell’anno 106, sulla piattaforma dove oggi si erge la fortezza Alba Carolina, l’imperatore Traiano prese la decisione di erigere il castro dove sarebbe rimasta di stanza, per la durata dell’occupazione della Dacia dai romani, la Legio XIII-ma Gemina. Intorno al castro, si sviluppò la città di Apulum, una delle maggiori città della Dacia romana che contava all’inizio del terzo secolo, circa 30.000 abitanti. In seguito al ritiro aureliano dell’anno 271, la popolazione non lasciò la zona e l’ex castro si trasformò in una fortezza medioevale, la fortezza di Bălgrad, come erano conosciute Alba Iulia e la sua fortezza nel Medioevo. Nel XVI-esimo secolo, dopo il 1541, quando Alba Iulia diventò la capitale del principato della Transilvania, la fortezza di Bălgrad fu ingrandita e vennero aggiunti altri due bastioni — quello dei Sassoni e il bastione Bethlen — visibili ancora oggi.
Dopo il 1700, cioè dopo la conquista della Transilvania da parte degli austriaci, si sentì la necessità della costruzione di una fortezza più grande nella zona. La Fortezza di Bălgrad fu scelta come luogo di costruzione della Fortezza Alba Carolina. Per quanto riguarda la forma il modello scelto fu uno famoso all’epoca, appartenente al francese Vauban, di ettagono irregolare. I sette bastioni dovevano dare alla fortezza un’immagine stellata.
I lavori cominciarono a novembre 1715. L’anno scorso la fortezza ha compiuto 300 anni. I lavori iniziali furono coordinati dall’architetto italiano Giovanni Morandi Visconti. Venne utilizzata la manodopera locale: 20.000 servi della gleba dal 1715 fino al 1738, per 23 anni. Il nome esatto della fortezza era la Fortezza Bastionata di tipo Vauban Alba Carolina”. Bastionata perché l’interno è difeso da 7 bastioni, di cui ciascuno reca il nome di una personalità storica. Fu eretta in stile Vauban, secondo il modello creato dall’architetto e ingegnere militare francese Sebastien de Vauban, diventato famoso durante il regno del Re Sole Ludovico XIV-esimo. Le autorità austriache avevano conosciuto questo tipo di fortificazione durante le guerre fra la Francia e l’Impero Asburgico. Alba” richiama il nome della città di Alba Iulia, mentre Carolina” quello dell’imperatore austriaco Carlo VI, durante il cui regno fu eretta la fortezza. – racconta lo storico Liviu Zgârciu.
Non solo la forma stellata e le porte monumentali rendono così bella la fortezza Alba Carolina, ma anche gli edifici esistenti al suo interno. Alcuni sono importanti centri di cultura e insegnamento come la sede locale della Biblioteca Nazionale, Bathyaneum. Lo storico Liviu Zgârciu racconta: Dal momento in cui gli austriaci costruirono la fortezza, gli edifici interni furono modificati, alcuni essendo persino demoliti. Gli austriaci vi insediarono la guarnigione e gli edifici assunsero funzioni militari. Apparvero anche edifici nuovi come quello che attualmente ospita il Museo dell’Unità e che fu eretto nel periodo 1851-1855. Nello stesso periodo, ma un po’ più tardi, intorno all’anno 1900, fu costruita la Sala dell’Unità che inizialmente era una Casa dell’Esercito. Dopo l’unificazione del 1918, nella fortezza si insediò l’esercito romeno e da quel momento l’edificio rappresentativo per la storia dei romeni diventò la Sala dell’Unità, luogo in cui il 1 dicembre 1918 venne presa la decisione dell’unificazione della Transilvania, Banato, Crişana e Maramureş con la Romania. Dopo il 1918, fu costruito anche il primo edificio con architettura romena, cioè la Cattedrale dell’Incoronazione, dove il 15 ottobre 1922, furono incoronati i primi sovrani della Grande Romania: re Ferdinando e la regina Maria. (traduzione di Gabriela Petre)