La collezione Ligia e Pompiliu Macovei del Museo di Bucarest
Sulla via 11 Giugno di Bucarest, nei pressi della Patriarchia Romena, sorge un edificio impressionante per dimensioni, aspetto e importanza culturale: il museo-casa memoriale che custodisce la collezione darte Ligia e Pompiliu Macovei
Christine Leșcu, 15.03.2017, 19:55
Sul colle della Chiesa Metropolitana, vicino alla sede della Patriarchia Romena, non molto lontano dalla vecchia zona di Bucarest, c’è la via 11 giugno. Una volta, la strada, la sua architettura svariata e gli abitanti, come anche il quartiere di cui fa parte, sono stati emblematici per lo sviluppo della borghesia intellettuale e professionale bucarestina di fine Ottocento e inizio Novecento. Oggi, il traffico agglomerato, gli edifici abbandonati e gli interventi di rinnovo, non tutti ispirati, hanno rovinato il fascino della zona di una volta. Tuttavia, qui sorge un edificio impressionante per dimensioni, aspetto e importanza culturale: il museo-casa memoriale che custodisce la collezione d’arte Ligia e Pompiliu Macovei. Appartenente al Museo del Municipio di Bucarest, la casa abbina il passato e il presente in maniera straordinaria. La storia dell’arte vi si abbina a quella del comunismo romeno. Pompiliu Macovei, l’ex proprietario e organizzatore della collezione, è stato un grande diplomatico e architetto, ma anche dignitario durante il regime comunista. Docente negli anni ’44-’45, architetto-capo della Capitale negli anni del realismo socialista, presidente dell’Unione degli Architetti della Romania, ministro della Cultura e viceministro degli Esteri, ambasciatore e rappresentante della Romania presso l’Unesco, Pompiliu Macovei è nato nel 1911 ed è morto nel 2008. La sua carriera diplomatica è iniziata negli anni 1940, ed è continuata anche dopo, quando è stata abbinata al suo lavoro di architetto e alle sue preoccupazioni artistiche. E’ stato lui a portare a compimento il progetto dell’architetto Octav Doicescu di costruzione dell’edificio dell’Opera Nazionale di Bucarest. Sempre a lui, dobbiamo la creazione della rappresentanza della Romania all’UNESCO, dove è stato anche ambasciatore negli anni 1970 e, all’inizio degli anni 1980. Durante i suoi viaggi e soggiorni all’estero, Pompiliu Macovei ha avuto l’occasione di raccogliere una valorosa collezione d’arte e una ricca biblioteca. Proprio nell’anno 1989, prima della rivoluzione, Pompiliu Macovei ha donato la casa e la collezione al Comune di Bucarest al quale è subordinato il Museo del Municipio di Bucarest.
Delia Marinescu, museografo presso quest’istituzione, ci invita a scoprire la collezione d’arte Macovei: Si tratta di un’impressionante collezione formata da pitture, sculture, pezzi di arte decorativa e una biblioteca con volumi d’arte. E’ una collezione che passa in rassegna la cultura romena e quella mondiale. Parte dal meridiano 0, Greenwich, e torna nello stesso punto. Attraversa tutte le culture e i momenti importanti nella storia dell’arte universale. Abbiamo statue appartenenti alle culture sud-americane, sculture e oggetti decorativi appartenenti alla cultura dell’estremo oriente, vasi persiani, sculture in bronzo create durante l’impero cinese. Abbiamo anche pezzi di arte decorativa giapponese. E’ rappresentata anche l’arte decorativa di tipo Biedermeier. Abbiamo armadi appartenenti a questo stile risalenti al XIX-esimo secolo in cui sono esposti oggetti in vetro, oggetti decorativi in cristallo di Boemia o di vetro lavorato nelle manifatture veneziane. Della collezione fanno parte anche dipinti di artisti romeni tra cui Theodor Pallady, Marcel Iancu, Maxy, ma anche disegni e pitture di Ligia Macovei. Tra le sue opere più rappresentative, c’è l’album da lei realizzato per illustrare la poesia di Mihai Eminescu, per il quale è stata insignita, nel 1951, il Premio dell’Accademia Romena.
Ligia Macovei ha studiato presso la scuola romena di Belle Arti ed è stata un’artista vera e propria, che non ha mai rinunciato alla sua passione per la creazione. Ha vissuto tra gli anni 1916 e 1998. Ha sempre accompagnato suo marito nella sua carriera diplomatica, ma ha anche contribuito alla realizzazione della collezione. Le sue creazioni — dipinti, disegni, ma anche oggetti decorativi — si trovano esposte nella casa sita nei pressi della Patriarchia romena, casa che ha la sua propria storia. Delia Marinescu: La casa ha un’architettura eclettica, fu costruita alla fine del XX-esimo secolo e inizialmente ospitava una scuola di arti e mestieri, di falegnameria. Fu acquistata da Pompiliu Macovei, nella seconda metà dell’Ottocento e lo spazio venne ripensano in modo da poter ospitare la collezione. Ad esempio, nella biblioteca c’è una stufa abbastanza vecchia, risalente al XVIII-esimo secolo, realizzata in Boemia, e acquistata proprio perché era adatta a questa stanza. La coppia Macovei ha apportato parecchie modifiche alla casa, di modo che diventasse uno spazio accogliente, adatto sia per una vita boema, che per custodire l’intera collezione che imprime un fascino del tutto particolare all’edificio.
Il Museo del Municipio di Bucarest aspetta anche qui i visitatori desiderosi di fare una nuova incursione nel passato della capitale, ma anche dell’arte mondiale. (tr. G.P.)