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Il Principe Nicola di Romania

120 anni fa, il 5 agosto 1903, nasceva a Sinaia, il principe Nicola, lunico fratello di re Carlo II, oltre alle tre sorelle.

Il Principe Nicola di Romania
Il Principe Nicola di Romania

, 19.10.2023, 17:23

120 anni fa, il 5 agosto 1903, nasceva a Sinaia, il principe Nicola, l’unico fratello di re Carlo II, oltre alle tre sorelle. I destini dei due fratelli furono ben diversi alla fine, ma le somiglianze tra i loro atteggiamenti e le loro vite private saltano fuori, alcune essendo dovute proprio al modo in cui erano stati allevati. La loro madre, la regina Maria, ha precisato d’altronde nelle sue memorie di aver lasciato i propri figli crescere liberamente, senza essere necessariamente preoccupata di imporre loro le restrizioni richieste dal protocollo reale. Ștefania Dinu, direttrice de Museo Nazionale Cotroceni, continua la storia del Principe Nicola: Fu battezzato il 3 ottobre 1903 e reca il nome dello zar Nicola II, che era cugino primario di sua madre, la principessa e poi la Regina Maria. Era il secondo figlio maschio della coppia formata dai futuri monarchi Ferdinando e Maria e quarto figlio della famiglia reale. Di conseguenza, era, in qualche modo, lontano dal trono. Non si sarebbe mai trovato su un posto dominante per quanto riguarda la successione al trono, cosicché il Principe Nicola ebbe un’infanzia molto felice alla Corte Reale. Poiché era molto birichino, tutti coloro che volevano educarlo fallirono in questo tentativo. Ma alla fine cominciarono ad amare il piccolo principe e uno di coloro a cui era molto vicino fu proprio Carlo I.



Soprannominato con il vezzeggiativo Nicky, il piccolo principe fu, d’altronde, il prediletto di re Carlo I e, dopo un’infanzia priva di preoccupazioni in Romania, fu mandato in Gran Bretagna per frequentare i corsi del collegio Eton. Sempre all’adolescenza e alla prima giovinezza risale anche la passione del principe Nicola per lo sport e l’automobilismo. E, durante la Prima Guerra Mondiale, dopo il ritiro della corte reale a Iași nel 1916, aveva l’abitudine di portare in giro sua madre in una piccola automobile chiamata Bambino per farla rilassare in quel periodo pesante. Cos’è successo con il principe Nicola dopo la guerra e dopo la Grande Unione del 1918, ce lo racconta sempre Ștefania Dinu: Continuò a frequentare il Collegio Eton, con risultati abbastanza buoni, anche se non brillanti. Era un sognatore, propenso piuttosto verso il lato umanistico, però a Eton frequentò, ovviamente, corsi militari, perché era stata un’ambizione della Regina Maria che questo suo figlio diventasse ufficiale di marina. Fu anche la carriera che fece a Eton, e dopo aver ultimato gli studi al collegio, fu ufficiale cadetto nella Marina Reale Britannica, e volle anche frequentare la Scuola navale di guerra in Gran Bretagna. Non riuscì più a farlo perché Re Ferdinando si spense prematuramente, a luglio 1927. Allora il principe Nicola dovette rientrare in patria per assumere la carica di alto reggente. Si sa che nel 1925, il principe erede Carlo aveva rinunciato per la seconda volta al trono ed era partito in esilio in Francia con Elena Lupescu, fatto per cui re Ferdinando fu costretto ad annunciare l’istituzione di una reggenza per il re-bambino Michele. Nel momento in cui re Ferdinando si spense, la reggenza entrò in funzione, l’alto reggente essendo il principe Nicola, allora 24enne. Re Michele aveva allora sei anni. Questa reggenza dovette assumere la direzione degli affari dello stato. E il principe Nicola era, allo stesso tempo, anche il tutore del re-bambino Michele.



Durante la reggenza, il principe portò bene a compimento i suoi doveri fino al 1930 quando re Carlo II rivendicò il trono e assunse la direzione dello stato. I due fratelli, cresciuti nella stessa maniera priva di restrizioni, si assomigliavano anche per quanto riguarda la loro vita sentimentale tumultuosa. Proprio come il re, il principe cominciò una storia d’amore con una donna sposata, Ioana Doletti, con la quale, una volta divorziata, si sposò, contrariamente alle norme reali. Il re però non accettò la situazione, sebbene a suo turno si era trovato in una situazione quasi identica. Ștefania Dinu sulla vita privata del principe Nicola: Nel frattempo, le sue passioni per le automobili, per l’aviazione e per lo sport in generale continuarono. Lo sci era lo sport preferito, ma partecipava anche a corse di automobili. Una di queste corse fu Parigi-Nizza, nel 1933, e la corsa Le Mans. Accompagnò la regina Maria nel 1926, in visita in America ed ebbe incontri con molti produttori di automobili americane, tra cui anche Henry Ford, dopo di che, al ritorno nel Paese, acquistò alcuni marchi di automobili americane con cui partecipò a queste corse di automobili. Il 28 ottobre 1931 sposò Ioana Doletti, senza avere il permesso di re Carlo II, che non lo comprese, anche se lui stesso si trovava nella stessa situazione con Elena Lupescu. Fu alquanto ipocrite Re Carlo II quando chiese a suo fratello di rinunciare a Ioana Doletti e a questo matrimonio, che lui fece segretamente nella località di Tohani. Ciò attirò ovviamente la sua esclusione. Prima fu mandato all’estero per sei mesi, poi i sei mesi diventarono sei anni, periodo in cui il Principe Nicola veniva ogni tanto in Romania per partecipare a una serie di eventi insieme a Re Carlo II.



Solo nel 1937 il principe rinunciò al suo titolo reale e partì definitivamente in esilio assieme a Ioana Doletti, prendendo il nome di Nicolae Brana. Il titolo di principe di Hohenzollern venne re-attribuito nel 1942 a re Michele che, d’altronde, riconobbe anche il suo matrimonio. Non avrebbe, però, ricevuto anche il titolo di principe di Romania”. Durante l’esilio abitò in Italia e in Svizzera, essendo perseguitato dai servizi segreti interbellici e postbellici, rispettivamente dalla Sicurezza e dalla Securitate. Dopo l’insediamento del comunismo, il principe Nicola diventò uno dei più dinamici rappresentanti dell’esilio romeno, cercando di unire la diaspora romena attorno a diversi progetti, inaugurando biblioteche romene, come quella di Friburgo, e centri culturali come quelli di Madrid e Roma. Morì nel 1978 a Madrid, essendo sepolto a Lausanne, in Svizzera.

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