Il principe George Valentin Bibescu
Pioniere dell'automobilismo e dell'aviazione in Romania, avventuriero e viaggiatore instancabile, George Valentin Bibescu è oggi meno conosciuto rispetto alla famosa cosorte Martha Bibescu.
Christine Leșcu, 04.07.2017, 12:37
Pioniere dell’automobilismo e dell’aviazione in Romania, avventuriero e viaggiatore instancabile, George Valentin Bibescu è oggi meno conosciuto rispetto alla famosa cosorte Martha Bibescu. Scrittrice premiata dall’Accademia francese, ma anche abilissima diplomatica, Martha Bibescu ebbe nel marito un riscontro su misura. Nato ad aprile 1880 a Bucarest, George Valentin Bibescu discendeva direttamente dal principe Constantin Brancoveanu e fu nipote del principe Gheorghe Bibescu, al trono della Valacchia ai tempi della Rivoluzione del 1848. Il nipote George Valentin non ereditò questo estro politico, però fu a sua volta un innovatore, interessato a settori apristrada. Ad esempio, fu lui e il figlio dell’industriale George Assan ad aver posseduto le prime due auto in Romania. Inoltre, nel 1929, George Valentin Bibescu fu il primo ad aver attraversato il Sahara in automobile, partendo da Dakar per arrivare a Oran. Inaugurò così un rally celebre, organizzato a tutt’oggi.
Emanuel Badescu, esperta del reparto incisioni della Biblioteca dell’Accademia Romena, ha studiato la biografia del principe. Da una sua confessione, ho scoperto che la prima passione fu la marina, però rinunciò abbastanza presto per dedicari all’automobilismo. Nel 1990, fece persino un giro in auto di oltre 1800 km da Ginevra a Bucarest. Si occupò anche di aviazione ed era un ottimo bersagliere. Quindi, George Valentin Biescu fu pioniere mondiale sotto più profili. Inaugurò il rally di Dakar, all’inizio del Novecento, l’Automobile Club Romeno, fondò anche la Lega Nazionale di Aeronautica, e nel 1906 volò in mongolfiera dal Parco Carol di Bucarest. Quindi, ebbe una vita avventurosa. Nel 1909, portò a Bucarest il grande aviatore francese Louis Bleriot, che si esibì in una parata all’ippodromo di Baneasa, alla presenza della regina Elisabetta, consorte di Re Carlo I, di politici di spicco e della moglie del principe, Martha Bibescu, spiega Emanuel Badescu.
Dopo marina, auto e viaggi, un’altra grande sua passione era l’aeronautica. Fu il primo romeno in possesso di un brevetto di pilota. Nel 1911, aprì la prima scuola di piloti del Paese e nell’anno successivo si annoverò tra i fondatori della Lega Nazionale Aerea, che aveva come obiettivi la formazione dei piloti e l’acquisto di aerei per l’esercito. Nel 1930, diventò il presidente della Federazione Internazionale Aeronautica. A lui la capitale Bucarest deve il suo primo aeroporto, quello di Baneasa, collocato al nord della città, su un terreno ereditato dal principe da una sua zia. Purtroppo, la sua passione per il volo ebbe conseguenze drammatiche, aggiunge Emanuel Badescu. Una vicenda legata all’aeronautica, che segnò George Valentin Bibescu, fu il lunghissimo viaggio da Parigi a Saigon nel 1931. L’aereo in cui si trovava lui, accanto a Radu Beller e ad altre due persone fu attaccato da uno stormo di aquile. L’aereo prese fuoco all’atterraggio. Nel tentativo di salvare l’aviatore Radu Beller, Bibescu fu avvolto dalle fiamme e, in seguito a questo incidente, rimase con un’invalidità alle gambe, aggiunge Emanuel Badescu.
Per un periodo, camminò con le stampelle, però si riprese, e riprese anche le avventure e i viaggi, soprattutto in macchina. E’ stato sempre sostenuto – anche se a volte a distanza – dalla moglie le cui avventure erano piuttosto spirituali o comunque molto più umane. Anche se affettivamente legati, ognuno ha saputo concedere all’altro la libertà di menare una vita avventurosa. Da questo punto di vista, erano la coppia perfetta. Le loro anime erano molto legate, ma allo stesso tempo erano anche molto indipendenti. Si fidavano tanto l’uno dell’altro. Inoltre, Martha Bibescu era molto orgogliosa della nobilissima origine del marito, poichè da membro della famiglia Bibescu, era erede diretto di Constantin Brancoveanu, e, per linea materna, discendeva da Napoleone Bonaparte, spiega ancora Emanuel Badescu.
Purtroppo, George Valentin Bibescu si spense a soli 61 anni, il 2 luglio 1941, dopo una lunga sofferenza provocata da un tumore.