Il monumento di Tropaeum Traiani
Collocata nel sud-est della Romania, in provincia di Costanza, la località di Adamclisi è nota per il monumento costruito nelle vicinanze dallImperatore Traiano e per i ruderi dellantica fortezza.
Christine Leșcu, 16.10.2013, 14:57
Collocata nel sud-est della Romania, in provincia di Costanza, la località di Adamclisi è nota per il monumento costruito nelle vicinanze dall’Imperatore Traiano e per i ruderi dell’antica fortezza. Entrambe si chiamano Tropaeum Traiani e sono strettamente legate alla conquista romana della Dacia nel 106 d.C. La fortezza è stata costruita sul sito di un ex insediamento getico, spiega l’archeologo Gabriel Talmaţchi.
“Sul sito dell’insediamento venne costruita la città che vide un grande sviluppo con l’Imperatore Traiano, esattamente dopo la prima guerra daco-romana. Dopo la fine delle guerre daco-romane, per quasi 600 ani la città fiorì e diventò un centro urbano dinamico nella zona centrale della Dobrugea, per arrivare allo statuto di municipio. Conosciamo chiaramente la sua evoluzione fino alla fine del VI secolo quando, a causa degli attacchi degli avari intorno agli anni 586-587, la città venne distrutta e passò a una ruralizzazione accentuata”, dice l’archeologo.
La costruzione della città ha portato anche alla pacificazione della zona e ha significato l’inizio dell’organizzazione della Dacia come provincia, aggiunge l’archeologo Gabriel Talmaţchi.
“In questo modo, la zona a sud del Danubio diventava una regione sicura, prospera, con un’ottima difesa militare. Inoltre, vennero rotti i legami tra i daci liberi del nord dell’odierna Romania e la popolazione getica, addirittura tracia, della zona a sud del Danubio. Furono portati dei colonisti, però la maggioranza degli abitanti romani del primo secolo di vita a Tropaeum Traiani erano veterani. Siccome c’erano tante unità militari nella provincia di Mesia Inferior, dopo un certo periodo di attività nell’esercito romano, i soldati erano dimessi. Ricevevano un diploma militare e pezzi di terra. Oltre ai veterani, furono portati anche colonisti che venivano dall’Asia Minore”, spiega Gabriel Talmaţchi.
Adamclisi è, però, celebre grazie al monumento Tropaeum Traiani, che dista due kilometri dalla città antica. La sua immagine è diventata un simbolo della località, spiega Gabriel Talmaţchi.
“Fu costruito tra gli anni 106 e 109 dai soldati e dagli artigiani delle unità militari. Perciò, non ha quelle qualità artistiche straordinarie dei monumenti di Roma. Invece, il fatto che è stato lavorato da artigiani delle unità militari gli ha conferito una certa spettacolarità per la sua dimensione e per la forza simbolica che trasmetteva. L’Imperatore Traiano ha dedicato questo monumento al dio Mars Ultor (Marte il Vendicatore). Era integrato in un complesso di cui faceva parte anche un tumulo funerario, dedicato ad un comandante militare romano morto in battaglia, ma anche le vestigia distrutte di un altare funerario dedicato alle migliaia di soldati romani morti da queste parti durante la prima guerra con i daci, nel 101-102 d.C”, dice ancora l’archeologo.
Il monumento di Tropaeum Traiani, alto quasi 40 metri, non era stato restaurato dal 1977. Però, nel 2012, le autorità di Costanza hanno condotti ampi lavori di restauro nell’ambito di un progetto europeo. I pezzi originali si trovano all’interno del museo di Adamclisi e aspettano ad essere ammirati dai turisti.